Alla guida di una struttura snella, basata su pochi collaboratori selezionati per la loro competenza, Valerio Zingarelli (nella foto), Chief Technology Officer di Expo 2015, espone a ZeroUno il modello adottato da Expo per realizzare a costo zero le piattaforme tecnologiche che consentiranno di gestire 20 milioni di visitatori reali e 1 miliardo di visitatori virtuali previsti per i 6 mesi della manifestazione.
Valerio Zingarelli – I quattro partner tecnologici finora selezionati si sono impegnati in un investimento complessivo di 150 milioni di euro. Altri investimenti arriveranno dai cinque partner che stiamo identificando attraverso trattative che si concluderanno nei prossimi mesi. Tutto ciò in cambio dell’esclusività sulla singola tematica, che ci apre anche i laboratori dei partner e impiega loro risorse. Telecom Italia, per esempio, ci mette a disposizione nel suo TiLab di Torino spazi e un buon numero di ricercatori per mettere a punto le soluzioni. L’apertura dei laboratori è particolarmente importante dal momento che stiamo lavorando non su tecnologie già disponibili ma che saranno ‘pronte’ nel 2015. I nostri partner sono giustamente convinti che l’investimento avrà dei ritorni interessanti anche per loro; un’opportunità percepita anche dalle imprese del territorio milanese che saremmo ben lieti di estendere a livello italiano. Aspettiamo proposte dalle altre regioni con le quali siamo disponibili ad accordi simili.
ZeroUno – Ma chi definisce le scelte strategiche nel campo delle tecnologie e quali soluzioni sviluppare? Come viene garantito il coordinamento?
Zingarelli – La mente dell’innovazione siamo noi, intendo la mia direzione con le sue quattro divisioni i cui responsabili riportano direttamente a me: sistemi informativi, innovazione prodotti e servizi, cyber expo, gestione partnership. Si tratta di un gruppo ristretto di persone molto esperte e valide per pilotare il rapporto con i partner che realizzeranno concretamente le soluzioni. Voglio ricordare che nel complesso in Expo 2015 ci sono 150 persone, destinate ad aumentare con l’avvicinarsi del 2015, ma senza superare le 250-300 persone. Parliamo di un ordine di grandezza simile a quello dedicato dai paesi partecipanti per l’allestimento e la gestione dei rispettivi padiglioni. La Germania vi dedicherà ad esempio 150 persone.
ZeroUno – Ci fa qualche esempio di soluzioni su cui state lavorando con i vostri partner?
Zingarelli – La rete in fibra ottica a larghissima banda di Telecom Italia consentirà di collegare terminali fino a 20 Gb, mentre la rete radiomobile per telefonini e tablet arriverà a 4Gb, con la possibilità di video in mobilità ad altissima definizione e videoconferenza su tablet. Un secondo esempio viene dalla soluzione che Telecom, con il partner che Expo 2015 selezionerà entro giugno, realizzerà per l’eduteinment; si tratta di un’applicazione smart autolocalizzante e autoadattativa, capace di trasformarsi a seconda di dove ci si trova. La soluzione potrà poi trovare un mercato anche successivamente a Expo 2015 infatti la maggior parte delle soluzioni tecnologiche è pensata per essere impiegata anche al di fuori di Expo. E ancora, prevediamo, grazie a Cisco, la diffusione di migliaia di antenne, ogni 20 metri, che consentiranno la localizzazione con grande precisone via wi-fi anziché via Gps.
In conclusione, non lasceremo monumenti architettonici come il Crystal Palace, dopo Great Exhibition di Londra del 1851 o la Torre Eiffel dopo quella di Parigi del 1889, ma soluzioni e competenze.