Dopo sei decenni di servizio, il mainframe resta un pilastro fondamentale dell’infrastruttura IT aziendale a livello globale.
Nell’era dell’intelligenza artificiale, dell’IA Generativa e del cloud pubblico, le caratteristiche che hanno reso il mainframe la soluzione più adottata per così tanto tempo – alti livelli di sicurezza, affidabilità e prestazioni elevate – continuano a rimanere elementi chiave e distintivi di questi sistemi, anche se è sempre più forte la tendenza a intraprendere progetti di modernizzazione.
Grazie a diffuse iniziative di trasformazione, specialmente in ambienti ibridi, il mainframe sta vivendo un’evoluzione significativa. Siamo di fronte a un nuovo approccio, con dei nuovi obiettivi strategici: integrare i punti di forza del mainframe con la flessibilità e la scalabilità del cloud.
Con l’aumento della complessità degli ambienti tecnologici e aziendali, i manager sono sempre più sotto pressione per ottenere valore aggiunto dal proprio patrimonio IT, compreso il mainframe.
Per approfondire meglio il contesto IT ibrido, abbiamo condotto una ricerca sul tema, coinvolgendo 500 leader internazionali. Questa mostra come quasi tutte le aziende stiano modernizzando le proprie operazioni mission-critical adottando strategie ibride che connettono il mainframe con piattaforme cloud pubbliche e private. Tuttavia, il panorama ibrido in costante evoluzione presenta altre sfide significative.
1. Sicurezza come priorità
Uno dei fattori fondamentali presi in considerazione quando si parla di modernizzazione del mainframe è certamente la sicurezza. Data la continua minaccia dei cyber attacchi, le crescenti pressioni normative e l’aumento dell’esposizione al rischio informatico, vediamo una maggiore attenzione alla sicurezza e alla resilienza.
Due terzi (66%) degli intervistati affermano che la sicurezza è la caratteristica principale dei mainframe, e quasi la metà (49%) degli intervistati la indica invece come principale area di investimento nel prossimo anno. Nello scenario corrente, nessuna organizzazione può permettersi di restare ferma.
La sicurezza è fondamentale anche per quanto riguarda la conformità alle normative, lo vediamo soprattutto in Europa e in Italia. I requisiti di sovranità dei dati e i regolamenti sulla sicurezza informatica creano un intreccio tra conformità e sicurezza che influenza le decisioni di modernizzazione del mainframe del 92% degli intervistati. Questa giusta attenzione alle normative vede tre possibili azioni:
- modernizzare il mainframe (28%),
- integrarlo con ambienti cloud (45%)
- spostare i carichi di lavoro dal mainframe (19%).
In Italia, il 75% degli intervistati ha già aggiornato almeno la metà delle proprie applicazioni mainframe e l’85% delle organizzazioni ha già integrato i propri mainframe con piattaforme distribuite o cloud, rispondendo a normative come DORA e NIS2, dimostrando una maggiore attenzione rispetto ad altre aree geografiche. Questo è un tema che continuerà ad accompagnarci anche nei prossimi anni, poiché molte aziende sono ancora nelle fasi più iniziali della gestione della sicurezza del mainframe.
2. Crescente domanda di competenze IT in area Mainframe
La carenza di competenze rimane un ostacolo significativo, soprattutto nella gestione delle nuove tecnologie, e può ostacolare direttamente i progetti di modernizzazione del mainframe.
Più di un’organizzazione su quattro presenta ancora notevoli carenze di competenze, che nel 50% dei casi (62% in Italia) vengono risolte assumendo o investendo in training dedicati per i dipendenti, soprattutto su temi di cybersecurity e conformità alle normative (43% degli intervistati), ma anche su IA e IA generativa (38%).
Tuttavia, ben il 43% degli intervistati dichiara di non avere le competenze necessarie per applicare l’AI e le funzionalità di AI generativa alle applicazioni e dati mainframe esistenti, e trovare esperti di cybersecurity rimane una sfida per il 45% degli intervistati.
Le aziende devono affrontare due sfide principali nel tentativo di mantenere una forza lavoro qualificata:
- l’ingresso di nuovi professionisti senza competenze in ambito mainframe (53%)
- il pensionamento del personale esperto (49%). Molte organizzazioni risolvono queste lacune tramite partnership con aziende esterne (77%).
3. Opportunità e sfide legate all’AI
L’interesse per l’utilizzo dell’AI o GenAI sul mainframe sta esplodendo, ma non sta cogliendo gli esperti di IT completamente impreparati: già ben l’86% del campione sta usando o sta rapidamente integrando questi strumenti proprio per supportare le iniziative di modernizzazione dei mainframe del loro business.
L’ascesa dell’AI generativa ha il potenziale per cambiare il modo in cui le organizzazioni sfruttano i loro mainframe come parte di una strategia ibrida: l’AI e l’AI generativa può infatti:
- Trasformare le applicazioni accedendo in modo efficiente al patrimonio informativo presente sul Mainframe (44%), aumentandone la velocità e l’efficienza e nel contempo riducendo gli errori umani (41%).
- Può aiutare a risolvere la carenza di competenze in ambito mainframe consentendo agli sviluppatori di districarsi, modernizzare e convertire il complesso codice legacy, ma anche generare documentazione tecnica. Possono inoltre aiutare a comprendere e modernizzare le applicazioni esistenti.
Le aziende ne vedono chiaramente il potenziale, ma non sorprende che la maggior parte delle organizzazioni abbia intrapreso il proprio percorso di AI generativa solo di recente.
La maggior parte (80%) si trova nella fase iniziale o intermedia dell’integrazione dell’IA. Le aziende stanno ancora esplorando le possibilità, con oltre un terzo (36%) degli intervistati che sta identificando nuovi casi d’uso dell’IA generativa.
Per la piccola minoranza (14%) di coloro che non hanno intenzione di utilizzare l’IA generativa, i motivi principali della loro riluttanza sono i problemi di sicurezza (41%), le altre priorità che hanno la precedenza (38%) e le preoccupazioni normative (35%).
4. Richiesta di una migliore osservabilità dei dati operativi
Tutti coloro che hanno adottato un approccio ibrido, ed hanno la piena consapevolezza che dovranno convivere con un’infrastruttura ibrida nei prossimi anni, si trovano ora a dover affrontare una sfida comune: monitorare le operazioni in un ambiente ibrido.
Molte aziende hanno difficoltà, soprattutto in mancanza di una dashboard unica che aiuterebbe a controllare le prestazioni dell’infrastruttura (54%), l’integrazione con la gestione dei servizi IT (49%) e le prestazioni delle applicazioni (45%).
L’integrazione dell’osservabilità in un ambiente IT ibrido con più piattaforme offre numerosi vantaggi: ottenendo informazioni in tempo reale e un maggiore controllo sulle infrastrutture IT, le aziende possono aumentare la produttività e l’efficienza e ottenere risultati aziendali migliori.
Una maggiore visibilità può facilitare la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati, oltre che all’automazione. Questo aiuta le aziende ad eliminare le ridondanze o automatizzare i comandi, velocizzando quindi anche la risoluzione dei problemi. Infine, l’osservabilità dell’ambiente IT può aiutare a migliorare le prestazioni quotidiane e a garantire l’allineamento delle priorità tecnologiche e aziendali.
5. Risparmi
Anche i vantaggi immediati della modernizzazione sono impressionanti, con un ritorno sull’investimento (ROI) compreso tra il 114% e il 225% in un anno e risparmi annuali complessivi di 11,9 miliardi di dollari. Questo non fa che aumentare l’importanza (ma anche l’urgenza) della modernizzazione del mainframe, assicurando che il mainframe continui a offrire sicurezza mentre si trasforma in strumento imprescindibile per le esigenze tecnologiche più critiche dell’azienda.