La lotta contro l’Aids e altre malattie infettive nelle nazioni in via di sviluppo coinvolge diverse organizzazioni che hanno a disposizione risorse limitate, enormi moli di dati, pochissime informazioni utili e un ambiente in continua evoluzione.
La Clinton Health Access Iniziative (CHAI), che dal 2002 ha seguito e assistito nazioni nell’implementazione su larga-scala, di assistenza integrata, programmi di cura e prevenzione lavorando in più di 20 nazioni in Africa, Asia, Est Europa, America Latina e Carabi, ha scelto Sas per prendere decisioni e fare buoni investimenti per combattere la diffusione dei virus Hiv/Aids, malaria, tubercolosi e altre malattie mortali.
Più del 90% dei 33 milioni di persone affette dall’Hiv/Aids vive in nazioni in via di sviluppo economicamente represse. La Fondazione ha cercato di ottenere sconti sui prezzi dei farmaci, raccogliere fondi per le cure necessarie e lavorare a stretto contatto con i governi locali.
“Senza informazioni corrette ed esaustive, le persone non riescono a prendere decisioni ottimali”, afferma Megan O’Brien, PhD, Direttore Ricerca del Centro CHAI di Strategic Hiv Operations Research. “Il processo decisionale migliora quando donatori, governi e fornitori di servizi sanitari riescono a distinguere gli scenari migliori da quelli peggiori e ad agire di conseguenza”.
Sas permette di fare calcoli matematici complessi in real time o su operazioni che diversamente richiederebbero ore utilizzando altre tecnologie. CHAI ha provato ad utilizzare MS Excel anche per simulazioni complesse, ma il risultato non rispondeva alle esigenze.
Con i Business Analytics di Sas CHAI è riuscita a:
• creare e aggiornare previsioni di richiesta di farmaci antiretrovirali, incoraggiando con successo fornitori generici a confezionare formule appropriate per cure a basso costo per combattere l’AIDS negli adulti e nei bambini;
• creare un mix di medicine per la cura della tubercolosi e convincere le case farmaceutiche ad abbassare i prezzi di mercato;
• condividere le previsioni e i modelli con il Programma delle Nazioni Unite per l’AIDS e l’Organizzazione Sanitaria Mondiale;
• sviluppare modelli di cura insieme a ministeri della salute a livello mondiale per ottimizzare le risorse disponibili.
O’Brien ha recentemente lavorato con funzionari del governo di una nazione sub-sahariana per trasportare pazienti affetti da malattie croniche da un ospedale in procinto di essere chiuso ad un ospedale governativo. I dipendenti erano preoccupati che la chiusura di un impianto avrebbe sovraccaricato l’altro.
“Le nostre simulazioni hanno realizzato un piano per la distribuzione del personale e la regolazione del flusso di pazienti, in modo che l’ospedale governativo fosse in grado di accogliere nuovi pazienti senza sovraccaricare la struttura”, conclude O’Brien. “Abbiamo dimostrato in modo evidente come i funzionari locali possano accogliere il cambiamento senza risorse aggiuntive”.