Vita Da CIO

La trasformazione digitale in GNV, raccontata da chi la sta facendo



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Barbara Poli, CIO di GNV, illustra i progetti, le sfide, le prospettive 

Pubblicato il 19 mar 2025

Vincenzo Zaglio

Direttore ZeroUno



Barbara Poli, trasformazione digitale GNV 
Barbara Poli, CIO di GNV

Su quali progetti è attualmente impegnata GNV?

GNV è uno dei leader nel settore del trasporto marittimo nel Mediterraneo. Tradizionalmente, questo settore non è stato all’avanguardia nell’innovazione tecnologica, ma il contesto attuale ci impone di colmare il divario con il passato e, al contempo, cavalcare l’onda del futuro. Dopo la pandemia, abbiamo intrapreso un programma di innovazione tecnologica significativo, decuplicando gli investimenti in tecnologia e raddoppiando il team IT. Oggi gestiamo fino a 150 progetti all’anno per supportare la trasformazione aziendale. Questa trasformazione è cruciale per la crescita dell’azienda, che sta ampliando la sua flotta e incrementando il numero di porti serviti. In questo scenario, la digitalizzazione rappresenta una leva fondamentale per garantire efficienza, sicurezza e competitività. Abbiamo quindi strutturato un piano di sviluppo che ci permetta di essere non solo al passo con il mercato, ma anche di anticipare le esigenze future dei nostri clienti e del settore nel suo complesso.

Come avete strutturato questo piano di trasformazione digitale?

Ci sono tre direttrici fondamentali. La prima è il “business as usual”, che garantisce continuità operativa e sicurezza, assicurando che tutti i sistemi esistenti funzionino in modo stabile e affidabile. La seconda è la “modernization”, che si occupa dell’evoluzione incrementale dei sistemi esistenti. Il che significa aggiornare le infrastrutture tecnologiche, migliorare l’efficienza dei processi e adottare strumenti innovativi senza stravolgere i processi aziendali. Infine, la “transformation” è l’area su cui investiamo maggiormente. Qui introduciamo nuove tecnologie, processi e modalità di lavoro per garantire un salto qualitativo nel business. Ad esempio, abbiamo realizzato due progetti tecnologici chiave: la migrazione al cloud per una maggiore scalabilità e sicurezza e stiamo lavorando a una data platform per centralizzare la gestione dei dati aziendali. Questi due tasselli sono essenziali per poter costruire applicazioni e servizi basati su intelligenza artificiale e per poter sfruttare al massimo la potenza di calcolo necessaria per le analisi predittive e il miglioramento dell’efficienza operativa.

A che punto siete con la transizione al cloud?

Siamo al terzo anno di evoluzione verso il cloud, con quasi tutti i sistemi già migrati. La strategia adottata non è stata un semplice lift and shift, ma una revisione strutturale per sfruttare al massimo i vantaggi del cloud, in termini di scalabilità e sicurezza. Abbiamo scelto di rivedere le nostre applicazioni prima di portarle in cloud, per assicurarci che fossero ottimizzate per sfruttare le funzionalità offerte dagli hyperscale. Questo ci ha consentito di rendere i nostri sistemi più flessibili, migliorando anche la sicurezza e la resilienza dell’infrastruttura tecnologica.

Come si distribuisce il budget ICT tra attività di manutenzione e progetti di innovazione?

Abbiamo un approccio bilanciato, con una suddivisione 50/50 tra la manutenzione dei sistemi esistenti e i progetti innovativi.

Come è organizzata la struttura ICT di GNV?

Il team è organizzato in quattro aree principali: la prima riguarda le applicazioni, che comprendono il nostro sistema di booking, il CRM, i sistemi di gestione interna e tutti gli strumenti software che supportano le operazioni aziendali. La seconda area è quella dell’infrastruttura, che si occupa di connettività, gestione dei data center, cloud computing e tutte le reti aziendali, incluse quelle delle navi e dei porti. La terza area è dedicata alla sicurezza informatica, un aspetto sempre più critico nel nostro settore, e l’ultima riguarda i dati e la data governance, con un focus sulla gestione della nostra data platform e delle tecnologie analitiche. In tutto siamo circa una trentina di persone.

La gestione di 150 progetti l’anno non è banale. Quale metodologia di lavoro adottate per gestire i progetti ICT?

Abbiamo adottato un approccio agile, ma adattato alle nostre esigenze aziendali. Lavoriamo per iterazioni, definendo obiettivi chiari e tempistiche precise per ogni progetto. Tuttavia, ci assicuriamo sempre che ci siano delle deadline definite, perché l’IT, per essere credibile agli occhi del business, deve garantire il rispetto dei tempi di consegna. Abbiamo quindi trovato un equilibrio tra la flessibilità dell’agile e la necessità di dare certezze ai nostri interlocutori interni. Inoltre, per i grandi progetti di trasformazione, chiediamo sempre che ci sia un “Product Owner” di business, che lavori a stretto contatto con il team IT per garantire che le soluzioni sviluppate siano realmente allineate con le esigenze aziendali. Questo approccio sta funzionando.

Quali sono i progetti più innovativi su cui avete lavorato?

Abbiamo digitalizzato le navi e implementato Starlink per garantire connettività costante a bordo. Fino a pochi anni fa la nave era uno dei pochi luoghi dove la connettività era ancora limitata. Ora, grazie alle nuove tecnologie satellitari, possiamo offrire un accesso internet stabile e veloce, aprendo nuove possibilità per l’automazione, la gestione remota delle operazioni e l’introduzione di nuovi servizi per i passeggeri. Un altro progetto chiave è la digitalizzazione dei porti attraverso il programma “Smart Port”. L’obiettivo è ottimizzare le operazioni di imbarco e sbarco, che oggi rappresentano un punto critico per l’esperienza del cliente. Si tratta di un’infrastruttura complessa, non interamente sotto il nostro controllo, ma grazie alla tecnologia possiamo rendere il processo più fluido e meno macchinoso per i passeggeri. Inoltre, abbiamo completamente rifatto il sistema di booking, rendendolo cloud-ready e basato su microservizi, per garantire maggiore scalabilità e flessibilità.

Come state integrando l’intelligenza artificiale in GNV?

Abbiamo avviato diversi progetti. Il primo riguarda un chatbot intelligente che permette di prenotare biglietti in linguaggio naturale. Questo strumento semplifica l’interazione con il cliente e consente di offrire un servizio più intuitivo e veloce. Un altro progetto si concentra sulla standardizzazione dei codici dei componenti delle navi per migliorare la gestione degli acquisti e, in futuro, la manutenzione predittiva. Ogni nave ha decine di migliaia di componenti codificati in modo differente: grazie all’intelligenza artificiale, possiamo uniformare queste informazioni e rendere più efficiente la gestione dei ricambi e delle operazioni tecniche.

Sei stata premiata fra le Inspiring Fifty 2024. Qual è il tuo punto di vista sul ruolo delle donne nel settore ICT?”

Vedo qualche miglioramento, ma c’è ancora molto da fare per ridurre il divario di genere. Penso che le aziende abbiano una responsabilità nel favorire una maggiore inclusione e nel creare un ambiente di lavoro equo e stimolante per tutti. La meritocrazia deve essere il principio guida, ma bisogna garantire a tutti di partire dalla stessa linea di partenza. Per le donne non sempre è così.

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