Il progetto ‘Polo Unico’ di Iside, società che implementa e gestisce applicazioni e servizi Ict per un pool di banche consociate (vedi riquadro) prevede l’accentramento delle funzioni di erogazione dei servizi di elaborazione, svolte in precedenza da circa 15 ‘poli consortili’ ai quali aderivano complessivamente 90 Banche di Credito Cooperativo, distribuite in tutta Italia. La decisione di accentrare i servizi It deriva dalla scelta strategica del Credito Cooperativo di creare, nell’ambito del gruppo, un centro di competenza informatica in grado di supportare adeguatamente le Banche di Credito Cooperativo nell’aggressività del contesto competitivo dei grandi gruppi. In tal senso, le linee di sviluppo ed erogazione dei servizi hanno subìto una forte razionalizzazione, grazie alla focalizzazione su di un unico Centro elaborazione dati, uniformato in ambiente mainframe, sul quale oggi converge un carico di circa di 130 milioni di transazioni al mese. Naturalmente, questa scelta di centralizzazione ha portato con sé la necessità di uniformare tutto il parco applicativo, che derivava da ambienti eterogenei, e la necessità di ri-orientare una struttura che per quanto riguarda la gestione dei sistemi era al limite delle sue capacità. Ciò ha comportato anche una riorganizzazione delle risorse umane, in modo da renderne più razionale l’impiego soprattutto dal punto di vista degli skill. Troppe infatti, e soprattutto troppo sparse, erano le conoscenze richieste dalla precedente struttura a ‘poli’.
Claudio Podestà
direttore operativo di Iside
La strada del consolidamento
Completata questa prima fase di accentramento, sono state sviluppate delle analisi sulle possibili evoluzioni di un parco di risorse elaborative e di storage ancora troppo variegato. E Claudio Podestà, direttore operativo di Iside, spiega che “In un ambiente così complesso la sola parola d’ordine che poteva emergere per esprimere la direttiva e la volontà di recuperare efficienza ed efficacia era: ‘consolidare’ ”.
Il primo passo su questa strada è stato fatto per l’ambiente mainframe, che ha visto consolidare su un’unica macchina le due esistenti e ridurre da quattro a uno i database di produzione. Il secondo passo, oggetto di uno studio più complesso, ha indirizzato il mondo Unix e Windows, la cui situazione si presentava troppo onerosa soprattutto in termini di risorse umane per la gestione dei sistemi, di spazi impegnati (ben 49 nodi Unix e 74 server Windows NT) e di costi energetici, per l’alimentazione e il raffreddamento delle macchine. In particolare, il consolidamento dello storage ha visto il passaggio da tecnologie eterogenee ad una Storage Area Network con tecnologia Ibm ESS; i sistemi Sql Server (7 macchine) sono stati consolidati su un cluster Microsoft, realizzato tra due sistemi Win2000 su hardware Ibm x440; i Web Server per l’erogazione dei servizi Asp (30 macchine) sono stati consolidati su due sistemi Ibm x440, con ciascuno tre partizioni logiche Win2000. Le analisi hanno esaminato anche la struttura dei costi, che è risultata essere per il 41% relativa ad harware e software (ma con una incidenza del software a calare a causa della dismissione di molte licenze), per il 20% al personale e alla consulenza e per il rimanente ad altri costi, tra i quali la rete di telecomunicazioni è risultata una componente molto pesante.
Il piano di azione è stato sviluppato su due linee progettuali: il consolidamento dei server e quello dello storage. Quest’ultimo, in particolare, è dovuto partire per primo poichè le acquisizioni portavano piattaforme storage molto eterogenee e di costruttori diversi. Si è perciò dismesso tutto l’hardware di vecchia tecnologia e si sono presi nuovi server che permettono, ovviamente, di gestire tutto in un unico pool. Questa scelta ha già dato prova di efficacia e di affidabilità, infatti sono state simulate delle cadute di tensione che non hanno provocato né danni alle attrezzature né, soprattutto, perdite di dati. Questo è un risultato molto importante per il tipo di clienti e il tipo di servizio offerto, la cui availability dev’essere assolutamente garantita.
Valutazione dei vantaggi conseguiti
Il punto focale, e qualificante, del progetto del Polo Unico Iside è che anziché sostituire le vecchie unità con altre di maggiore potenza, ma che sarebbero rimaste distribuite mantenendo ed elevando gli oneri di gestione, si è scelto di operare il consolidamento su macchine di classe enterprise, più costose come investimento iniziale ma che offrono maggiori garanzie di continuità di servizio e stanno dando un ritorno economico in termini di Tco. Questo minor costo di ownership deriva dal fatto che gli ambienti consolidati sono risultati molto più semplici da gestire, sia per gli aspetti riguardanti la manutenzione sia per l’impostazione generale, generando un rapporto costi benefici adeguato alle aspettative aziendali. Inoltre, il consolidamento dei sistemi di home banking ha portato non solo consistenti economie di scala ma un netto miglioramento della qualità stessa del servizio. Nonostante gli utenti dei servizi di banca virtuale si siano moltiplicati passando da 1.600 a 60.000, i tempi di risposta si sono infatti ridotti di un ordine di grandezza, passando da 3 minuti a circa 20 secondi. Ma il ritorno principale si è ottenuto nella gestione delle risorse umane, che permette ad Iside di destinare meno persone ai compiti istituzionali e disporre così delle professionalità necessarie allo studio di nuove opportunità di sviluppo e all’ampliamento della gamma dei servizi offerti.
Un polo tecnologico al servizio delle bancheNata su iniziativa della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo, dell’omologa Federazione Toscana e della Banca di Credito Cooperativo di Roma, Iside è una società creata per realizzare la gestione di un’infrastruttura tecnologica centralizzata, sviluppare sistemi applicativi e fornire servizi di back office a supporto dell’attività creditizia, finanziaria e assicurativa delle banche associate. Negli ultimi anni è stata inoltre svolta un’efficace azione commerciale per ottenere economie di scala distribuendo i propri servizi ad un maggior numero di utenti, acquisendo 60 nuove banche clienti, che in aggiunta a quelle già associate portano ad oltre 150 il totale degli istituti serviti, con più di 1.000 sportelli su tutto il territorio nazionale. Iside è quindi uno dei maggiori poli tecnologici del mercato bancario, oltre ad essere la società di riferimento per la fornitura di servizi informatici in outsourcing nel gruppo del Credito Cooperativo. La società, operativa dal gennaio 2001, dispone di una struttura di 250 persone, con sede primaria a Milano e presìdi specializzati a Firenze, Roma e Palermo.