“Nel famoso discorso a Stanford, Steve Jobs ha detto: ‘L’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate’. Ecco, noi abbiamo una vera passione per quello che facciamo, per questo i nostri progetti hanno successo” Flavio Gatti, area manager dell’ICT Services Unit di Beta 80 Group, sintetizza così quello che definisce essere il DNA dell’azienda per cui lavora. L’Area di cui si occupa, che copre all’incirca il 20% del fatturato complessivo, gestisce progetti e soluzioni a supporto delle operations delle aziende per migliorare i servizi che queste erogano. “Prevede – spiega Gatti – una componente consulenziale ispirata alle best practices ITIL, una parte per la progettazione e una terza di Managed Services. Tre ambiti di offerta che appartengono alla stessa catena del valore e che possono essere erogati, a seconda dei bisogni del cliente, in un progetto end-to-end o anche separatamente”.
Un’attività a supporto delle performance di applicazioni e servizi
Beta 80 si rivolge a un target enterprise, trasversale a vari settori di mercato. Tra i suoi clienti si possono annoverare aziende che appartengono al mondo Finance, Telco, Media e Industriale. “Lavoriamo su tematiche che tipicamente sono di supporto alle applicazioni e ai servizi erogati. Quindi le organizzazioni che gestiscono le operations internamente o che vogliono misurare le performance delle operations gestiste in outsourcing, fornendo gli strumenti per misurare e ottimizzare i servizi erogati. Chi utilizza l’IT per fare business, ha bisogno che l’IT sia assolutamente performante”. Basti pensare all’home banking di un istituto di credito che deve assicurare disponibilità senza interruzioni e con tempi di risposta in real time affinché l’utenza ne percepisca la qualità e il valore.
Un approccio multivendor che mira all’eccellenza
Il punto di forza di Beta 80 è la specializzazione su una selezione mirata di vendor. “Abbiamo scelto un numero ristretto di partner e acquisito poi competenze molto spinte sulle tecnologie che reputiamo le migliori sul mercato. Questo ci consente di avere, su specifici segmenti, la capacità di competere con i più grandi system integrator, ad armi pari. L’obiettivo è sempre l’eccellenza: la migliore soluzione sul mercato offerta al più alto livello di competenza possibile”. Sono nate in questo modo le partneship con Dynatrace e Splunk per quanto riguarda le tematiche legate all’Operation Management, o con BMC Software per il mondo della automazione.
Guardare i trend, sia innovativi sia di mercato, per arrivare primi
Proprio sulla capacità di saper leggere i trend emergenti si fonda il posizionamento ottenuto in questi anni dall’area presidiata da Gatti. Trend in alcuni casi particolarmente innovativi, come ad esempio quelli connessi all’Intelligenza artificiale applicata alle operations e alla Robotic Process Automation (RPA).
Questa capacità di anticipare la diffusione delle nuove tecnologie si esalta in un momento del mercato dove alcuni grandi vendor sono protagonisti di riassetti societari dovuti ad acquisizioni o a cessioni di asset strategici. Le conseguenze, per le loro aziende clienti, sono dei punti di discontinuità che mettono in discussione scelte fatte. In questi momenti è importante potersi confrontare con un partner in grado di valutare rischi ed opportunità, sia che si scelga la continuità, sia che si scelga di cambiare; e in quest’ultimo caso, il key driver è essere aiutati da chi sia capace di governare il cambiamento garantendo il successo dell’iniziativa e la riduzione del rischio.
“Nel nostro lavoro o sei più avanti oppure non ci sei”
“I nostri competence center – conclude Gatti – ci consentono di scandagliare il mercato delle soluzioni e di identificare quelle più innovative e più promettenti creando nei nostri laboratori scenari da presentare ai nostri Clienti. Se in questo momento le tematiche di maggiore interesse sono quelle della robotica che sempre più spesso si lega all’intelligenza artificiale, la nostra attenzione però si sta focalizzando anche sul mondo open source, sui container, sul confronto tra DevOps e NoOps. Investiamo costantemente in ricerca e sviluppo per arrivare in anticipo, perché nel nostro lavoro o sei più avanti oppure non ci sei”.