Analisi

BOAT, orchestrazione intelligente dei processi per innovare il business



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Secondo Gartner, stanno affermandosi piattaforme che consolidano una serie di tecnologie, oggi parcellizzate tra fornitori specializzati, orientate all’ottimizzazione e all’orchestrazione dei processi. Basate su tecnologie di AI e di AI Gen, analisi continua dei dati, event driven e agenti intelligenti, puntano a un modello di integrazione IT-business finalizzato a supportare la business innovation

Pubblicato il 8 gen 2025

Stefano Uberti Foppa

Digital innovation influencer



BOAT gartner

Ciclicamente, nella storia dei sistemi informativi e delle aziende in cui questi operano, ritorna questa esigenza: dare una risposta efficace allo sviluppo del business di impresa.

Il CEO e i business team soffrono di continuo la pressione del mercato, l’esigenza di aumentare il fatturato, ottimizzare il rapporto con i clienti, innovare i modelli di business per essere competitivi. L’allineamento tra questi obiettivi e le tecnologie IT, architetture, sistemi, applicazioni, data base e quant’altro, tocca nel profondo i sistemi informativi, che da anni ormai sono anch’essi molto sollecitati dalla business innovation.

Questo allineamento organizzativo, tecnologico e di processo si sta accelerando negli ultimi anni attraverso una profonda e capillare integrazione di tecnologie intelligenti e autonomous.

Business orchestration e piattaforme di automazione

Secondo una recente analisi Gartner sta quindi emergendo una nuova classe di tecnologie che tendono a consolidare in soluzioni unificate capacità di business orchestration e piattaforme di automazione.

Nello specifico, queste Business Orchestration and Automation Technologies (BOAT) puntano innanzitutto a semplificare la scelta degli utenti, oggi complessa, nell’individuare e gestire i diversi fornitori; ma soprattutto li supportano in una governance semplificata dei sistemi informativi proprio attraverso la convergenza di tecnologie oggi singolarmente utilizzate quali la Robotic Process Automation (RPA), la Business Process Automation (BPA) e le LowCode Application Platform (LCAP).  

Tutte queste funzionalità di automazione, che in prospettiva saranno sempre di più autonomous e auto-apprendenti grazie all’integrazione con tecniche di AI e di machine learning, stanno configurando la nascita di un nuovo mercato, quello appunto delle BOAT, in cui le due parti, l’orchestrazione del business da un lato e l’automazione dei processi e del rapido sviluppo applicativo dall’altro, si parlano, si analizzano vicendevolmente e si ottimizzano di continuo in rapporto alle variabili di business e organizzative.

Uno scenario che, seguendo una direzione professionale ormai in atto da alcuni anni, prevede come l’intervento umano si elevi su un piano sempre più qualitativo, di governance e di supervisione intelligente, lasciando alle tecnologie smart e AI il compito di creare complesse connessioni architetturali, applicative, di processo e di contenuto.

Tecnologie intelligenti per avvicinare business e IT

Questa tendenza, sempre secondo Gartner, andrebbe consolidandosi in soluzioni end-to-end integrando tecnologie oggi acquistabili per lo più separatamente. Si tratta, ad esempio, di:

  • tecnologie per l’orchestrazione dei processi di business, con funzionalità di disegno, ottimizzazione e identificazione di quelli più idonei alle diverse variabili del mercato in rapporto alla struttura organizzativa di impresa;  
  • tecnologie e micro-piattaforme di connessione e di integrazione distribuita tra le differenti tecnologie e applicazioni presenti in azienda;  
  • tecnologie di process e task mining, con analisi ed estrazione dei dati guidata da tecniche di AI per la creazione di Intelligent document (IDP, Intelligent Document Processing) che consolidano informazioni acquisite da dati non strutturati quali documenti, audio, video, immagini attraverso un’integrazione diffusa di AI generativa. 

In queste nuove piattaforme BOAT, le architetture sono cloud native; le tecnologie innervate di funzioni cognitive; l’analisi dati è continua così come lo è l’autoapprendimento attraverso AI; si effettuano orchestrazioni intelligenti event driven e le interfacce utenti sono semplificate e ricche di agenti software a supporto delle decisioni.

Inoltre queste piattaforme hanno un importante obiettivo strategico: tendono a favorire l’avvicinamento operativo tra le parti business e IT, finalizzando una collaborazione e una modalità di co-creazione che si allinei quanto più possibile alla ricerca di innovazione e di creazione di valore.

Piattaforme intelligenti per creare innovazione

Uno dei principali motivi legati all’emergere di queste piattaforme è l’evoluzione di tecnologie specializzate di AI e di AI generativa. La loro maturazione tecnologica è ancora agli inizi, ma i campi di applicazione sono ben identificati e riguardano le attività in cui diventa fondamentale supportare l’operatività umana.  

Ad esempio nella comprensione di documenti complessi, nella sentiment analysis, nei task di ottimizzazione automatica dei processi attraverso una continua analisi e apprendimento dai dati; suggerendo nuovi workflow, ruoli e azioni basati sugli obiettivi di business identificati.

Seguendo questo filone in cui l’AI generativa e i LLM (Large Language Model) diventano supporto importante per l’orchestrazione intelligente di workflow, i vari vendor hanno da tempo intrapreso uno sviluppo funzionale delle tecnologie per integrare alcuni elementi nelle loro piattaforme. Ad esempio percorsi di ottimizzazione con un fine tuning delle tecnologie LLM indirizzate a specifici segmenti quali finance, assicurativo, sanità allo scopo di aumentare la consapevolezza/attendibilità di queste tecnologie rispetto al contesto. E la generazione di contenuti diventa efficace proprio nel momento in cui queste tecnologie “capiscono” meglio l’ambito di riferimento: ecco quindi la creazione di intelligent content, content analysis, smart generation di documentazione, ecc.

Non ultima, l’integrazione di intelligent agents che, oltre a essere istruiti su specifici segmenti di mercato e di utilizzo (per figure professionali), sono anche orchestrati tra di loro per svolgere task sempre più raffinati e complessi.

Ecco allora che una corretta implementazione delle piattaforme BOAT in azienda, sicuramente questo è un punto delicato, può meglio finalizzare quell’obiettivo, tanto rincorso nei decenni scorsi, di un sempre maggiore allineamento tra le esigenze di innovazione del business e la capacità delle tecnologie IT di soddisfarle.

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