Secondo i dati degli analisti, il cloud computing è un fenomeno in costante aumento con un ricorso ai servizi di questo tipo che cresce intorno al 19-20% ogni anno. Gartner stima il raggiungimento, entro il 2014, di 148,8 miliardi di dollari di profitti grazie al cloud computing. Riportano questi dati le 40 aziende europee che hanno fornito alla Commissione Europea alcuni spunti di riflessione per la definizione di un’adeguata cloud startegy per l’Europa, per evidenziare la portata innovativa del cloud ma, soprattutto, la sua efficacia per la crescita della produttività e della competitività dell’Europa e delle imprese dell’Unione.
Parliamo di aziende del calibro di Accenture, Amazon, Cisco, Dell, Hp, Ibm, Intel, Microsoft, Oracle, Red Hat, Sap, per citare alcuni Big del mondo It, ma anche rappresentanti delle Tlc come Telecom Italia, Deutsche Telekom, Orange, ecc.
Attivo dallo scorso aprile 2011, il gruppo di lavoro ha presentato a fine anno a Neelie Kroes, vice presidente della Commissione Europea, responsabile per l’Agenda Digitale europea, un report nel quale ha riportato, sotto forma di raccomandazioni chiave e proposte di azioni concrete, le considerazioni affinché l’Europa possa giocare un ruolo chiave in questo storico momento di cambiamento. Le aziende del gruppo di lavoro europeo aspirano a rendere l’Unione Europea non solo “cloud-friendly” ma anche e soprattutto “cloud-active”.
Il report racchiude 10 raccomandazioni, divise in tre differenti sezioni:
1) raccomandazioni e azioni specifiche relative al quadro normativo;
2) raccomandazioni relative al mercato europeo e internazionale;
3) suggerimenti e proposte sull’innovazione e lo sviluppo tecnologico.
In particolare, le imprese invitano la Commisione Europea a lavorare su tematiche quali la gestione dei dati, la tutela della privacy, l'innovazione e l'interoperabilità, per accrescere la fiducia di imprese e utenti finali nelle nuove tecnologie e favorire la diffusione dei servizi cloud.