La digital transformation delle aziende passa per una nuova impostazione dell’infrastruttura tecnologica. I data center sono sempre più complessi da governare perché distribuiti, dinamici e flessibili, caratterizzati dall’utilizzo di cloud diversi e necessitano competenze variegate per essere gestiti. In questo scenario il system integrator diventa quindi un vero e proprio partner che deve conoscere il business del proprio cliente e accompagnarlo nel suo percorso di trasformazione.
Così esordisce Alessandro Gatti, Chief Business Officer e Board Member di Sinthera, in questa video intervista che prosegue soffermandosi sull’importanza dell’automazione, sempre più necessaria per affrontare il percorso di sviluppo dei componenti dei data center stessi.
Uno dei temi più importanti nella trasformazione delle infrastrutture IT è l’automazione spinta, tanto che Gartner ha identificato l’hyperautomation come uno dei 10 principali trend del 2020: l’automazione è necessaria per affrontare il percorso di trasformazione IT delle aziende perché non è possibile governare manualmente tutta la nuova complessità dell’infrastruttura tecnologica senza l’adozione di strumenti di automazione.
“È impossibile gestire manualmente ormai queste realtà – spiega Gatti – è sempre più necessario introdurre il paradigma dell’infrastructure as a code, ossia degli automatismi talmente spinti che consentono alla struttura di autogenerarsi sulla base delle esigenze. Una generazione automatica di attività che sarà sempre più efficace grazie all’intelligenza artificiale”.
Infrastructure as a code, la crescente e salda relazione tra automation e intelligenza artificiale, l’adozione di sistemi di gestione dei container e una sicurezza che attraversi tutto il ciclo di vita delle applicazioni, dal suo sviluppo all’erogazione. Sono gli aspetti sui quali Gatti si focalizza, non dimenticando un attore fondamentale: l’utente che utilizza queste applicazioni al quale va garantita un’esperienza di tipo consumer.
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