Nonostante i costi sempre più alti della bolletta energetica derivanti anche dalla preoccupante oscillazione dei mercati petroliferi, un sondaggio sponsorizzato da Brocade (), azienda specializzata in soluzioni di networked storage, e condotto in Europa intervistando 8 mila responsabili It e decisori aziendali, mostra che sui temi ecologici i fatti non sono al passo con le buone intenzioni.
In Italia solo 1 intervistato su 4 (il 26%, contro il 38% della media europea) si dichiara preoccupato per l’uso dell’energia; per di più, 3 intervistati italiani su 4 (il 74% contro il 50% della media europea) non guardano alla compatibilità ambientale quando acquistano prodotti It.
È commentando questi dati che Tino Prato, country manager di Brocade Italia, pone l’accento sulla tematica del Green It “focalizzata principalmente – dice Prato – sul dispendio energetico attuale e sugli eccessivi costi, almeno per ora”. E i dati emersi dall’indagine commissionata dal fornitore di soluzioni per data center lo confermano. “Almeno i due terzi degli intervistati ha detto che sta cercando modi per ridurre il dispendio energetico, ma questo non toglie che oltre un terzo delle aziende europee non lo fa”, spiega Prato commentando alcuni risultati. “Spetta quindi a noi aziende dell’offerta proporre soluzioni innovative che rispondano a queste esigenze”.
“Secondo la nostra esperienza – prosegue il country manager – la tematica va affrontata globalmente e in maniera omogenea in azienda. Mi spiego; per ottenere dei risultati concreti in termini di risparmio energetico è prima di tutto necessario che le aziende aumentino l’efficienza di tutta la struttura It, a partire dal data center, certo, ma coinvolgendo ogni singolo componente, compreso il software”.
In quest’ottica, temi quali razionalizzazione, consolidamento e virtualizzazione, sempre attuali, trovano il loro posto anche nel concetto di Green It perché è proprio passando attraverso una riorganizzazione dell’infrastruttura che si raggiungono risultati concreti sull’abbassamento dei livelli di alimentazione delle macchine e del raffreddamento degli apparati.
“Come fornitori di tecnologie, siamo particolarmente attenti a questi argomenti; da un lato, perché è il mercato a chiederlo (nonostante la coscienza Green, in ambito It, non decolli come dovrebbe, l’attenzione per i costi energetici è alta e coinvolge tutti i reparti aziendali); dall’altro, perché le normative europee ed internazionali stanno già imponendo ai costruttori determinate regole da rispettare in relazione alla sostenibilità ambientale (la direttiva RoHS, per esempio, impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di dispositivi; la direttiva sulla rottamazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) regola l’accumulazione, il riciclaggio e il recupero per le apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse)”, commenta il numero uno della società italiana.
E Brocade si è da tempo adeguata ponendo particolare accento sulla ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni che consumino meno, prima di tutto, e impieghino materiali innovativi meno inquinanti e meno soggetti a surriscaldamento (riducendo quindi anche gli effetti del cooling dei data center e delle infrastrutture It aziendali). “Da alcuni recenti test e benchmark è emersa la leadership del nostro prodotto Director Brocade per quanto riguarda il consumo energetico e la dissipazione del calore” dice Prato. “È un segnale positivo che ci induce a proseguire verso la strada della ricerca e dell’innovazione”.
Strada che vede anche un impegno sociale dell’azienda all’interno di due community: Green Grid, consorzio non-profit che ha come scopo il miglioramento dell’efficienza energetica di data center ed ecosistemi di business computing, e Snia Green, un gruppo di lavoro che fa capo alla Storage Networking Industry Association e si occupa di sviluppare iniziative sui temi ecologici e del risparmio energetico.
Brocade: per avere risultati serve un approccio globale
A guidare le scelte green in ambito storage e backup sono i consumi energetici ma il problema va affrontato a 360 gradi. Come sostiene Tino Prato (nella foto), country manager di Brocade Italia, per ottenere un risparmio sui costi dell’energia è necessario che le aziende aumentino l’efficienza di tutta l’infrastruttura e dei processi che la governano
Pubblicato il 30 Set 2008
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