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La semplificazione al centro delle novità di Oracle CloudWorld Tour 2023

La nota multinazionale texana propone diverse novità che vanno dalla possibilità di migrazione delle macchine virtuali di AWS, che si aggiunge al supporto già esistente per quelle di VMware, alla prossima disponibilità di una rete CDN, fino alla versione gratuita di Oracle Database 23c per gli sviluppatori. In comune, una forte volontà di facilitare i processi IT

Pubblicato il 18 Mag 2023

cloud computing

Singapore, Tokyo, Londra, San Paolo e Abu Dhabi. Sono le tappe toccate tra aprile e maggio 2023 dall’Oracle CloudWorld Tour per presentare le novità che la multinazionale texana riserva a un vasto pubblico formato da clienti, partner, system integrator, Independent Software Vendor e sviluppatori. Leo Leung, Vice President, Product Marketing di Oracle Cloud Infrastructure, illustra le più rilevanti. In particolare, si tratta delle nuove funzionalità che facilitano la migrazione a Oracle CIoud Infrastructure (OCI), con la protezione dei carichi di lavoro critici e la distribuzione dei contenuti. A queste si aggiungono quelle di Oracle Database, che puntano a semplificare lo sviluppo di moderne applicazioni data-driven, e quelle di machine learning estese in Oracle MySQL HeatWave, tra cui il l’anomaly detection non supervisionata e i sistemi di raccomandazione. “Una nuova console interattiva AutoML consente agli analisti aziendali di costruire, addestrare, eseguire e spiegare i modelli di ML, nonché di esplorare scenari ‘what-if’ utilizzando un’interfaccia visiva senza il ricorso a comandi SQL o ad alcuna codifica” precisa Leung. In altre parole, il concetto di semplificazione è al centro dei vari annunci del CloudWorld Tour.

Migrazione delle VM, dopo VMware è la volta di AWS

Oracle Cloud Migrations offre un’esperienza self-service completa end-to-end per la migrazione di carichi di lavoro basati su macchine virtuali da on-premises a OCI” evidenzia Leung, ripercorrendo l’evoluzione del servizio da quando, nel 2022, era stato lanciato il supporto per la migrazione di macchine virtuali (VM) di VMware. Già allora il servizio era in grado di identificare i carichi di lavoro delle macchine virtuali ospitate in un ambiente esterno rispetto a OCI, di pianificare le migrazioni e di automatizzare i flussi di lavoro di migrazione. “Ora stiamo aggiungendo il supporto per la migrazione continua di macchine virtuali da AWS a OCI, riducendo in modo significativo effort e complessità relativi” sottolinea. Disponibile a partire dal 3 maggio, l’obiettivo di questa nuova funzionalità è quello di eliminare le barriere che oggi impediscono ai clienti AWS di adottare una strategia multicloud. Il Vice President tiene a rimarcare quanto sia semplice il processo di migrazione tramite Oracle Cloud Migrations: “Si configura l’ambiente di origine e si installa un agente OCI. È lo stesso servizio a suggerire le macchine virtuali OCI da migrare e una stima dei costi. Il servizio esegue poi la replica e lancia le nuove macchine virtuali nell’ambiente di destinazione OCI”. Non sono previsti costi di gestione, fatta eccezione per un piccolo importo per le risorse che occorrono nel processo di conversione delle macchine virtuali.

OCI Content Delivery Network e Confidential Computing

Un’altra delle novità lanciate in occasione dell’Oracle CloudWorld Tour si riferisce all’OCI Content Delivery Network (CDN). Come noto, una rete per la distribuzione dei contenuti o CDN è un’infrastruttura di server distribuiti in più aree geografiche che velocizza la delivery dei contenuti web avvicinandoli di più alle posizioni geografiche degli utenti. Una CDN influisce positivamente sui tempi di latenza, migliorando ad esempio la velocità di caricamento di una pagina web in base al tipo di contenuto. Le più comuni sono quelle gestite da Akamai e Cloudflare, citate anche da Leo Leung per spiegare la similitudine con la CDN di OCI che ha lo scopo di fornire i tradizionali vantaggi una rete per la distribuzione dei contenuti. Dalle migliori prestazioni per l’utente finale alla maggiore scalabilità e affidabilità del carico di lavoro. Forte di una presenza globale di endpoint in 150 paesi, la CDN di Oracle sarà disponibile dal 31 maggio a un costo che va da 3 centesimi per GB di trasferimento dati in uscita, più 90 centesimi per 1 milione di richieste.

Non comporta invece costi aggiuntivi il Confidential Computing, il servizio che cifra i dati mentre vengono elaborati utilizzando AMD Secure Encrypted Virtualization (SEV) o AMD Secure Memory Encryption (SME). “L’utilizzo di Confidential Computing avviene durante la creazione delle istanze. Nella console di OCI, all’inizio della creazione di un’istanza, si passa alla sezione sicurezza e si attiva l’opzione” chiarisce Leung, ricordando che non è possibile aggiungere Confidential Computing alle istanze esistenti e che al momento tale opzione “è disponibile in regioni selezionate”.

Disponibile la versione gratuita di Oracle Database 23c

Si focalizza ancora sulla semplificazione, in questo caso a beneficio degli sviluppatori, l’annuncio di Oracle Database 23c Free-Developer Release. Juan Loaiza, Executive Vice President, Mission Critical Database Technologies di Oracle, lo commenta così: “Siamo felici di poter permettere agli sviluppatori di accedere fin da subito alle tecnologie di database più avanzate al mondo per lo sviluppo e l’esecuzione di applicazioni moderne. Grazie a Oracle Database 23c Free-Developer Release, gli sviluppatori potranno aggiornare le loro competenze e iniziare a creare nuove app con funzionalità rivoluzionarie quali JSON Relational Duality, che unisce modelli di dati relazionali e documentali offrendo il meglio di entrambi, il supporto SQL per le graph query direttamente sui dati OLTP e le Stored Procedures nel linguaggio di programmazione più diffuso al mondo, JavaScript”. Secondo Carl Olofson, Research Vice President, Data Management Software di IDC, “questa versione dà finalmente agli sviluppatori la possibilità di provare una funzione che unifica e sincronizza i mondi relazionali e documentali. Consente agli sviluppatori e ai Data Engineer di accedere a formati per ogni caso d’uso senza preoccuparsi di struttura, mappatura e coerenza dei dati né dell’ottimizzazione delle prestazioni”.

È possibile scaricare la versione gratuita di Oracle Database 23c come Docker Image, VirtualBox VM o file di installazione Linux RPM, senza aver bisogno di un account utente o di effettuare l’accesso. A breve arriverà anche una versione per Windows.

Per rivedere le sessioni passate di Oracle CloudWorld Tour 2023 o seguire i prossimi appuntamenti, clicca qui

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