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Tecnologia per il food, dalla stampa 3D alla blockchain

Durante il Gourmet Food Festival si è parlato di BluRhapsody che realizza formati di pasta dal design unico, così come dell’utilità della tecnologia della catena per il gelato

Pubblicato il 26 Nov 2019

1 blockchain food

Nel contesto del Gourmet Food Festival che si è tenuto a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre sono state riscontrate interessanti tendenze sul fronte del rapporto tra tecnologia e cibo.

È stato infatti possibile provare l’esperienza sensoriale proposta da BluRhapsody (start up di Barilla), il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Con BluRhapsody nasce cioè un nuovo artigianato per la pasta, piccole produzioni di altissima qualità, il cui design è stato sviluppato collaborando con designers internazionali, dove ogni lavorazione è una serie limitata. Una novità che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale.

Agricooltur è una startup innovativa piemontese nata dalla fusione di competenze in ambito di automazione industriale, elettronica e ricerca agronomica. Grazie ad Agricooltur nasce un nuovo mercato che supera il BIO e che riduce la filiera del Km0, in quanto è stato brevettato un sistema per la coltivazione di ortaggi in aeroponica su apposite piastre preseminate, affiancato da un sistema di trasporto e vendita che consente di mantenere in vita i prodotti coltivati (micrortaggi, insalate e piante aromatiche) fino all’utilizzo.

Inoltre anche blockchain e foodchain protagoniste a Gourmet 2019 a Torino. A presentare l’innovativo progetto che ha portato la tecnologia blockchain nel mondo del gelato è il Maestro Gelatiere Alberto Marchetti, che sabato 23 dedica due laboratori alla tracciabilità del gelato. Dalla finanza al food, dalle transazioni bancarie alla filiera di produzione agroalimentare, la blockchain aiuta a garantire la veridicità delle informazioni relative al gelato. Nello specifico, Alberto Marchetti, in collaborazione con Roberto Messineo, Caffè San Domenico e Inalpi racconta al pubblico come è riuscito a sfruttare la tecnologia per tracciare e certificare le materie prime del suo gelato al caffè e al fiordilatte, dall’origine fino al consumatore finale. Provenienza del latte, luogo di trattamento dello zucchero, piantagione di origine del caffè: tutto è in chiaro, in un canale di comunicazione diretto tra produttore e consumatore, che fornisce un passaporto digitale dei prodotti, utile anche per tutelare il Made in Italy e valorizzare il lavoro di ogni operatore. Grazie alla stessa tecnologia dei bitcoin il consumatore può, con un semplice click dal proprio smartphone, tenere traccia di tutta la filiera produttiva del gelato.

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