Se in tutti gli ambienti dalla scuola allo sport, dal turismo alle attività culturali siamo tornati, per lo più, a comportarci in maniera pre-Covid, nelle aziende qualcosa è definitivamente cambiato e non si tornerà indietro. Con l’imposizione, in periodo di crisi, del remote working e l’inevitabile digitalizzazione dei processi necessari per lavorare al di fuori degli uffici, si è stretto il rapporto tra digitale e persone.
Un rapporto delicato, che ha prodotto valore e che oggi crea aspettative da parte del business così come dei lavoratori, che ha regalato benefici in termini di produttività (e ne promette molti di più) ma determina la revisione delle metodologie operative e, in generale, delle organizzazioni in questo periodo di ritrovata normalità. In tale contesto, si è svolto il Dell Technologies Forum 2022. Tornato a essere un evento in presenza (con un’affluenza decisamente imponente di ospiti, oltre mille, e un nutrito parterre di sponsor) il tradizionale appuntamento dell’azienda ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulle tecnologie e sugli scenari a esse correlati.
Il delicato rapporto tra persone e tecnologia nel 2022
La maggior parte dei lavoratori ha affrontato un radicale mutamento del modo di lavorare in modo repentino. Oggi si stanno facendo i conti su quanto la trasformazione digitale abbia impattato sulle organizzazioni e su come si intende proseguire. Secondo una recente ricerca Vanson Bourne, due terzi degli intervistati (di un campione di circa 10.500 tra responsabili business, IT e dipendenti impiegati in 40 Paesi, Italia inclusa) ritiene che le proprie aziende stiano sottovalutando l’importanza di coinvolgere la forza lavoro nei piani di trasformazione.
Tra i dati su cui riflettere vi è un 62% dei collaboratori che ha dichiarato che, in questi 2 anni, con il remote working non ha percepito significativi miglioramenti nel bilanciamento tra vita e lavoro. Inoltre, più del 38% vorrebbe potere disporre di strumenti tecnologici che rendano più efficienti i team di lavoro da remoto e il 40% lamenta di avere difficoltà nel collaborare a distanza. E questo è sicuramente un problema, considerando l’importanza dell’attività per le persone, visto che il 76% degli intervistati riconosce il lavoro come parte integrante della propria identità.
D’altra parte, l’83% dei responsabili italiani affermano di sapere che i dipendenti hanno un ruolo importante per intraprendere programmi di digital transformation che risultino davvero di successo.
“La strada verso una piena trasformazione digitale – commenta Filippo Ligresti, VP e GM di Dell Technologies Italia – è irta di sfide e di insidie e molte aziende temono di accumulare ritardi incolmabili in un mondo che diventa sempre più iper-digitale. Per superare questi ostacoli e restare competitive nel prossimo futuro, le imprese devono cambiare passo e fare leva sulla cruciale intersezione tra persone e tecnologia. Se le aziende vogliono davvero disegnare un futuro di maggiore competitività e di sviluppo, hanno bisogno di riconoscere che il successo aziendale e il benessere dei dipendenti sono inestricabilmente legati”.
“I lavoratori non devono subire il cambiamento dei processi ma liberare creatività grazie a un efficace rapporto tra uomo e macchina” è la raccomandazione di Ligresti dal palco di Dell Technologies Forum 2022.
I 4 pilastri su cui costruire una strategia di trasformazione
Per essere più produttivi e consolidare la propria posizione sul mercato, il ricorso alla digitalizzazione è ormai inevitabile. Ne è convinta Dell, che ha offerto una panoramica delle tecnologie emergenti e delle nuove frontiere dell’innovazione soffermandosi, in particolare, sull’analisi dell’evoluzione di: cloud, edge, personal computer e sicurezza.
Cloud
“Sul primo fronte – afferma Cinzia Serra, CTO Ambassador Dell Technologies – Dell introduce il concetto di multicloud by design, ossia si impegna a offrire la possibilità ai propri clienti di utilizzare qualsiasi cloud provider preferiscano in funzione del tipo di applicazione e di dove si trovano i dati. Per garantire ciò, il vendor, in primo luogo, ha stretto alleanze con i vari provider e i fornitori SaaS in modo garantire massima libertà. Con il Progetto Alpine (in Italia ancora nelle prime fasi di implementazione), inoltre, Dell vuole estendere al public cloud il suo software storage”.
Edge computing
Nel contesto multicloud, l’edge, secondo Dell, è una componente fondamentale. Permette di elaborare il dato in prossimità di dove è stato creato o raccolto “e Dell – specifica Roberto Morandi, CTO Ambassador Dell Technologies durante il Dell Technologies Forum 2022 – mette a disposizione tutto quanto occorre per rendere l’analisi dei dati senza necessità di trasferirli a un data center centrale offrendo: hardware ad hoc, server, componenti storage e di rete”.
PC
“Il PC – riconosce Cinzia Serra – per tanti mesi per tutti o quasi è stato l’ufficio, oltre che il centro commerciale cui fare riferimento per gli acquisti. Oggi continua a mantenere un ruolo di primo piano ma deve essere innovativo, rispondere a esigenze concrete”. Dell offre dunque prodotti che agevolano la partecipazione a video call (con microfoni e video camere all’altezza delle aspettative più esigenti), permettono di sfruttare il 5G e di rispettare gli obiettivi di sostenibilità delle varie organizzazioni (sfruttando, per esempio, materiali riciclati).
Sicurezza
A corredo di tutto ciò ci deve essere la sicurezza. Nella ricerca Vanson Bourne cui si è fatto riferimento in precedenza, emerge che oltre il 70% del campione teme le minacce alla cybersecurity.
“La strategia Dell – spiega Ligresti – è imperniata su data protection e cyber resilience, partendo dal presupposto che i dati sono il patrimonio più importante delle aziende”.
L’azienda punta, di conseguenza, su una serie di soluzioni all’insegna del principio Zero Trust e, in tale ottica, mira a creare con i partner di soluzioni di sicurezza un ecosistema intero completamente orientato a tale filosofia.
“Tra i servizi che offriamo – ha sottolineato Ligresti – oltre ai piani di backup e ripristino, risulta particolarmente apprezzata dalle imprese italiane la soluzione MDR – Managed Detection & Response, basata su tecnologia Secureworks e dotata di intelligenza artificiale, che aiuta a identificare anomalie e a ostacolare o ridurre gli effetti di eventuali attacchi”.