Una PA “agile”, capace di rispondere così in maniera veloce ed efficace ai cambiamenti della società per una crescita inclusiva del Paese. Una PA che sia in grado di gestire con flessibilità le risorse a seconda delle esigenze e delle missioni più urgenti, avere una governance unitaria che permetta di cogliere il commitment dei cittadini e produrre valore sociale. Parte da questo sogno, che si spera possa diventare presto realtà, il Forum PA 2016. Tre giorni di confronti tra rappresentanti del governo, delle amministrazioni, del mondo economico e della ricerca, della cittadinanza in un percorso articolato su tre direttrici:
- PA E RIFORMA – Cambia la PA, cambia il Paese: nuovi modelli di amministrazione per una società che cambia. Focus di questa analisi sarà la Riforma Madia, con la riorganizzazione delle Amministrazioni e la riforma della dirigenza, per analizzare come e perché creare uno Stato “partner” del cittadino, i temi dell’amministrazione condivisa e dell’open government.
- PA E SVILUPPO – “Lo Stato Innovatore”: una nuova politica economica ed industriale per l’innovazione, lo sviluppo, l’occupazione. In questo ambito si parlerà di sharing economy, ricerca, innovazione, digital economy, occupazione e nuovo welfare, programmazione europea, smart specialization strategy.
- PA E TECNOLOGIA – Digital first: costruire una vera cittadinanza digitale per cittadini e imprese. Queste le parole chiave: sanità digitale, giustizia digitale, scuola digitale, data management, infrastrutture, cybersecurity, pagamenti, procurement dell’innovazione, cittadinanza digitale.
Il convegno inaugurale del 24 maggio mattina sarà aperto da una lectio magistralis di Jeremy Rifkin che, riprendendo il tema guida del suo ultimo libro “La società a costo marginale zero”, illustrerà il nuovo paradigma economico del “Commons collaborativo” come chiave di sviluppo e il ruolo che in esso può e deve avere l’amministrazione pubblica come “partner” delle forze vitali di un Paese.