Il traguardo a cui gli italiani ambiscono è quello della sanità integrata. Un’esigenza che emerge chiaramente dai risultati dalla ricerca internazionale Future Health Study 2016 che Philips ha realizzato dando vita a un approfondito spaccato sulle abitudini e le necessità dei cittadini del nostro Paese rispetto al proprio stato di salute e alle opportunità che la trasformazione digitale offre in ambito sanitario.
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LA VISION – Connected care, gli italiani sono pronti? |
“La necessità di garantire un migliore accesso alle cure e contribuire alla creazione di nuovi modelli collaborativi di salute è per noi di Philips un obiettivo importante – ha esordito Andrea Cattani, Head of Brand Communication & Digital, nell’introdurre i risultati dello studio – soprattutto in una nazione come l’Italia, tra i paesi ‘più vecchi’ al mondo e quindi con importanti richieste di assistenza medica”.
Il coinvolgimento di oltre 2.200 persone, tra i 18 e gli 80 anni di età, che nei tre mesi precedenti la realizzazione dell’indagine sono ricorsi a un professionista sanitario, ha fotografato una popolazione attenta al proprio stato di salute e pronta a ricorrere ai sistemi digitali per migliorare l’accesso alle cure.
Alla ricerca di conferme
Il 58% degli intervistati mostra una percezione positiva del proprio stato di salute, ma gli italiani, soprattutto i più giovani, cercano maggiori rassicurazioni. Il 45% del campione, inoltre, possiede almeno un dispositivo di monitoraggio della salute, dato che mostra una chiara volontà di prendersi cura di sé in modo attivo. In media vengono effettuate 5 visite mediche all’anno (con studi medici frequentati più da donne che da uomini).
Le principali insoddisfazioni riguardano l’assenza di una rete informativa integrata, che impone alle persone di dover spesso ripetere le stesse informazioni al personale sanitario, e i tempi di attesa per riuscire a effettuare una visita, che vengono considerati troppo elevati.
E se i pazienti italiani sono pronti a fare la loro parte, burocrazia ed eccesso di regolamentazione sono visti come i potenziali ostacoli alla trasformazione.
Il ruolo di Internet nella gestione della salute
L’indagine evidenzia un utilizzo di Internet molto frequente per la ricerca di informazioni di carattere medico: l’85% dei pazienti intervistati cerca sul Web le risposte a una domanda di carattere medico e il 55% legge le recensioni presenti sui professionisti sanitario prima di consultarli.
Elevata è anche la richiesta di un’interazione online con i medici che, grazie a dispositivi di monitoraggio connessi che potrebbero accelerare la transizione a un sistema integrato più evoluto, porterebbe significativi vantaggi per quanto riguarda diagnosi precoce e servizi di assistenza domiciliare.
Anche perché, la ricerca mette in luce che i cittadini sono fiduciosi nella sicurezza dei dati condivisi. Inoltre, per quasi un terzo degli intervistati, il livello di comprensione degli strumenti connessi è molto buono, specialmente tra le persone con reddito più elevato e di età compresa tra i 35 e i 54 anni.
In linea generale, però, sono gli anziani a riporre maggiore fiducia nel progresso digitale del sistema sanitario.