Al tema della digital transformation la crisi pandemica ha aggiunto un carattere di urgenza che fino ai primi mesi del 2020 le aziende probabilmente non avvertivano. Se in precedenza non si reputava, infatti, che la tecnologia avrebbe consentito al business stesso di sopravvivere, dopo il primo lockdown ci si è dovuti ricredere.
Ma il passaggio dal “vecchio” al “nuovo” non si può improvvisare e necessita di essere accompagnato. Lo sa bene Andrea Viola, Country Manager Italy di Micro Focus, che illustra in questa intervista le esperienze più recenti della multinazionale britannica nell’accompagnare i propri clienti lungo il tragitto di una digitalizzazione a cui le organizzazioni sono chiamate soprattutto nell’era del Covid-19. “La pandemia che stiamo vivendo – dice infatti Viola – può essere vista come un momento di discontinuità nel modo di pensare la digital transformation, perché ha dato coscienza al mercato che questo processo di trasformazione non può più essere rimandato. Molti di coloro che già avevano in corso questa trasformazione hanno avuto la capacità di reagire in modo più veloce e reattivo all’evento pandemico, mettendo in sicurezza il loro business più rapidamente rispetto a chi ancora ragionava alla vecchia maniera”. In questa accelerazione Micro Focus rivendica un ruolo di primo piano, poiché la sua strategia ha inteso fare da ponte tra un “prima” e un “dopo”, seguitando in quel lavoro condotto finora con le aziende lungo l’itinerario evolutivo delle applicazioni, dell’IT, della sicurezza e della gestione dei dati.
La discontinuità innovativa che serve nell’IT delle aziende
“Il passaggio da un vecchio a un nuovo modo di pensare il ruolo dell’IT – afferma Viola – deve tenere conto del fatto che oggi le aziende sono sollecitate dal mercato a rilasciare nuovi servizi innovativi in tempi piu’ veloci e questo richiede di ripensare al modello di sviluppo e trasformazione delle applicazioni, di spostare progressivamente e selettivamente capacità eleborativa dei data center da una modalità monolitica on premise a una modalità che sfrutta il multi cloud integrandolo in modalità Hybrid IT, di sviluppare nuove soluzioni di cyber security e di implementare una gestione dei dati in grado di conferire valore alle informazioni aziendali”.
La discontinuità, secondo Micro Focus, va interpretata non tanto come una cancellazione di tutto ciò che ha caratterizzato l’IT in passato, quanto piuttosto come innovazione continua che deve essere introdotta all’interno di una gestione diversa del proprio IT. Per farlo, la value proposition di Micro Focus si concentra su quattro pilastri attraverso i quali mettere in pratica un approccio strategico: accelerazione del deployment, passaggio ad un’infrastruttura IT Hybrid, centralità alla cyber resilience e decisioni da prendere in tempo reale sulla base della predictive analytics.
Tutti fattori che posseggono uguale importanza ai fini della trasformazione digitale.
Una combinazione di tecnologia, competenze e partnership
“Rispetto alle 4 focus area che caratterizzano il portafolio, Micro Focus – spiega Viola – non ha un approccio prescrittivo nell’implementazione della digital transformation, ma mette a disposizione una piattaforma integrata, innovativa, flessibile che può essere utilizzata su diversi ambienti. Tutte le quattro focus area sono abilitanti per la trasformazione ed in esse si trovano sviluppati temi come il multi cloud, il machine learning, l’artificial intelligence, la gestione degli analitycs, elementi oggi che tutti gli analisti indicano come fondamentali per sviluppare innovazione e guadagnare competitività. Oltre alla tecnologia – prosegue il country manager – l’asset principale di Micro Focus in Italia sono la qualità e le forti competenze dei propri servizi professionali con una factory con 30 anni di esperienza in progetti di mainframe modernization e un team di consultants specializzati su temi di Digital Transfomation (DX), DevOps, Enterprise Service Management, Robot Process Automation, Network & Datacenter Automation e AIOps per il Monitoraggio del Cloud. Sul territorio italiano operiamo anche insieme a una lista numerosa e qualificata di partners e alleanze quali DXC, CAP Gemini, Accenture, Deloitte a cui si aggiungono le collaborazioni con i maggiori Cloud Service Provider (AWS, Google, Azure)”.
Questa combinazione di tecnologia, competenza e partnership è ciò che fa la differenza, secondo il Country Manager, nel riuscire a bilanciare costi, rischi e velocità, aspetti cruciali quando si intraprende un percorso di trasformazione digitale.
IT Operation Management e machine learning insieme
“Indipendentemente dal settore merceologico di riferimento – sottolinea poi Viola – gli utenti richiedono costantemente nuove funzionalità, con una qualità sempre più alta. Oggi sempre di più ci viene chiesto di proporre il tema dell’ Application Transformation risolvendo esigenze di mainframe transformation, DevOps e Agile management; di gestire i datacenter con soluzioni di IT Operation Management hybrid in un’ottica di machine learning e in un’ottica di analytics, di implementare una piattaforma di servizi condivisi per l’Enterprise Service Management, completamente codeless che sfrutta le potenzialità degli analytics, prevedendo algoritmi di machine learning. I nostri clienti – aggiunge il top manager – trovano vantaggio anche sulla flessibilità nel deployment delle soluzioni in modalità on premise, in cloud o attraverso subscription.
La capacità di Micro Focus di proporre soluzioni strategiche per la Digital Transformation è riconosciuta in molti casi dagli analisti di mercato: Forrester riconosce leader di mercato le soluzioni Micro Focus di Enterprise Service Management (SMA-X) e di Hybrid Cloud Management (HCMX) e ha appena rilasciato il rapporto “ Static Application Security Testing, Q1 2021” in cui per l’ennesima volta Fortify è leader”.
Micro Focus è stata inoltre nominata “Major Player” nell’IDC MarketScape per il Worldwide IT Service Management 2020. Il documento della società di consulenza internazionale riconosce infatti all’ITSM un ruolo chiave nella trasformazione digitale, ruolo per il quale il ricorso all’apprendimento automatico è essenziale per comprendere, organizzare e instradare i dati aziendali.
Aspettando Universe 2021, esempi di case study
Si parlerà anche di questo, dal 23 al 24 marzo prossimi, a Universe 2021, l’evento principale organizzato da Micro Focus per clienti e partner che anche quest’anno si svolgerà in modalità esclusivamente virtuale con il titolo “Vincere in un’economia digitale”. Come per le passate edizioni, gli esperti della società si alterneranno alla presentazione di alcune best practice provenienti da tutto il mondo.
Viola rilascia alcune anticipazioni che verranno illustrate durante la manifestazione online: “Universe è sempre stata per Micro Focus un’importante occasione per presentare ai clienti EMEA le proprie strategie e per annunciare al mercato le novità tecnologiche. Ancora una volta l’evento vedrà l’annuncio di interessanti novità a conferma della strategia di Micro Focus di continuare ad innovare le proprie soluzioni secondo i nuovi trend di mercato. I clienti sono sempre stati il vero motore di questo evento con presentazioni degli use cases e del valore dell’utilizzo delle soluzioni Micro Focus”.
Negli ultimi anni anche diversi clienti italiani, quali Enel, Autostrade, Yoox e Credito Emiliano per citarne alcuni, hanno condiviso i loro successi.
“Inoltre, molti altri esempi di success story come, Assicurazione Cattolica, E. Miroglio, Bper, Popolare di Sondrio, Sky, si possono trovare anche sui canali Micro Focus, primo fra tutti microfocus.com, per approfondire come Micro Focus e i suoi partner portano sul mercato un supporto concreto alle aziende nel loro ‘digital transformation journey’: un percorso che, stante la situazione attuale, le aziende non possono più rimandare ” ribadisce in conclusione Andrea Viola.