Come costruire città intelligenti? È uno degli argomenti principali che verranno approfonditi nella tre giorni di Forum Pa 2017. Un tema molto attuale e in continua evoluzione che, tra l’altro, si pone al centro dell’attenzione anche di Agenda 2030, la lista dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile stilata nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu.
Si tratta di obiettivi importanti che riguardano questioni quali la lotta alla povertà, il contrasto al cambiamento climatico eccetera e che per lo più sono proprio caratterizzati da una forte dimensione urbana (basti considerare che entro i prossimi 20 anni oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città).
Fpa, con la propria iniziativa ICity Lab (l’incontro annuale focalizzato sulle città) dedica un’attenzione particolare a questi aspetti per valutare, attraverso ICity Rate (il rapporto redatto ogni anno sulla situazione delle città italiane rispetto al percorso di evoluzione verso la città intelligente) il contributo delle città al raggiungimento degli obiettivi nazionali.
Il 24 maggio alle 11.45, nella sala 9, è fissato l’appuntamento dal titolo “La trasformazione digitale per costruire città e comunità intelligenti e sostenibili” dove, in collaborazione con A2A e Linea Com, ci si focalizzerà sul fatto che l’ambiente urbano è il luogo di elezione della sperimentazione e messa in produzione di sistemi M2M – machine to machine, fondati su reti di oggetti “smart” in grado di scambiarsi dati, informazioni e messaggi in modo autonomo, per essere, appunto, sempre più intelligenti.
Proprio sulla tematica dei dati è dedicato li convegno che si terrà in Sala Arena il 23 maggio alle 16, dal titolo “Big Data e Open Data per monitorare la città” durante il quale interverrà Vincenzo Patruno, coordinatore Open Data di Istat.
In occasione di questa academy verrà sottolineato il fatto che quotidianamente nelle nostre città ormai si genera una enorme quantità di dati, sia pubblici, come si accennava, sia privati, per esempio da auto e smartphone. Si studierà quindi come individuare, acquisire e incanalare i dati: in concreto, sarà possibile vedere come grazie ad alcune semplici visualizzazioni è possibile vedere le nostre città attraverso i dati prodotti ogni giorno, lo si farà utilizzando dati grezzi ma anche vedendo come poter riutilizzare in modalità big data alcuni dati già elaborati, come, appunto, gli Open Data prodotti da Istat.