È ufficiale: Google ha acquisito la società israeliana Waze per oltre un miliardo di dollari (la cifra esatta, stando alle indiscrezioni riportate dall'agenzia di stampa Reuters, è di 1,3 miliardi di dollari). Waze è un software di navigazione satellitare sociale e gratuito, che permette a 47 milioni di utenti, raggiunti in soli quattro anni, di scambiarsi in tempo reale informazioni sul traffico e consigli sui percorsi più agevoli, sfruttando le funzionalità Gps dei propri smartphone.
L'obiettivo di Big G con questa operazione è potenziare i suoi servizi di mappe, integrandoli con le informazioni in real-time provenienti dalla community social per offrire aggiornamenti quanto più puntuali sulla viabilità stradale.
I rumors dicono che il colosso di Mountain View fosse in competizione con altri due giganti dell'It consumer, ovvero Facebook e Apple, che aveva già stretto degli accordi con Waze per la fornitura di mappe. Nonostante la startup israeliana avesse sempre ribadito la propria volontà a rimanere indipendente, l'11 giugno ha reso pubblica la notizia dell'acquisizione da parte di Google, sottolineando dalle pagine del proprio blog di sentirsi pronta per il grande salto, pur continuando a lavorare con gli stessi obiettivi e le modalità di sempre, rendendo partecipe dei futuri sviluppi la propria comunità di utenti come in passato. Anzi, la multinazionale californiana viene vista come un'opportunità decisamente significativa per un upgrade tecnologico e di conoscenza, che porterà alla costruzione di mappe sempre più precise e utili per gli end users, grazie a un lavoro di squadra e obiettivi condivisi.
Un commento sull'acquisizione arriva da Tony Cripps, principal analyst di Ovum, che offre un punto di vista interessante per inquadrare i retroscena e i risvolti dell'operazione. La prima considerazione concerne l'importanza strategica assunta oggi dalle applicazioni di geolocalizzazione per i giganti del mondo consumer, tanto che tutti e tre i player concorrenti erano già collegati alle mappe di Waze. Inoltre, Google, nonostante abbia attualmente la piattaforma di localizzazione più avanzata e completa sul mercato, si sente minacciata dalla concorrenza e non vuole “dormire sugli allori”: con l'acquisizione di Waze, strappata ai rivali in una gara a chi arriva primo, prende vantaggio rispetto ai competitor, proprio perché non dispongono di funzionalità analoghe. Infine, per Big G si prospetta l'opportunità di rafforzare la strategia Google+, con cui Waze verrà integrato, e di scalfire l'ecosistema di Apple, dove il software di navigazione sociale ha guadagnato una certa popolarità.
Resta ora da vedere quali saranno gli sviluppi sotto il profilo tecnologico e di nuove applicazioni portati dalla sinergia Google-Waze.