Francesco Saverio Nucci, Application Research Director dell’azienda, ha raccontato a ZeroUno alcune delle iniziative legate ai temi del consumo dell’elettricità, delle smart city, della valorizzazione del territorio e dei beni culturali. Ricordiamo, nel campo della gestione dell’energia, i progetti Finesce e Inertia: cofinanziati dall’Unione Europea, puntano alla realizzazione di una soluzione che permetta di misurare, controllare e gestire la produzione e il consumo di elettricità. Scopo dell’iniziativa, l’evoluzione dei sistemi energetici tradizionali verso ecosistemi più dinamici, efficienti e sostenibili, i cosiddetti Smart Energy Grids.
Si tratta non solo di immagazzinare meglio l’elettricità, ma anche di rendere l’utente consapevole e, consentendo l’applicazione di modelli economici di supply on demand, attraverso offerte economiche adeguate incentivare una più intelligente distribuzione dell’attività dei consumatori. “È incredibile – ha commentato Nucci – come l’utente non si renda conto di come utilizzi l’energia; la semplice presa di coscienza di questo fatto consente risparmi inimmaginabili. Mentre Finesce considera come oggetti intelligenti sostanzialmente solo i cosiddetti smart meters (contatori intelligenti), con il progetto Inertia – ha spiegato Nucci – vengono connessi alla rete, oltre ai contatori, cellule fotovoltaiche, boiler, frigoriferi e altro: l’efficientamento della rete elettrica tiene in considerazione i dati inviati da tutti questi dispositivi per una sostenibilità dei consumi a 360°. È da sottolineare un aspetto importante: gli utenti, equipaggiati con la giusta tecnologia per fornire informazioni contestuali alla rete, diventano nodi attivi e si trasformano in “prosumer” [crasi dei termini producer e consumer che indica un consumatore che è a sua volta produttore – ndr]; l’energia verde prodotta dai loro pannelli solari può essere condivisa: venduta, se in eccesso, acquistata da altri utenti, se insufficiente”.