Sisal, una delle più conosciute aziende italiane che operano nel settore dei giochi e dei servizi di pagamento, ha collaborato con Akamas per ottimizzare i costi e le prestazioni della propria Piattaforma Gestione Terminali (PGT) basata su Kubernetes (k8s). In particolare, l’intelligenza artificiale di Akamas ha permesso a Sisal di ridurre i costi cloud del 58% nell’arco di 2 settimane, senza compromettere le prestazioni. Il progetto è stato candidato nella sezione Machine Learning e Intelligenza Artificiale dei Digital360 Awards 2023.
Kubernetes, vantaggi non senza complessità
Come noto, Kubernetes rappresenta una tecnologia che offre notevoli vantaggi nel disegno di architetture e dei servizi distribuiti, ma aggiunge anche uno strato di complessità che rende necessario adottare nuovi strumenti e metodologie per la gestione delle risorse, nonché per l’allocazione efficiente e la scalabilità. Sisal, così come molte altre aziende con servizi online ad alti volumi transazionali, aveva adottato Kubernetes come elemento fondante delle proprie architetture IT. In particolare, la PGT di Sisal, una piattaforma critica per la gestione di accesso ai dispositivi nei punti vendita e per la raccolta delle giocate, è composta da circa 50 cluster Kubernetes distribuiti in private cloud. La gestione di un sistema Kubernetes, in un ambiente complesso come quello di Sisal, prestava il fianco ad alcuni elementi di complessità.
La partnership tra Sisal e Akamas
Per questo motivo, Sisal ha avviato una partnership con Akamas che consentisse di semplificare la gestione dell’ambiente Kubernetes. Akamas, infatti, è una piattaforma di ottimizzazione per DevOps, SRE e Operation che utilizza l’intelligenza artificiale per osservare il comportamento di un sistema e modificare autonomamente le configurazioni dello stack infrastrutturale e applicativo. La tecnologia alla base di Akamas, nata all’interno del gruppo Moviri in collaborazione con il Politecnico di Milano, è brevettata e prevede un approccio unico di “application-aware optimization”. In sostanza, è in grado di agire contemporaneamente sui parametri delle diverse componenti tecnologiche per ottenere benefici tangibili dal punto di vista del risparmio sui costi, delle prestazioni e della qualità del servizio IT.
Questa piattaforma opera sia in ambienti di produzione, con workload reali, sia in ambienti di test/pre-produzione, con scenari di carico applicativo emulato attraverso dei performance test. In entrambi i casi, Akamas applica le configurazioni autonomamente e iterativamente, apprendendo come migliorare a ogni ciclo che si ripete.
I benefici dell’AI nella gestione dello stack IT
Nel progetto presentato ai Digital360 Awards 2023, l’AI di Akamas ha autonomamente modificato le configurazioni del sistema di Sisal, come i limiti di CPU e memoria di Kubernetes o le impostazioni della JVM (Java Virtual Machine). Tutto questo nel rispetto dei vincoli di mantenimento del throughput e dei tempi di risposta imposti dal business e integrandosi nell’ecosistema software di Sisal. Un ecosistema che comprende strumenti di analisi prestazionale (Splunk), sistemi di workflow e rilascio automatizzato (Gitlab) e software di controllo di qualità dei servizi online (Dynatrace).
Oltre a migliorare l’efficienza dei sistemi IT, con impatti sulla spesa e sulle emissioni, l’adozione della tecnologia ha semplificato il lavoro delle figure dei team DevOps, SRE e Operation, migliorando allo stesso tempo il TCO (Total cost of ownership) dell’applicazione stessa.
Non è solo Sisal ad aver scelto Akamas. Altre realtà enterprise nei settori bancario, telco, retail ed energia l’hanno già fatto o sono in procinto di farlo. Le ragioni sono le stesse per cui l’azienda italiana di giochi e servizi di pagamento ha deciso di utilizzare la piattaforma: la capacità di analizzare sistemi IT complessi e, agendo simultaneamente sui parametri delle diverse componenti tecnologiche, di ottenere vantaggi misurabili che, nel caso di Sisal, corrispondo oggi a una spesa cloud inferiore del 58%. Questa è la ragione per cui Gartner ha collocato Akamas nel suo “Hype Cycle for Software Engineering 2022”.