Sicurezza informatica, prima di tutto, e poi investimenti in storage, rinnovo del parco desktopotebook/tablet ed Erp. Questi gli ambiti, abbastanza tradizionali, cui i Cio attualmente guardano nell’allocare i budget It, priorità alle quali si è affiancata la recente esigenza di adottare soluzioni di Conservazione digitale a norma.
Sono solo alcuni dei risultati emersi dall’IctBenchmark-Rapporto n.1, l’indagine sul campo condotta da Network Digital4, in collaborazione con P4I-Partners4 Innovation (parte del Gruppo Digital360).
La ricerca – che ha coinvolto, mediante interviste telefoniche, oltre 1000 Cio, responsabili sistemi informativi e It manager di altrettante imprese attive nel nostro Paese – ha l’obiettivo di monitorare stabilmente l’evoluzione di prodotti, soluzioni, servizi e infrastrutture dell’innovazione digitale per comprendere e anticipare le dinamiche di questo comparto.
Lo scenario in cui si colloca l’analisi delle priorità di investimento non è dei più rosei, in quanto è stato indicato che al momento il budget Ict pesa solo per l’1,37% del fatturato delle aziende (un valore abbastanza basso, se si considera che Gartner stima che lo stesso dato relativo alle imprese europee è pari al 3,6%). Ugualmente, il rapporto tra numero di dipendenti che si occupano di It e totale dipendenti risulta limitato (2,37%).
Rispetto a questi ultimi dati, nel report sono stati però approfonditi, da un lato, la qualità della spesa e, dall’altro, il dibattito sulle competenze.
"Sul primo fronte, come già accennato risulta evidente un sempre maggiore orientamento a progetti innovativi su base digitale e si riscontra che il modello cloud sta effettivamente accelerando progettualità legate all’innovazione, anche se si tratta ancora di iniziative sporadiche" afferma Paolo Catti, Associate Partner, P4I – Partners4Innovation. "Per quanto riguarda il secondo tema, nell’indagine stessa si suggerisce che probabilmente il dato è sottostimato in quanto le competenze digitali non sono più solo all’interno dell’area dei sistemi informativi, ma tendono a permeare tutta l’impresa" conclude il ricercatore.
Nel Rapporto sono riportati questi e altri trend che non hanno significatività statistica, ma l’indagine assume importanza considerando che ha carattere continuativo. La base empirica di riferimento sarà infatti via via aumentata utilizzando i dati raccolti dal sito ICTBenchmark.it, il tool interattivo che consente di confrontare dinamicamente i valori dei principali indicatori delle funzioni It con quelli di altre imprese italiane, sia di grandi sia di piccole dimensioni (leggi anche "Il tuo budget è orientato all'innovazione? Scoprilo con ICTBenchmark").
Il modello Target-in-sight, ideato da P4I, rappresenta invece un framework comunicativo che racchiude l’analisi delle innovazioni digitali in essere nelle imprese e di prossima introduzione in modo da offrire una risposta ai seguenti interrogativi: quali sono le priorità su cui i Cio stanno dedicando maggiori attenzioni? Quali le innovazioni ormai consolidate e quali quelle che lo saranno a breve oppure che possono essere rimandate ancora per qualche tempo? In target (vedi figura 2) si trovano le priorità più diffuse per le quali l’esigenza di introduzione in azienda è superiore alla loro presenza. L’area di sinistra è occupata dalle progettualità la cui presenza è consolidata, quindi superiore al desiderio di introdurla. Sulla destra ci sono le progettualità che figurano, anche se in misura inferiore rispetto al target, più frequentemente tra le priorità rispetto a ciò che è a disposizione. Sull’estrema destra si trovano infine le priorità d’investimento meno frequenti all’interno del campione, evidenti come priorità ma non presenti in azienda.
I promotori dell’iniziativa ICTBenchmark.it hanno deciso di condividere i risultati dell’analisi con coloro che hanno accettato di comunicare le proprie informazioni per restituire loro valore, in un’epoca in cui il dato, come spesso ci ripetiamo, è componente fondamentale sulla quale basare le scelte decisionali.
L’intento ultimo è dunque quello di costruire un solido punto di riferimento per chi si occupa di innovazione digitale nelle imprese del nostro paese, un benchmark, appunto, con cui confrontarsi anche per misurare prestazioni, per valutare vincoli e aspettative e così via.
Secondo queste stesse finalità di condivisione di conoscenza, nasce il Club4Digital, la cui partecipazione è riservata a coloro che hanno fornito le informazioni. A questi ultimi, che costituiranno una vera e propria community, oltre a essere inviata la pubblicazione del Rapporto (aggiornato ogni 3 mesi), saranno dedicate una serie di iniziative esclusive.
Per maggiori informazioni all'iniziativa e come farne parte: club4digital@digital4.biz