“Il budget è alla versione 2”. Usa questa immagine Romeo Scaccabarozzi, presidente di Axiante, per affermare che oggi le tradizionali metodologie di budgeting e forecasting non sono più efficaci. Nonostante i segnali di ripresa, l’economia continuerà a essere turbolenta e le aziende non riusciranno più a prevedere con l’anticipo e i margini di sicurezza di una volta volumi di vendita, acquisti e flussi finanziari.
“Dai budget annuali – spiega Scaccabarozzi – si passa sempre di più a quelli trimestrali. Ma non solo. Ai forecast si richiede di avere orizzonti di poche settimane, se non di giorni, e di poter essere rivisti anche in tempo reale”. Tutto questo richiede approcci e sistemi informatici nuovi, come quelli in cui Axiante, società di consulenza applicativa fondata nel 2006, si è specializzata, ponendo un’attenzione particolare a business intelligence, corporate performance management, Crm e supply chain management.
Ogni funzione aziendale, per definire i budget ed elaborare i forecast, utilizza dati provenienti da altre funzioni. Il direttore vendite, per esempio, tiene in considerazione le iniziative e gli obiettivi del collega che si occupa di marketing. Il direttore acquisti, invece, ha bisogno delle previsioni delle vendite. Ogni figura professionale, insomma, usa come input per le proprie elaborazioni gli output delle altre. E più si accorciano i tempi in cui le informazioni devono essere scambiate “più – spiega Scaccabarozzi – ciascuno deve mettere in conto un maggiore livello di imprecisione nelle informazioni ricevute dagli altri. Per questo ognuno deve far sì che i propri dati siano il più possibile corretti, ma allo stesso tempo devono essere predisposti strumenti flessibili e in grado di rielaborare in modo molto rapido i dati essenziali per produrre previsioni. A queste funzionalità, inoltre, è utile affiancare anche capacità di elaborare scenari di tipo “what if”.
Tutte le tecnologie che Axiante è in grado di integrare (Ibm Cognos, Oracle Hyperion, Sap Business Objects, solo per fare i nomi più importanti) permettono di creare soluzioni di “rolling forecast” (previsioni continue) per le diverse funzioni aziendali, per differenti livelli di maturazione tecnologica delle imprese e per vari settori di attività. Il contributo di Axiante, comunque, inizia con un aiuto ad analizzare e affrontare i problemi del forecasting da un punto di vista metodologico e culturale. “Fare forecast – precisa Scaccabarozzi – significa innanzitutto far comunicare e dialogare. Poi si arriva al punto che ogni funzione fornisce le proprie informazioni, che non necessariamente devono essere esatte al millesimo, ma che devono aiutare le altre funzioni a evitare situazioni di rottura o imbarazzo”.
Tra i benefici maggiori che le soluzioni “rolling forecast” di Axiante sono in grado di fornire si segnalano una maggiore accuratezza nelle previsioni delle vendite (che non tiene conto solo degli eventi riportati dagli agenti ma anche delle opinioni dei clienti), una migliore visibilità lungo tutta la supply chain, un consolidamento della posizione finanziaria (grazie anche alla simulazione di stress test sulla struttura finanziaria) e la possibilità di simulare scenari e business plan alternativi.
Axiante dichiara di essere in grado di fornire soluzioni di “rolling forecast” anche nel giro di quattro-sette settimane. “E quello della primavera – conclude Scaccabarozzi – è il momento ideale per dotarsi di questi strumenti. I dati accumulati nei primi mesi dell’anno sono già sufficienti per valutare gli scostamenti rispetto ai budget stilati lo scorso autunno e per iniziare a produrre forecast che aiutino a navigare al meglio nei prossimi mesi”.
I “rolling forecast” di Axiante
Quattro – sei settimane è il tempo che Axiante garantisce per implementare soluzioni di "rolling forecast" (previsioni continue) per le diverse funzioni aziendali, per differenti livelli di maturazione tecnologica delle imprese e per vari settori di attività. Nella fotografia Romeo Scaccabarozzi, presidente di Axiante
Pubblicato il 15 Mar 2010
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