Per progredire in modo virtuoso e utile, la tecnologia deve guardare ai Paesi in via di sviluppo e demograficamente più potenti. Non solo: è necessario che faccia i conti anche con le evoluzioni geopolitiche in atto a livello globale e che tenga d’occhio le normative che ogni Paese crea per regolarne l’uso.
È triplice e complessa la sfida che Umberto Bertelè professore Emerito di strategia al Politecnico di Milano illustra, ospite dei Digital360 Awards, evento organizzato assieme al CIOSummIT. Si può vincere, ma serve iniziare a condividere il potere della ricchezza e della conoscenza anche con Paesi finora rimasti esclusi.
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