Le priorità di CEO ed executive per quest’anno e per il prossimo riguarderanno una crescita che passa per una forte attenzione all’infrastruttura e al business digitale. È quanto emerge da una indagine Gartner compiuta nell’ultimo trimestre del 2017 su 460 figure professionali collocate ad alto livello in aziende che vantano più di 50 milioni di entrate. L’IT resta una priorità segnalata tra le tre principali a completare un quadro in cui la digital transformation è protagonista.
Più nello specifico, il 62% di coloro che hanno risposto all’indagine della società di consulenza ha dichiarato che sono stati avviati programmi in quest’ambito; di queste, il 54% ha detto di avere l’obiettivo di trasformare la propria organizzazione mentre il 46% parla di iniziative di ottimizzazione. In generale la parola “digitale” è sempre più presente nelle organizzazioni. Son ben il 41% dei rispondenti a riferirsi alla propria realtà come a un pioniere dell’innovazione mentre coloro che comunque si sentono immediatamente dietro nella rincorsa alla trasformazione digitale sono il 37%.
Dal punto di vista degli investimenti, il 61% delle figure coinvolte nel sondaggio ha dichiarato di aver aumentato la spesa in IT nel 2018, il 32% stima di mantenere inalterato il budget pianificato, e solo il 7% si aspetta tagli.
In tale contesto viene ricordato il fondamentale cambiamento culturale necessario per portare a termine con successo le iniziative digitali, il 42% del campione che si sta muovendo in questo senso riconosce questa importanza, è interessante notare che tale percentuale scende al 37% quando le realtà non si sono attivate in ambito digitalizzazione.
“I CIO – ha concluso Mark Raskino, vice president and Gartner Fellow – dovrebbero sfruttare l’attuale tendenza incoraggiando i loro leader aziendali a impegnarsi senza ripensamenti sul cambiamento del business digitale. Tuttavia, la trasformazione digitale superficiale può essere una pericolosa forma di auto-inganno: l’impegno del CEO deve essere radicato su profondi aspetti fondamentali come un genuino valore per il cliente, un concreto business model e chiari economics”.