Cefriel è una società consortile non a scopo di lucro di diritto privato che unisce università, imprese e amministrazioni pubbliche, mettendo strutturalmente insieme i diversi attori interessati al problema. È un’organizzazione autonoma con un proprio budget totalmente fatto sul mercato, senza contributi a priori pubblici o dei soci. Nel 2005 ha chiuso con ricavi superiori a 9 milioni di euro che derivano tutti da contratti con privati e da gare a livello nazionale e internazionale. Di seguito alcuni dei principali progetti.
Digital Home: Università e imprese, finalmente insieme, progettando il futuro
Il progetto Digital Home del Cefriel si basa su di una soluzione software che è capace di dialogare con tutti i dispositivi digitali presenti in casa attraverso connessioni wireless che non necessitano di alcun cablaggio strutturale pre-esistente.
Si tratta di strumenti quali elettrodomestici, sistemi di condizionamento e riscaldamento, di illuminazione, hifi, telefoni e cellulari, apparecchi per la salute e il benessere: in definitiva, di qualunque dispositivo digitale. Il progetto coinvolge, quindi, prodotti che Microsoft, Indesit Company, Artemide, Faber, Aethra e Hantarex attualmente già commercializzano e che hanno iniziato a popolare le nostre case ormai da tempo.
Non pochi i vantaggi per l’utente finale.
Il primo, fondamentale, riguarda la fruibilità degli strumenti: l’utente, infatti, non solo potrà governare i molti dispositivi integrati, ma non avrà più bisogno di imparare il sistema di funzionamento di ciascuno di essi. I comandi per accendere, spegnere, regolare e programmare l’hifi o il forno saranno del tutto simili e tutti accessibili attraverso lo schermo della TV. Da qui un’estrema praticità di utilizzo e la possibilità di programmare scenari che mi permettano, a esempio, di attivare i molti dispositivi presenti in casa in base all’orario del giorno, al tipo di utente, alla situazione (per esempio “Sto uscendo di casa, chiudi tutto” o “Sono entrato, accendi….”).
La soluzione progettata dal Cefriel prevede, per altro, che i singoli strumenti possano essere utilizzati anche manualmente e nel modo tradizionale: questa modalità è ovviamente fondamentale, sia per poter usufruire dei dispositivi in caso di non funzionamento della piattaforma centrale, sia perché in casa vi possono essere utenti che non amano o non sono in grado di utilizzare soluzioni “troppo” innovative.
Digital Vehicular Dashboard, l’ICT rinnova il settore motociclistico
E’ invece realizzata da Cefriel e Cobra Automotive Technologies in partnership con Microsoft, Digital Vehicular Dashboard (versione Alpha 1), la prima soluzione integrata di telematica per il settore motociclistico. Studiato per la sicurezza e il confort del motociclista, Digital Vehicular Dashboard si compone di un dispositivo integrato intelligente, dotato di sistema operativo Microsoft Windows CE Embedded, che viene installato a bordo del motoveicolo grazie alle dimensioni ridotte e alla speciale progettazione hardware per ambienti veicolari, frutto dell’esperienza pluriennale di Cobra Automotive Technologies. Il dispositivo eroga direttamente alcune funzionalità tra cui MP3 player, podcasting, telefonia viva-voce, interfono, navigazione e può essere facilmente integrato, tramite Bluetooth e USB, ai dispositivi personali dell’utente (telefoni cellulari, smartphone, lettori MP3, PDA ) consentendo di sfruttarne appieno le funzionalità. Collegato con gli opportuni centri di assistenza tramite collegamento wireless, Digital Vehicular Dashboard inoltre consente di accedere a una serie innumerevole di servizi a valore aggiunto, quali la diagnostica del veicolo e l’assistenza remote in caso di malfunzionamenti, l’aggiornamento del software, la gestione delle emergenze in caso di incidente, il tracciamento del veicolo in caso di furto, le formule di assicurazione a consumo che consentono all’utente di risparmiare sulle polizze assicurative grazie all’invio di dati di interesse per le compagnie di assicurazione rilevati in automatico.
MentorMe, più sicurezza allo stadio per minori e soggetti a rischio
MentorMe è l’innovativa piattaforma sviluppata da Cefriel che, grazie a sensori Rfid Uwb (Ultra Wide Band), consente di identificare in uno spazio determinato (stadio, piazza, ecc.) la posizione 3D di uno specifico soggetto. Il soggetto a rischio (per esempio: bambino, portatore di handicap o un personaggio di rilevanza pubblica) può essere dotato all’ingresso dell’evento di un piccolo sensore che permetterà di verificare, durante tutto il tempo dell’evento, dove egli si trovi con una precisione nell’ordine dei centimetri. In caso di necessità, il soggetto potrà generare una richiesta di assistenza semplicemente premendo il pulsante di cui il sensore è dotato. La richiesta di assistenza verrà raccolta da una piattaforma di servizi evoluta in grado di calcolare la posizione esatta dello spettatore che ha attivato l’allarme e ricercare la sua cartella clinica e tutti i dati più pertinenti. Tutte queste informazioni verranno elaborate e trasmesse tempestivamente al personale addetto all’intervento che si trova in quel momento più vicino a chi ha attivato l’allarme, insieme alle indicazioni puntuali di come raggiungere il soggetto a rischio.
La piattaforma sviluppata da Cefriel può anche essere interrogata dal personale che sta effettuando l’intervento, nel caso siano necessarie informazioni aggiuntive. Nelle situazioni più gravi, la piattaforma può mettere in video-comunicazione il personale che sta soccorrendo lo spettatore in difficoltà con il medico specialista o l’esperto più opportuno. In un’ulteriore evoluzione del progetto, alla piattaforma saranno integrate alcune videocamere che, opportunamente pilotate dal software, potranno inquadrare autonomamente la persona da assistere in modo da facilitare l’intervento del personale addetto e avere un quadro più chiaro della situazione.
Shoot and Play, le nuove frontiere dell’informazione promozionale
La piattaforma Shoot and Play sviluppata da Cefriel in collaborazione con TenCube, start-up attiva nel settore delle tecnologie mobili, permette di creare un legame concreto tra mondo reale e informazioni e servizi digitali. Grazie all’integrazione realizzata da Cefriel infatti basta fotografare con il proprio telefono cellulare un articolo, un oggetto o un luogo su cui è stata applicata una particolare etichetta per ricevere una serie di contenuti “digitali” collegati. Supponiamo, a esempio, che una etichetta sia posizionata su una pubblicità di un nuovo modello di automobile. Se l’utente scattasse una foto della pubblicità, la piattaforma Cefriel potrebbe correlare il dato codificato nell’etichetta con l’oggetto reclamizzato, l’ora in cui la foto è stata scattata e la posizione fisica in cui si trova l’utente. In questo modo il sistema sarebbe in grado di restituire all’utente tutta una serie di informazioni sull’auto in questione o sulle concessionarie più vicine alla posizione attuale dell’utente, o sulla strada per raggiungerle o, ancora, sulle modalità per partecipare al concorso collegato a quel modello.
Cefriel sta lavorando a tecniche ancora più evolute di elaborazione delle immagini (“watermarking” e “fingerprinting”), che mirano a nascondere completamente le etichette. In questo modo, tutte le applicazioni descritte potranno essere fornite senza che le etichette siano visibili a occhio umano.