Gartner (http://www.gartner.com/ ), come tutti gli anni, ha puntualmente rilasciato la versione aggiornata di uno dei suoi più interessanti Hype Cycle, quello dedicato alle tecnologie che – a giudizio di una trentina di suoi analisti, guidati da Jackie Fenn, vice-president, Gartner research fellow e, soprattutto, creatrice nel 1995 di questo particolare modello di analisi – possiedono il maggior potenziale e la più elevata probabilità di affermarsi nel prossimo decennio.
Un modello – la cui sintesi è contenuta in un documento di 35 pagine acquistabile direttamente online per 495 dollari e dal quale è tratto il grafico riprodotto nella pagina successiva – che secondo Gartner dovrebbe essere attentamente esaminato da tutti coloro che, nelle aziende, hanno la responsabilità di valutare i possibili vantaggi derivanti dall’impiego delle tecnologie emergenti, e identificare il momento più opportuno per la loro eventuale introduzione.
Nell’Hype Cycle di quest’anno sono una trentina le tecnologie prese in considerazione e, come al solito, ciascuna di esse è rappresentata nel grafico da un’icona colorata posta su una curva che, tra alti e bassi, attraversa le cinque fasi “canoniche” che, secondo il modello, individuano i diversi momenti del loro ciclo di vita: l’Invenzione (Technology Trig-ger), la Sopravvalutazione (Peak of Inflated Expectations), la Disillusione (Trough of Disillusionment), la Riprogettazione (Slope of Enlightenment) e la definitiva Affermazione (Plateau of Profitability).
In realtà l’icona, oltre a identificare la fase in cui si trova la tecnologia quando viene presa in esame, con la sua forma e il suo colore, fornisce un ulteriore elemento di giudizio: il numero di anni che si presume saranno necessari alla sua affermazione, ovvero il suo attuale “grado di maturità”. Attenzione però: non tutte le tecnologie che in un certo momento si trovano nella medesima fase potrebbero richiedere lo stesso tempo per affermarsi definitivamente. Ve ne sono infatti alcune che, pur trovandosi in fasi meno avanzate rispetto ad altre, raggiungeranno prima di queste il “Plateau of Profitability”.
Tuttavia poiché il successo di una tecnologia non dipende solo dal suo valore intrinseco, ma anche da una complessa serie di variabili esogene – commerciali, sociali, psicologiche – di non semplice valutazione, può non aver senso investire in una nuova tecnologia anche se si trova nella fase di sopravvalutazione o ignorarla perchè sta attraversando quella di disillusione. Ovviamente sarà meglio farlo nel momento giusto – magari non troppo presto ma nemmeno troppo tardi – ed è qui che l’Hype Cycle di Gartner dovrebbe essere utilizzato per individuare quello più propizio.
Le tecnologie più calde dell’Hype Cycle 2007
Ma vediamo più da vicino le conclusioni a cui giunge l’Hype Cycle 2007. Della trentina di tecnologie esaminate, dieci vengono definite “trasformazionali”, un attributo assegnato dagli estensori del rapporto a quelle dal cui impiego le aziende potranno ottenere i maggiori benefici e che per le loro caratteristiche si presume siano in grado di promuovere nuovi modi di fare business o determinare mutamenti profondi nelle loro dinamiche interne.
Figura 1 – Grafico che riassume l’hype cycle di Gartner, ossia quali saranno le tecnologie emergenti dei prossimi anni (cliccare sull’immagine per visualizzarla correttamente)
Si tratta insomma delle tecnologie che, secondo Gartner, dovrebbero essere assolutamente prese in considerazione dai pianificatori delle It aziendali al fine di valutarne la possibile futura adozione, tenendo peraltro presente il fatto che gli effettivi benefici di una stessa tecnologia potrebbero variare in modo significativo nei diversi settori d’industria, per cui diventa altrettanto importante accertare con molta attenzione la loro adeguatezza alle reali necessità.
Delle dieci tecnologie definite “trasformazionali”, tre in particolare hanno già raggiunto una penetrazione nel mercato tale da farle ritenere ormai prossime alla definitiva affermazione: si tratta del Web 2.0, delle Soa e dell’ Eim (Enterprise Instant Messaging). “I concetti propri del Web 2.0 sono stati adottati entusiasticamente dal mercato consumer – fanno notare gli analisti di Gartner – e questo, come è già successo per altri modelli e tecnologie costituirà un potente driver alla loro diffusione all’interno delle aziende, dove stanno comunque già suscitando un notevole interesse. Uno dei principi basilari del Web 2.0 è infatti quello della collaborazione, per cui strumenti e applicazioni quali blog, wiki, social network, content tagging, mashup, ecc., che indubbiamente la favoriscono e sono quindi in grado, se correttamente impiegati, di migliorare in modo sensibile la produttività di chi lavora in azienda, faranno sì che nel giro di un paio d’anni potrebbe effettivamente aprirsi una nuova era per l’It caratterizzata da sistemi e processi participant-driven”.
Anche la diffusione delle architetture orientate ai servizi (Soa) è in fase di accelerazione, promossa dal rilascio definitivo di solidi standard riguardanti i servizi Web come il Wsdl (Web Services Description Language) e il Soap (Simple Object Access Protocol), dalla maggiore disponibilità sul mercato di tool e applicazioni Soa di ottimo livello e, soprattutto, dal fatto che competizione, globalizzazione, e sviluppi tecnologici stanno spingendo sempre più le aziende a adottare soluzioni di Bpm (Business Process Management) e di Bam (Business Activity Monitoring) la cui messa a punto è facilitata e l’efficacia accresciuta in ambienti Soa.
Inoltre, tra gli svariati benefici delle Soa non vi è soltanto la loro capacità di ridurre drasticamente le risorse e i tempi necessari per apportare modifiche alle applicazioni aziendali e limitare i costi della loro integrazione, ma anche il fatto che il modello Soa sta diventando un elemento essenziale nelle strategie messe in atto dalle aziende per migliorare la loro capacità di muoversi agilmente all’interno di mercati in sempre più rapida evoluzione.
Per tutte queste ragioni, ed anche perchè le Soa hanno di fatto già imboccato il ramo della curva che porta al “Plateau of Profitability”, gli analisti di Gartner prevedono che questa tecnologia potrà definitivamente affermarsi entro i prossimi 2-5 anni.
Infine, per quanto riguarda l’Instant Messaging, si tratta di tecnologie e di modalità di comunicazione in tempo reale già pienamente affermate a livello delle reti pubbliche. Il livello “Enterprise”, ne estende l’utilizzo alle reti private, eliminando i rischi per la sicurezza e le vulnerabilità che caratterizzano quelle pubbliche. “Per le aziende – affermano gli analisti di Gartner – la decisione da prendere non è tanto se adottare o no l’Im, ma quando farlo e a quale fornitore affidarsi per realizzare il proprio sistema, da considerare indispensabile se si vogliono ampliare le possibilità di accesso alle informazioni e accelerare i processi di business. Noi ci aspettiamo entro la fine del decennio una penetrazione dell’Eim nelle aziende pari al 90%”.
E per terminare ricordiamo le altre sette tecnologie definite “trasformazionali” nell’Hype Cycle 2007: Mobile Robots, Web Platforms, Portable Personality, Collective Intelligence, Virtual Environments/Virtual Worlds, Web 2.0 Workplace Technologies, ed Rfid; tutte cose che anche ZeroUno, dalla prospettiva delle aziende, tiene costantemente sotto osservazione.