DESENZANO D/G (BS) – Quattro sessioni di dibattito dedicate a temi ‘caldi’ quali ‘le priorità per far ripartire il mercato’, ‘ricette e soluzioni ottimali’, ‘esperienze innovative sul mercato’, e ‘come arricchire il modello distributivo: il valore dei servizi’. Si è svolto così il 14° Forum It organizzato ogni anno da Grandangolo Communications che quest’anno ha riunito i rappresentanti di otto aziende vendor attive su più fronti dell’It, system integrator e distributori (Brocade, LifeSize, Panda Security, Riverbed Technology, Teorema Group, Sidin, Wildix, e Zycko), ognuno dei quali ha suggerito la propria ‘ricetta’ per aiutare le imprese, comprese quelle che operano nel mercato Ict, a trovare nuove forze competitive. Visione comune e parola d’ordine per tutti è stata ‘semplificazione’ che però, dicono a gran voce vendor e partner, “non deve essere fraintesa come mero sinonimo di riduzione dei costi”, approccio che non solo rischia di non generare benefici concreti alle aziende utenti in termini di produttività e competitività ma “mette in ginocchio” il comparto dell’Ict.
Ma dato che l’esigenza primaria in questo difficile momento economico rimane proprio quella di un miglior controllo sui costi, ecco che le soluzioni per tradurre in concreto la ‘semplificazione It’ si trovano nel cloud. “L’approccio cloud apporta sicuramente numerosi vantaggi, in quanto consente di snellire le infrastrutture, risparmiare una significativa quantità di tempo nella gestione delle componenti hardware e software e ridurre notevolmente i costi, incrementando la produttività”, afferma Alessandro Peruzzo, amministratore unico di Panda Security in Italia. Visione condivisa da Albert Zammar, regional sales manager di Riverbed Italia secondo il quale “oggi molte aziende sono disposte a modificare su larga scala la propria architettura It in funzione di una migliore flessibilità”.
Esigenza spinta dal fatto che gli utenti vogliono utilizzare con semplicità i propri dispositivi mobili, le applicazioni e i dati, come testimoniano anche Marco Lupi, country manager Italia di LifeSize e Stefano Osler, amministratore delegato di Wildix che portano l’attenzione sulla necessità di trovare nuovi stimoli da ricercare nella qualità delle soluzioni, nella compatibilità tra strumenti esistenti e di nuova generazione, ma, prima di tutto, nella semplicità d’uso. Necessità sentite sia dalle grandi realtà sia dalle Pmi; per queste ultime in particolare, dice Paolo Lossa, regional manager di Brocade Italia, “semplicità/semplificazione significa cogliere le opportunità di agilità, dinamicità e flessibilità offerte dal cloud senza l’onere di doversi ‘organizzare’ in autonomia con un proprio data center”.
Fortemente convinto che la tecnologia rappresenti una componente fondamentale per ritrovare forza competitiva, Michele Balbi, presidente di Teorema Group afferma che “la tecnologia porta con sé gli elementi che aiuteranno il mercato a riprendere quota in quanto aiuta le persone nelle loro attività quotidiane, semplificando qualsiasi operazione, sia sul lavoro sia nella vita privata”. Una visione ottimistica che però si scontra con le difficoltà dei system integrator, dei distributori e rivenditori di ristrutturarsi e riqualificarsi per riuscire a proporre alle aziende utenti nuovi servizi, soprattutto se al centro della trasformazione viene messo il cloud che, di fatto, dicono questi operatori, amplifica il rischio di ‘disintermediazione’ (ossia che il vendor Ict approcci in modo diretto il cliente lasciando da parte i partner). Una visione, però, di fatto già superata dagli eventi. Secondo Valerio Rosano, Marketing Manager di Sidin, in Italia la situazione del mercato è complessa anche per via di un ecosistema Ict “non semplificabile caratterizzato da numerosi, troppi, attori differenti”. Uno scenario dal quale però, secondo la visione di Piera Loche, managing director di Zycko Italia, si può trarre vantaggio: “La situazione economica difficile aumenta il valore della consulenza e della capacità di erogare servizi a valore aggiunto. Il compito dei vendor Ict e, in particolare, dei partner è dimostrare la ‘potenza’ della tecnologia e gli effettivi vantaggi che può portare sia per ridurre i costi operativi totali sia per fare innovazione. In questo senso, abilitare servizi as a service rappresenta già una grande risposta e un’opportunità di competitività”.