Il ‘dopo Copenhagen’, la crisi economico finanziaria e la caduta del prezzo del petrolio hanno rallentato l’impegno e il consenso dei governi intorno ai temi della lotta all’effetto serra, alle emissioni di CO2, mentre continua l’attesa di una killer application capace di autoimporsi per facilità d’uso, economicità e impatto reale sulla vita e le abitudini quotidiane (come è stato Internet per lo sviluppo pervasivo dell’Ict).
Questo insieme di fattori negativi rischia di mettere in discussione la stessa possibilità di affermazione di una reale ‘green economy’. Eppure, dal punto di vista degli investitori e del mondo del capitale di rischio, le ‘energie pulite’ restano una delle opportunità migliori.
Oltre alle iniziative di discussione e riflessione, che certo non mancano su tutti questi temi, si avverte sempre più anche in Italia la necessità di alimentare un circuito virtuoso di finanziamento di progetti imprenditoriali e tecnologici intorno ai temi delle energie pulite, anche perché mancano nel nostro Paese occasioni di incontro tra offerta e domanda di capitali finalizzati allo sviluppo di iniziative imprenditoriali in questo settore.
Iniziativa congiunta italo-svedese
Ecco, in sintesi, l’insieme dei presupposti alla base dell’iniziativa con cui Iban (Italian Business Angels Network) e l’organizzazione no profit svedese Business Region Goteborg hanno organizzato a Milano la seconda edizione del Green Technologies Investment Forum (Gtif).
Lo scopo è quello di favorire nuove opportunità di realizzazione di idee imprenditoriali nell’area delle energie pulite nei due paesi.
La formula che ha caratterizzato questa edizione del Gtif si è rivelata particolarmente agile e interessante. Investitori e imprese italiane e svedesi con progetti e offerta di tecnologie d’avanguardia nei settori green si sono incontrate nell’arco di una mezza giornata. Nel corso dell’evento, otto imprese italiane (selezionate in una lista di partenza di una trentina di candidati) e tre imprese svedesi hanno presentato se stesse e le proprie tecnologie ad altre imprese e agli investitori; ad ogni presentazione è seguita una breve sessione di domande e risposte per approfondire e chiarire punti specifici; infine ogni impresa ha sfruttato uno spazio riservato a disposizione per incontrare personalmente gli investitori interessati.
Idee e ossigeno per la nostra economia
Nel corso della mezza giornata si sono così avvicendate al palco presentazioni di tecnologie e prototipi in cerca di applicazioni, prodotti già commercializzati e progetti già operativi (con clienti anche di gran nome internazionale) in diverse aree: filtraggio di oli combustibili, tecnologie fotovoltaiche a costi ridotti, produzione di materiali per isolamento termico e acustico, caldaie non inquinanti e così via.
Elementi comuni ai diversi progetti presentati sono la capacità di produzione di energia da fonti naturali e a zero emissioni tossiche, bassi costi di manutenzione e di gestione e, per la gioia dei potenziali investitori, ritorno in tempi brevi sugli investimenti. In molti casi si è tratta di applicazioni e prodotti in grado di alimentare lo sviluppo di nicchie industriali e di business ancora latenti nel nostro Paese; insomma una discreta quantità di ossigeno per il nostro asfittico sistema economico.