Nel terzo trimestre 2009, la spesa relativa all’Ict nel suo insieme a livello end user è calata del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2008, andandosi ad attestare a 14.869 milioni di euro. Guardando i settori scorporati, si scopre che le spese It sono calate del 9,5% fino a raggiungere quota 4.796,1 milioni di euro. A soffrire in modo particolare è stato il mercato hardware, che ha visto il fatturato a livello utente crollare del 16,2% a 1.517,8 milioni di euro. All’interno di questo comparto, la spesa in Pc è diminuita leggermente meno, ovvero del 14%. Ed è stata pari a 637 milioni di euro. Al di là del “ferro”, il settore che ha visto ridimensionare maggiormente la spesa è quello dei servizi di sviluppo: -7,4%, fino a toccare quota 1.069,6 milioni di euro. Seguono i servizi di gestione, con un -5,4%, che ha portato il comparto a fatturare 1.372 milioni contro i 1.450 del terzo trimestre 2008.
A soffrire meno dell’effetto recessione sono state le Tlc. Nell’insieme hanno perso l’1,2% del fatturato, risultato pari a 10.072,9 milioni di euro. Il calo maggiore (-2,1%) ha riguardato la Tlc fissa (che è scesa a quota 4.449,8 milioni). La spesa in Tlc mobile è rimasta quasi invariata, accusando un decremento di solo lo 0,5% e fissandosi a 5.623,1 milioni di euro.
Anche se parliamo di numeri non elevatissimi (1.686,5 milioni di euro in totale) è da segnalare il calo del 7,8% degli acquisti di prodotti di consumer electronics.
Un’ultima annotazione sull’andamento delle vendite di “Pc clien”t in Italia. La diminuzione, a livello di volumi, è stata pari al 6,3% (poco più di 1,3 milioni di consegne). A livello di fatturato il decremento è stato del 10% (fino a 523,1 milioni di euro). Il dato più negativo è quello relativo ai desktop, con un -23,1% di consegne (346.150) e -29,8% di giro d’affari (133,5 milioni di euro). A soffrire è stato soprattutto il mercato professionale (-32,0% di fatturato, pari a 88,6 milioni di euro; -26,6% in volumi, pari a 223.500 unità), mentre quello consumer ha subito una battuta d’arresto del 25,3% in valore (44,9 milioni di euro) e del 15,8% in volumi (122.650 unità consegnate). Nei notebook la crisi della domanda è stata minore (-13,9% il fatturato, calato a 295,8 milioni; solo -2,4% le consegne, pari a 585.050 unità). Qui però si è fatta sentire in modo particolare la differenza tra mercato consumer e business. Il fatturato al consumatore finale ha continuato a crescere del 3% (154,9 milioni di euro), e in misura ancora maggiore sono cresciute le vendite in volumi (+12,9%, 355.650 unità). Il business con le aziende è calato del 27% in valore (141 milioni di euro) e del 19,4% in volumi (229.400). Bene, invece, il mercato di Netbook, portatili molto piccoli concepiti per l’uso in mobilità e prevalentemente come client di accesso a Internet. 407.750 i pezzi venduti (+93,7%), per un controvalore di 93,7 milioni di euro (+96,5%).
Il terzo trimestre 2009 dell’Ict secondo Sirmi
It in crisi, tenuta delle telecomunicazioni, acquisti di beni di consumer electron ics in linea con i consumi delle famiglie: ovvero in forte discesa. Questa in sintesi la situazione del mercato italiano della “Digital Technology e dei suoi differenti comparti” nel corso del terzo trimestre 2009, come scaturisce da un’analisi presentata dalla società di ricerche Sirmi
Pubblicato il 11 Nov 2009
Argomenti
Canali
Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it
Articolo 1 di 2