Fino ad alcuni anni fa tecnologia e sostenibilità erano considerate spesso come antagoniste. Uno scenario che negli ultimi anni è cambiato in modo considerevole, soprattutto grazie all’impegno di un numero sempre maggiore di aziende, non solo a livello globale, ma anche nella applicazione e la messa a terra dei progetti sui diversi territori, fra cui quello italiano.
Per avere una visione di scenario più completa, abbiamo interpellato Daniele Carmelo Salpietro, Technical Account Manager di Maticmind, azienda che si sta impegnando nello sviluppo di un’economia circolare e nella co-progettazione di uno sviluppo sostenibile attraverso un programma di miglioramento continuo.
Un obiettivo di primo piano
Senza dubbio la sostenibilità ha una valenza a monte di qualsiasi ragionamento pratico e operativo, cioè la riduzione dell’impatto delle attività umane sul pianeta, con particolare riferimento al clima, ma non solo. “Per le realtà che hanno un approccio più pragmatico, bisogna ricordare senza dubbio le tematiche legate all’awareness, ovvero la posizione che un’azienda ricopre agli occhi dei consumatori, e il tema dei bandi di gara in cui la sostenibilità emerge sempre più spesso fra i requisiti” ricorda Salpietro.
Costruire una filiera virtuosa
In uno scenario complesso come quello dell’IT, in cui entrano in gioco diversi livelli di fornitura, di beni e servizi, raggiungere, e soprattutto asseverare, la sostenibilità, è un impegno che richiede il coinvolgimento dell’intera filiera.
“Per raggiungere questo obiettivo, Maticmind ha scelto di stringere partnership con alcuni dei brand notoriamente attivi nella ricerca di un IT sostenibile, per esempio Dell, Fortinet e soprattutto Cisco.” Salpietro ci ricorda soprattutto l’impegno, già noto, di quest’ultima.
“Uno dei problemi storici che ha sempre minato la sostenibilità del mondo IT è l’obsolescenza degli apparati e il loro difficile smaltimento. Per fare fronte a questo Cisco ha introdotto tre iniziative”. Salpietro ce le ricorda:
Prima di tutto, una politica di ricondizionamento dei materiali dismessi: Cisco garantisce il 100% di riciclo e il ricondizionamento del 98% dei dispositivi, che vengono ritirati e riutilizzati quando possibile.
Cisco si impegna inoltre a fornire macchinari meno pesanti e con consumi ridotti a parità di prestazioni. Questo significa minor impatto sui trasporti, minori consumi energetici e la possibilità di conservare o ridurre il condizionamento anche in caso di aumento della potenza.
Infine, c’è la possibilità di trasferire in Cloud parte dell’elaborazione consente alle aziende di acquisire il certificato di emissioni del cloud provider.
Insomma, secondo Salpietro una digitalizzazione green passa necessariamente da un approccio olistico, che tenga in considerazione tutta la filiera, a partire dalla logistica: dispositivi più piccoli e performanti significano, in ultima analisi, una riduzione dell’impatto in termini di trasporto. “Secondo le nostre valutazioni interne, con un beneficio che può raggiungere il 65%” sottolinea.
Un impegno diretto
Come possono i system integrator proporsi nel modo corretto alle aziende per avviare o supportare un processo di trasformazione verso un IT sostenibile? Salpietro non ha dubbi: “prima di tutto serve un impegno diretto, che permetta sia di proporre le iniziative in modo credibile, sia di collaudarne direttamente l’efficacia”. Maticmind, per esempio ha di recente confermato il suo impegno di ridurre le emissioni GHG (i gas responsabili dell’effetto serra – ndr) attraverso azioni di miglioramento dell’intero ciclo produttivo e anche iniziative trasversali, come l’incentivazione del car sharing aziendale.
Un impegno che ha condotto al raggiungimento di un importante obiettivo: a marzo 2023 l’azienda ha infatti conseguito le certificazioni UNI EN ISO 14064 “GreenHouse Gas” e la ISO14001-1:2019. Due certificazioni che testimoniamo l’impegno continuo per la salvaguardia del Pianeta che l’azienda porta avanti attraverso molteplici azioni di riduzione, ma soprattutto che rendono credibili i progetti che l’azienda rivolge ai propri clienti.
Per Maticmind, insomma, la sostenibilità è un aspetto centrale del business. Supportare i clienti nel proprio percorso di sostenibilità, indirizzandoli verso tecnologie meno voraci di energia, è diventata parte integrante della value proposition.
Il ruolo dei system integrator nella digitalizzazione green
Per avere un ruolo nel favorire la digitalizzazione green delle aziende è indispensabile che questo percorso virtuoso sia seguito dal system integrator stesso. Solo collaudando in prima persona buone pratiche e processi di de carbonificazione, infatti, è possibile proporli alle aziende clienti in modo efficace.
“Non si tratta solo di virtuosismo o di scelte etiche – ricorda Salpietro – ma anche di una precisa esigenza: per molte aziende la certificazione della propria sostenibilità è diventata un bisogno e per poterlo fare serve che anche i fornitori possano a loro volta certificarsi”. In definitiva, la digitalizzazione green diventa anche una opportunità di business, nel più tipico dei casi win-win che convincono tutti.
Il percorso verso un IT più sostenibile
Per concretizzare la visione di una tecnologia che si muove di pari passo con la sostenibilità, Maticmind ha identificato alcuni obiettivi di breve e medio termine, che possono essere presi come riferimento per una strategia di un IT sostenibile.
Migliorare la rendicontazione del dato, affinando i processi di calcolo e rilevamento delle emissioni e dettagliando al meglio i perimetri. “Per estendere questa linea di intervento alla filiera, oltre che affinare il modello di raccolta e calcolo delle emissioni dirette di Maticmind, si dovrà valutare con maggiore attenzione la proposta tecnico economica delle soluzioni offerte dai Costruttori pesando la scelta con la capacità degli stessi di misurare e garantire dati di emissione dei loro prodotti in tutto il ciclo di vita.” ricorda Salpietro.
Ridurre e mitigare le emissioni di GHG, attraverso una serie di azioni trasversali, che vanno dall’implementazione di soluzioni tecnologiche volte al risparmio energetico delle proprie sedi, progetti di mobilità sostenibile interni all’azienda, fino alla scelta di prodotti, o progetti di mitigazione, capaci di ridurre l’impatto della CO2 emessa e dei rifiuti generati, o in grado di generare crediti di carbonio certificati.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Maticmind