FIRENZE – Toscana Tech è stata una recente iniziativa di due giorni che ha visto la presenza nel capoluogo di 80 ricercatori e 1500 imprese focalizzati sull’innovazione tecnologica nella regione. Secondo quanto ha riferito nel corso della manifestazione l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo, con i recenti bandi su ricerca e innovazione, la Regione Toscana ha messo a disposizione quasi 72 milioni di euro per aiutare le imprese nel percorso verso Industria 4.0, 30,8 dei quali destinati alle tecnologie per la fabbrica intelligente e 41,1 milioni a ICT e fotonica. Altri 65 milioni saranno attivati per il sostegno di nuovi bandi nel triennio 2017-2019, due terzi dei quali saranno destinati a finanziare progetti di Industria 4.0.
Who's Who
Anne-Marie Sassen
Ma i finanziamenti da soli non sono sufficienti. Non sempre le PMI, che potrebbero trarre importanti benefici dalla digitalizzazione, sono infatti in grado di sfruttare le competenze della ricerca pur presenti a livello regionale. Accanto ad ambiti produttivi già orientati a industria 4.0, l’industria toscana presenta, rispetto al tema della digitalizzazione, situazioni critiche e di ritardo in termini di consapevolezza e di conoscenza.
Il divario riguarda anche altre regioni europee, come ha ricordato Anne-Marie Sassen, DG Reti di Comunicazione, Contenuti e Tecnologie della Commissione europea, evidenziando che, a fronte del 54% delle grandi imprese europee altamente digitalizzate, solo il 17% delle PMI lo è.
Differenze che riguardano anche i settori e le diverse regioni europee. Secondo Sassen, per ridurre il gap è necessario favorire l’accesso a tecnologie e competenze digitali, puntando anche sulla creazione di Digital Innovation Hubs a livello territoriale, dove la cooperazione tra il mondo produttivo, i centri di ricerca, le università, le istituzioni, gli incubatori di imprese e le start up sia in grado di mettere a disposizione delle imprese sostegno e competenze specializzate per favorire i percorsi di digitalizzazione.
Una delle azioni della Toscana per colmare questo gap e concretizzare questo disegno, è il protocollo finalizzato alle attività di sostegno delle imprese, previste dalla Piattaforma regionale su Industria 4.0 collegata al Piano nazionale Governo. L’accordo, firmato in occasione di Toscana Tech, vede da un lato la Regione, con l’Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana (Irpet), dall’altro le Università toscane e i principali Enti di ricerca presenti sul territorio. Lo scambio vede il coinvolgimento delle imprese, soprattutto PMI, (ad oggi 550 impegnate nell’applicazione delle tecnologie di industria 4.0) e dei 180 laboratori di Università e Enti e organismi nazionali di ricerca presenti in Toscana, in aree come la digitalizzazione aziendale, IoT, cloud computing, big data, robotica, cybersecurity, intelligenza artificiale, realtà aumentata, manifattura additiva.
Una parte rilevante delle giornate di Toscana Tech è stata dedicata ad una attività di business matching fra fornitori di know how e tecnologia, multinazionali presenti in Toscana, con presentazioni alle aziende da parte di atenei, laboratori e centri di ricerca pubblici e di imprese private: oltre 40 presentazioni in tre sessioni in contemporanea, 760 incontri con 540 aziende presenti, replicate in due giornate.