Presso la School of Management del Politecnico di Milano è attivo l’Osservatorio Business Intelligence, il cui primo Rapporto (Business Intelligence: creare vantaggio competitivo con l’analisi dei dati) è stato pubblicato nel novembre 2008. L’obiettivo di questa indagine era di rilevare in generale il livello di diffusione della BI e le tendenze in atto e di identificare i migliori percorsi di adozione di tali sistemi al fine di trarne il maggior vantaggio. Nella seconda edizione (Ottimizzare le performance con i sistemi di Business Intelligence, novembre2009) si è ritenuto invece opportuno focalizzare l’indagine su quattro macro-settori particolarmente significativi (Manufacturing, Fashion e Retail, Telco e Utilities, Media ed Editoria) evidenziando le specificità di ogni comparto e operando confronti incrociati tra i diversi ambiti in modo da dare spunti di orientamento utili nel processo di adozione dei sistemi di BI (si veda l’articolo “Processi critici: con la BI si ottimizzano”, pubblicato sul numero di marzo di ZeroUno).
Ricordando i principali risultati ottenuti, Carlo Vercellis (nella foto), professore ordinario del Politecnico di Milano e responsabile dell’Osservatorio Business Intelligence, osserva come: “I business analytics, sotto forma di metodi predittivi e di ottimizzazione, rafforzano la loro presenza in relazione a processi decisionali di elevata complessità, sia interattivi che operazionali, contribuendo all’attuazione di strategie di marketing relazionale e all’ottimizzazione della supply chain”.
L’indagine ha quindi evidenziato come i sistemi di BI determinano i maggiori benefici quando vengono utilizzati per ottimizzare le performance dei processi core di un’impresa, contribuendo a ridurre i costi o ad aumentare i ricavi. Impiego che in gran parte delle imprese analizzate è oggi spinto dall’attuale fase congiunturale negativa. In particolare dall’indagine è emerso che l’apporto principale della BI alla riduzione dei costi riguarda il controllo delle prestazioni e il monitoraggio dei Kpi, seguito dall’ottimizzazione della supply chain e, nel Manufacturing, dal supporto alla pianificazione produttiva. Utili all’incremento dei ricavi sono invece il targeting e l’ottimizzazione delle campagne di marketing e, nel settore Telco-Utilities, il pricing e la definizione dei piani tariffari.
“I sistemi e le applicazioni di BI – prosegue Vercellis – costituiscono una priorità per i Cio, chiamati a investire in tecnologie Ict in grado di contribuire all’attuazione di un’efficace strategia competitiva e a contribuire a un cambiamento nei processi e nella cultura di un’impresa”.
Nel 2010 gli obiettivi dell’Osservatorio (il cui lavoro culminerà con un convegno finale previsto a fine ottobre), si articolano in due punti: studiare, tramite survey e studi di caso approfonditi, la dinamica dei sistemi di BI in termini di diffusione, maturità tecnologica e consolidamento del modello di business. “Dopo aver fotografato, sia pure con attenzione ai segnali del nuovo, la situazione attuale – dice Vercellis – quest’anno vogliamo dare in modo più marcato uno sguardo al futuro”; approfondire le specificità dei sistemi di BI nei principali settori, con focus group settoriali e workshop cui parteciperanno aziende di ciascun settore e partner/sponsor dell’Osservatorio. In particolare, per l’edizione 2010 verranno avviati focus group nei seguenti settori: Finance, Banking e Assicurazioni; GDO e Logistica; Farmaceutico e Chemicals; Manufacturing a base continua.