Prospettive

Le tecnologie di Pharma 4.0: dall’AI al quantum computing

La trasformazione digitale del pharma prosegue senza sosta, alimentata da esigenze di agilità, resilienza, performance e sostenibilità. Mentre il cloud e AI continuano il loro percorso, si intravedono i benefici del quantum computing e forti esigenze di sicurezza cyber

Pubblicato il 20 Set 2022

Pharma

A causa della stringente regolamentazione cui è soggetto, il pharma non è mai stato un vero apripista in termini di digital innovation. Tuttavia, l’emergenza covid ha determinato una fortissima accelerazione in tal senso, spingendo le imprese verso investimenti senza precedenti.

Gli obiettivi di Pharma 4.0

Il processo di trasformazione nel settore farmaceutico si pone essenzialmente tre obiettivi:

Resilienza

Il covid ha dimostrato quanto la continuità del business, a livello produttivo e di gestione delle value chain, possa essere garantita solo attraverso l’innovazione digitale. I modelli 4.0 rendono i contesti produttivi agili e resilienti rispetto a svariate fonti di rischio, nonché predisposti ad accogliere il trend della medicina personalizzata. Lo stesso vale per tutte le soluzioni rivolte a perfezionare il time to market, creando veri e propri ecosistemi resilienti di imprese fondati sulla condivisione e la valorizzazione del dato. Nascono così importanti sfide di natura tecnica, ma soprattutto a livello di governance, sicurezza e compliance, essendo il pharma soggetto a una forte regolamentazione in ogni parte del globo.

Differenziazione competitiva

Agendo sulla continuità del business e sull’efficienza, ma anche sulla scoperta, sviluppo, produzione e distribuzione di nuovi farmaci, l’innovazione è un fattore competitivo di primissimo piano nell’universo farmaceutico. Secondo uno studio di Deloitte, il 77% delle imprese considera la digital innovation come il fulcro del proprio vantaggio competitivo.

Sostenibilità

Secondo uno studio del 2019, l’industria farmaceutica produce 48,6 tonnellate di diossido di carbonio per ogni milione di dollari di ricavo, il 55% in più del settore automotive. Il tema della produzione e della distribuzione sostenibile di farmaci e altri prodotti farmaceutici è una priorità assoluta per i principali player mondiali, che si impegnano non soltanto nella riduzione delle proprie emissioni, ma anche di quelle dei propri fornitori.

Lo sviluppo di pratiche sostenibili è fortemente abilitato dal digitale. A titolo d’esempio, si consideri l’attuale tendenza verso una data-driven sustainable supply chain, in cui l’acquisizione e la valorizzazione del dato sono finalizzate all’ottimizzazione delle performance economiche e degli indicatori di sostenibilità. In questo stesso scenario si colloca l’impiego dei gemelli digitali (Digital Twins) come elemento di forte progresso in chiave di sostenibilità.

Cloud verso i processi mission-critical

Secondo il Deloitte Biopharma Digital Innovation Survey del 2021, il 49% delle aziende farmaceutiche sta già adottando il cloud per l’esecuzione dei processi quotidiani. Come in ogni industry soggetta a stringente regolamentazione, l’adozione del cloud segue un doppio binario a seconda che venga impiegato per processi (e relativi workload) mission critical o non-core. In quest’ultimo caso, l’adozione è generalizzata, mentre è soggetta a forte gradualità per quanto concerne i processi su cui si basa il business dell’impresa. Naturalmente, il modello cloud vincente è quello ibrido.

In un recente intervento, McKinsey ha poi identificato cinque modi con cui le aziende dell’universo life science possono realizzare valore dal cloud:

  • Abilitazione di dati e analytics;
  • Standardizzazione globale dei processi;
  • Riduzione dei cicli di innovazione;
  • Scalabilità;
  • Creazione di ecosistemi.

Quantum computing, tra presente e futuro

Nel pharma, laddove ricerca e sviluppo sono i pilastri del business, l’evoluzione verso il quantum computing può aprire scenari particolarmente benefici.

Deloitte sostiene che gli approcci computazionali attuali, AI compresa, sono costantemente impiegati per la scoperta e lo sviluppo di nuovi farmaci, ma “possono simulare in modo efficiente solo semplici interazioni molecolari”. Il Quantum Computing può invece simulare interazioni complesse e permettere così una migliore comprensione dei meccanismi alla base di molte patologie. Su queste basi, la medicina di precisione potrebbe prosperare.

Aumentano gli investimenti in AI

Tra le aziende che adottano modelli di AI nel day-by-day e quelle che stanno studiandone l’implementazione, il 69% delle imprese farmaceutiche è attivo sul fronte dell’Intelligenza Artificiale. Gli ambiti peculiari di utilizzo sono la ricerca e la scoperta di nuovi farmaci, i trial clinici, il marketing, la farmacovigilanza e naturalmente le operations, laddove AI è alla base dei modelli produttivi data-driven (Pharma 4.0) finalizzati all’ottimizzazione dell’efficienza e del time-to-market. Controllo qualità, manutenzione predittiva, tracciabilità (IoT) e ottimizzazione di processo sono gli ambiti d’elezione. Tutto ciò, in aggiunta ai progetti di implementazione della data-driven supply chain e della contestuale definizione di ecosistemi connessi e resilienti, governati da soluzioni di Control Tower.

Il grande potenziale di Blockchain

La tecnologia blockchain trova terreno fertile nel mondo farmaceutico, laddove la gestione e condivisione di dati sensibili e confidenziali rappresenta la norma. Mentre le supply chain si configurano sempre di più come ecosistemi connessi e sinergici di player, blockchain può fungere da basamento stabile per le transazioni e la condivisione delle informazioni tra tutti i player che prendono parte al medesimo ecosistema. Non solo clienti e fornitori, poiché in una visione sistemica rientrano anche i pazienti e gli enti regolatori.

In questo momento, la tecnologia blockchain viene adottata o sperimentata in svariati ambiti, tra i quali la supply chain, le prescrizioni elettroniche e i trial clinici sono i principali. Inoltre, il settore farmaceutico deve fronteggiare un insidioso problema di contraffazione, contro il quale le caratteristiche peculiari della tecnologia blockchain possono risultare molto efficaci.

Infine, ma non per importanza, grazie agli smart contract il pharma può introdurre un layer di automazione nelle relazioni contrattuali delle proprie supply chain.

L’era della Cyber AI

Com’è noto, un effetto della trasformazione digitale, e soprattutto degli eventi che la accelerano come il covid, è l’aumento del rischio legato ad attacchi cyber, che in questo settore pesa particolarmente a causa de:

  • il valore dei dati, delle informazioni e, soprattutto, della continuità del business (si pensi alla produzione dei vaccini anti covid);
  • l’adozione pervasiva di dispositivi IoT, che estende le superfici d’attacco;
  • i vincoli molto stringenti in termini di data protection.

Nel settore, l’Intelligenza Artificiale viene ampiamente adottata per l’ottimizzazione dei processi, e sta diventando il basamento della gestione del rischio, compreso quello cyber. L’aumento delle minacce, in numero e gravità, richiede infatti strumenti in grado di prevenire e gestire minacce non ancora note all’interno di ambienti IT molto estesi e complessi, ambito nel quale l’AI può operare con successo, potenziando l’esperienza dei professionisti.

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