Sono in vigore dal primo maggio le misure del Decreto Crescita 2019, si tratta di un insieme di iniziative (32 articoli divisi nei seguenti 4 macro capitoli: misure fiscali per la crescita economica, per il rilancio degli investimenti privati, per la tutela del made in Italy e ulteriori misure per la crescita) che includono un pacchetto di agevolazioni per le imprese. Ci focalizzeremo, in particolare su queste ultime, facendo riferimento agli incentivi tesi a promuovere innovazione in azienda compresa la trasformazione digitale.
In particolare, nel Decreto Crescita 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile, si legge che l’iperammortamento al 130% sull’acquisto di macchinari avrà un tetto a 2,5 milioni di euro. Nello specifico, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto, il costo di acquisizione è maggiorato del 30%. La maggioranza del costo si applica dal primo aprile 2019 al 31 dicembre 2019 ed entro il 30 giugno 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria.
Fra le altre norme del Decreto Crescita 2019 per le imprese si trova il potenziamento della Nuova Sabatini pensata per l’acquisto di nuovi macchinari da parte delle PMI. In tale contesto viene indicato: l’aumento a 4 milioni di euro del valore massimo del finanziamento concedibile a ciascuna impresa e l’erogazione di un contributo in un’unica soluzione a fronte di finanziamenti di importo non superiore a 100.000 euro (per snellire le procedure amministrative e velocizzare le tempistiche).
Con l’obiettivo di sostenere i progetti di digital transformation dei processi produttivi delle piccole e medie imprese, con decreto di natura non regolamentare del Ministero dello Sviluppo economico vengono stabiliti i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione di agevolazioni finanziarie nella misura massima del 50% dei costi ammissibili definite nei limiti stabiliti dal regolamento UE n. 1407/2013.
Ciò riguarda le realtà che hanno le seguenti caratteristiche: l’essere diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel piano Impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing-sistemi per generare oggetti tridimensionali, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e presentare un importo di spesa almeno pari a 200.000 euro.
Viene, inoltre, prorogato per il triennio 2021-2023 il credito d’imposta in ricerca e sviluppo in scadenza a fine 2020. Sono infine previste agevolazioni per le attività di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economica sostenibile e circolare.