Portare intelligenza nei contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani e innovare il settore del “Waste Management” attraverso un progetto che chiama in causa la tematica ambientale e che coinvolge, su vari fronti, diversi attori: i cittadini, le aziende di raccolta dei rifiuti, la pubblica amministrazione.
È l’obiettivo che si pone Everis Italia col progetto “Smart Waste Management”, così come l’ha raccontato Matteo Ferrari, Director, Energy & Utilities Business Unit dell’azienda: “Da un lato, la nostra soluzione consente all’operatore della raccolta dei rifiuti, applicando della sensoristica nei cassonetti stradali [qui e di seguito si intende per cassonetti “stradali” quelli di pubblico utilizzo – ndr], di sapere quando è necessario andare a svuotare i bidoni perché il contenitore è pieno”, uno strumento prezioso per ottimizzare i percorsi dei mezzi addetti alla raccolta stessa, evitando deviazioni inutili per raggiungere cassonetti vuoti. “Dall’altro lato, la soluzione permette, a vantaggio dei cittadini, di ripensare alle modalità di tariffazione per quanto riguarda la raccolta differenziata porta a porta [che sfrutta cassonetti di tipologia diversa, anch’essi resi intelligenti, di utilizzo privato e abbinati ai singoli cittadini – ndr]: diventa possibile abbandonare la tassazione flat oggi diffusa per un sistema ‘pay per use’, in cui ciascuno paga solo se effettivamente conferisce rifiuti all’azienda di raccolta” [figura 1].
Due le apparecchiature per la rilevazione utilizzate:
1) per i cassonetti stradali, sensori volumetrici in grado di misurare il livello di riempimento dei cassonetti (ma anche di rilevare la temperatura e riconoscere e segnalare casi di incendio, ribaltamento, vandalismo);
2) per i bidoni dei cittadini, tag Uhf con il compito, più specifico, di censire i bidoni stessi e identificare ogni singola azione di svuotamento.
Consorzio Ambiente 2.0, il primo gruppo privato italiano del settore della raccolta rifiuti, ha implementato la soluzione descritta, battezzata allWaste (sul piano tecnologico si basa su un framework di sviluppo proprietario di Everis chiamato Everismart, implementato su tecnologie open source e offerto in modalità SaaS al cliente), coinvolgendo progressivamente, a partire dal Novembre 2015, 21 comuni della comunità montana occidentale del Friuli Venezia Giulia: “Abbiamo installato circa 500 sensori volumetrici all’interno dei cassonetti stradali – spiega Ferrari – per rilevare i livelli di riempimento; le informazioni prodotte, incrociate a quelle ottenute dagli strumenti per la geolocalizzazione dei cassonetti, forniscono al sistema gli input necessari a elaborare un percorso di raccolta ottimizzato”, percorso che viene trasmesso, a vantaggio degli addetti alla raccolta, alle applicazioni web e mobili che completano la soluzione (tutti gli operatori sul campo sono stati forniti di smartphone o tablet per consentire l’utilizzo delle mobile app). “Il sistema – aggiunge Ferrari – permette inoltre a Consorzio Ambiente 2.0 di monitorare il lavoro della flotta aziendale sul campo, di comunicare in maniera bidirezionale con i dipendenti e, non ultimo, di raccogliere informazioni sull’utilizzo e lo stato dei camion al fine soprattutto di fare manutenzione preventiva sui mezzi”.
Per quanto riguarda invece la gestione della raccolta differenziata porta a porta, spiega il manager, a ogni cittadino coinvolto sono stati dati 5 bidoni “smart” (ne sono stati distribuiti in totale più di 100mila), in grado di tracciare ogni singola azione di svuotamento; i 18 camion addetti alla raccolta saranno muniti (questa parte del progetto deve ancora essere implementata) di un apposita antenna capace di leggere i tag Uhf dei bidoni e, attraverso i dati raccolti, quantificare l’effettiva produzione di immondizia per ciascun cittadino ed elaborare il sistema di tariffazione pay per use descritto.
Ottimizzare le operazioni di raccolta e limitare costi e impatto ambientale
Nonostante la gestione dei rifiuti sia una tematica con un sempre maggiore impatto sociale, il livello di innovazione tecnologica e di diffusione delle tecnologie digitali nel settore è ancora piuttosto basso. Con il progetto “Smart Waste Management”, sfruttando la soluzione AllWaste, Everis sfrutta le potenzialità dell’Iot per realizzare tre obiettivi principali:
1) ottimizzare le operations sul campo delle aziende addette alla raccolta dei rifiuti, riducendo i costi e rendendo le aziende stesse sempre più competitive verso le pubbliche amministrazioni;
2) per quanto riguarda la raccolta differenziata porta a porta, incentivare i cittadini a evitare sprechi, premiando con risparmi economici, attraverso la tariffazione pay per use, i comportamenti virtuosi;
3) migliorare l’impatto ambientale: i percorsi di raccolta ottimizzati portano a una riduzione delle emissioni di Co2 e la tariffazione pay per use induce i cittadini a limitare il più possibile la produzione di rifiuti.
Tecnologie consolidate per una soluzione innovativa
Rappresenta un carattere distintivo della soluzione allWaste la sua capacità di sfruttare tecnologie già consolidate (come la sensistica e le antenne per la lettura dei tag Uhf) per produrre, grazie all’intelligenza della piattaforma, un sistema innovativo e originale per migliorare la gestione dei rifiuti urbani, con vantaggi consistenti per tutti gli attori coinvolti. Si consideri infine – a completamento delle caratteristiche della piattaforma fin qui evidenziate – che Everis prossimamente arricchirà la soluzione mettendo a disposizione di ogni cittadino sistemi per verificare tutte le informazioni su tariffe, stato dei consumi e altro relative alla raccolta differenziata porta a porta in modalità “pay per use” e per ricevere notifiche in tempo reale da parte del Comune.
Presentato da: Everis Italia
Implementato presso Consorzio Ambiente 2.0
Per vedere tutti i dettagli del progetto vai sul sito Digital360 Awards
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