“Per molte tipologie di aziende l’ERP non rappresenta certo il core business e oggi la spesa per la sua manutenzione è del tutto sproporzionata rispetto al reale valore che produce; non è da esso che un’azienda crea la propria capacità differenziante”. Va dritto al punto Fabio Spoletini, Country Manager di Oracle Italia. Emerge quindi la necessità di sistemi che siano di reale supporto alla trasformazione digitale dei modelli di business di impresa: da un lato, con una gestione e una fruibilità meno complesse e, dall’altro, inglobando funzionalità che indirizzino l’innovazione digitale. Un’analisi che conferma i trend emersi nella survey della Digital Transformation Academy della School of Management del Politecnico di Milano che vedono come principale priorità di innovazione digitale delle aziende italiane per il 2017 proprio l’ammodernamento degli ERP e il consolidamento applicativo. “Nel corso dell’anno assisteremo probabilmente a due differenti tipologie di approccio: per alcune aziende la spesa riguarderà l’upgrade di determinate funzionalità mentre per altre, presumibilmente nelle realtà dove l’ERP ha un’installazione meno invasiva, l’impegno punterà a un completo ammodernamento del sistema”. Ed è qui che il modello cloud, nella visione di Spoletini, inizierà a consolidarsi:
“A livello internazionale i primi casi di passaggio a un ERP totalmente in cloud viene dal mondo delle Telco – puntualizza Spoletini – uno dei primi settori ad avere capito che il proprio valore differenziante non sta nell’efficienza di processo, seppur importante, ma nella capacità di offrire le migliori tariffe rispetto al mercato o garantire ai clienti servizi in linea con le loro esigenze, quindi nella capacità di innovazione che passa anche attraverso una importante revisione degli aspetti infrastrutturali”.
Guardando poi proprio ai temi del miglior servizio alla clientela e, più in generale, della customer experience, “il 2017 sarà a mio avviso anche l’anno di consolidamento e maturità dei progetti di Big Data Analytics”, aggiunge il top manager. “In questo caso le focalizzazioni si avranno su progetti i cui obiettivi saranno: dalla prospettiva di business, avere una maggiore e migliore vista del cliente; dal punto di vista delle tecnologie, avviare un ammodernamento dei sistemi verso datawarehouse di nuova generazione”.
C’è infine un altro ambito all’interno del quale, nel corso dell’anno, potremmo vedere una accelerazione, sempre secondo l’analisi di Spoletini, quello dell’omnicanalità: “Un’area dove l’evoluzione delle piattaforme e-commerce, spinta dal successo dei colossi internazionali, potrebbe trovare nel modello cloud, in questo caso a livello infrastrutturale e di piattaforma, una risposta efficace sia di costo sia di innovazione”.
E proprio sul tema più generale dell’innovazione Spoletini chiude con queste riflessioni: “Il modello delle startup ha spinto le aziende italiane a cercare nuove vie per produrre innovazione, anche se i limiti di spesa rappresentano un freno non banale agli investimenti in ricerca. In questo senso, gli incentivi previsti nel Piano Nazionale dedicato all’Industria 4.0 potrebbe rappresentare uno slancio, stimolando le aziende a fare qualche investimento più corposo sulla tecnologia IT”.