ZeroUno: Come va evolvendosi il rapporto tra sviluppo del business ANAS e sistemi informativi preposti a supportare e facilitare il cambiamento?
Pierluigi De Marinis: ANAS è una Spa di proprietà del Tesoro e rappresenta il “braccio operativo dello Stato” per la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture stradali e per l’assegnazione e gestione delle concessioni autostradali (23 le concessionarie attuali).
Stiamo avviando un progetto quadriennale per “informatizzare gli oggetti stradali”: pannelli a messaggio variabile, sistemi di videosorveglianza, rilevatori del traffico e controllo degli impianti, veicoli ANAS con telecamere e dispositivi mobili, Sale Operative compartimentali (una per ogni regione). In pratica un “internet of things” applicato alle strade. Si avrà una vista completa su tutta la rete stradale in modo da garantire, con la modalità più opportuna, interventi “event driven” innescati da un infrastruttura stradale intelligente. Si tratta di un “salto quantico” rispetto all’ANAS che acquistò il suo primo PC nel 1994. Ed è un “primo passo” verso un vero e proprio Road Management System in cui dalla Sala Operativa si anticiperanno code e si consiglierà l’utenza, in armonia con le più recenti Direttive UE in tema di sistemi intelligenti di trasporto.
Un altro aspetto del cambiamento in corso è l’orientamento legislativo che ci impone di “pedaggiare” [sottoporre a pagamento tratti di autostrada ndr] la rete autostradale che gestiamo direttamente. Il progetto prevede la realizzazione di 250 portali per autovetture “free flow”: 3.000 telecamere di ultima generazione leggeranno la targa dei veicoli in ingresso e in uscita e i pedaggi verranno addebitati con varie modalità senza che vi sia alcuna sosta o rallentamento in prossimità del portale. La gara pubblica per questo progetto, del valore di 150 milioni di euro, è stata gestita dalla Direzione It, a ulteriore dimostrazione di come le tecnologie siano abilitanti per lo sviluppo di un business ad oggi per noi totalmente nuovo.
ANAS, la più grande realtà appaltante d’Italia (2,7 miliardi di euro), muove così anche verso l’aumento degli incassi diretti derivanti dalla gestione della futura rete a pedaggio. I progetti innovativi di ANAS sono quindi investimenti che avranno un impatto diretto sul business, ma naturalmente dobbiamo fare i conti con gli effetti del decreto Tremonti: ANAS, come tutte le aziende di Stato, ha il blocco del turnover, di incentivi economici e degli effetti economici nelle promozioni.
ZeroUno: Come si caratterizza la figura del Cio in ANAS e come si inserisce nel trend che vede il Cio sempre più orientato a portare valore al business?
De Marinis: ANAS crede molto nei sistemi informativi e ha voluto scegliere una soluzione organizzativa che vede la mia struttura inserita in una Direzione Centrale con la responsabilità su Risorse Umane, Organizzazione e Sistemi. Un fatto organizzativo che permette di collegare direttamente l’innovazione tecnologica con gli aspetti di change management e riorganizzazione che essa inevitabilmente comporta. Il mio ruolo di Cio si estende non solo ai sistemi informativi ma anche agli impianti necessari per l’esercizio stradale.
In ANAS la funzione sistemi informativi abilita un business articolato in Progettazione, Costruzione, Manutenzione e garantisce alle tre Lob un colloquio e uno scambio di documenti di progetto con l’esterno, strutturato in termini di workflow e mirato alla Lob da supportare: un servizio generale di Business Process Management, oltre a supporti trasversali come Sap e la posta elettronica. Cruciale è il sofisticato verticale per la gestione delle gare pubbliche, dato il numero enorme di gare annue che caratterizza la nostra attività. La progettazione ha un sistema di gestione della documentazione di progetto via web molto evoluto, che garantisce trasparenza e tracciamento della condivisione di questa documentazione con le migliaia di fornitori/appaltatori esterni.
Il mio approccio comunque è quello di un outsourcing selettivo, anche per rimanere entro i limiti della Finanziaria: abbiamo circa 60 persone assunte all’interno, circa 70 esterni che lavorano stabilmente con noi (per garantire la manutenzione dei progetti) e altri 70-80 esterni che collaborano durante il life cycle di un progetto. La filosofia chiave è acquistare con gara pubblica servizi e non persone esterne, stabili o meno: la criticità è che si devono pianificare le attività sulla base di un budget stilato l’anno precedente.
ZeroUno: Come inquadra l’accelerazione verso un It erogatore di servizi on demand data dall’arrivo del modello as a service cloud?
De Marinis: Considero il cloud un’opportunità, non una novità: oggi c’è in più una tecnologia che consente una fornitura di servizi più dinamica. Comunque non lo vedo ancora totalmente applicabile al contesto ANAS; abbiamo preso Google Earth come ambiente di supporto per le Sale Operativa, ma i dati sono in server on premise. Bisogna comunque tener conto che la rete stradale è un’infrastruttura strategica di interesse nazionale e, quindi, l’utilizzo di un cloud per la gestione e fruizione dei dati relativi alla rete stradale richiederebbe garanzie in termini di sicurezza di altissimo livello cosa che oggi non mi sento di dire sia attuabile.