Dopo aver lavorato per anni alla razionalizzazione e alla riduzione dei costi di produzione, le imprese manifatturiere italiane sono sottoposte a una forte pressione competitiva internazionale. Una situazione che s’innesta su una stagnazione economica con cui fare i conti, con le strategie di delocalizzazione della produzione e, soprattutto, con la necessità di estendere i confini aziendali a tutti i componenti di una filiera o di un distretto per avviare processi di collaborazione. Ecco alcuni degli elementi che spingono le imprese manifattturiere a rivedere le modalità d’innovazione di prodotto e ad avviare processi per razionalizzarne il ciclo di vita.
Innovare, oppure abbracciare il servizio del make to order, o personalizzazione e configurazione di un prodotto secondo le necessità di un cliente, sono attività complesse che non possono essere gestite ‘artigianalmente’ e, soprattutto, senza l’ausilio di adeguati strumenti informatici.
Ecco una rassegna di brevi esperienze di alcune aziende manifatturiere italiane che hanno avviato progetti per la gestione collaborativa del ciclo di vita di un prodotto: dalla sua nascita fino all’obsolescenza.
Robopac vede l’innovazione tecnologica come una delle chiavi per rafforzare la propria posizione competitiva sul mercato, già dall’ufficio progettazione. Partendo da una necessità d’integrazione con i sistemi in uso, l’impresa si è posta gli obiettivi di standardizzare il sistema Cad all’interno degli uffici tecnici e integrare un sistema di Pdm per organizzare la conoscenza del lavoro, attraverso il riutilizzo delle informazioni e la loro distribuzione agli interlocutori aziendali, agli uffici tecnici esterni e a clienti e fornitori.
L’operazione è stata sviluppata in maniera organica, attraverso l’inserimento graduale del sistema Autodesk Inventor (una soluzione 3D) prima e, successivamente, con l’adozione di una soluzione di Pdm: “Abbiamo avviato la progettazione di nuove linee di macchine per l’imballaggio ottenendo risultati concreti e misurabili”, spiega Bruno Rossi, responsabile dell’ufficio progettazione Robopac; “Oggi i tempi sono mediamente diminuiti del 18%, mentre la riduzione complessiva del processo – che comprende anche la fase di gestione dei dati di progetto e la loro ridistribuzione – è stata del 30% circa”. Come fa notare Rossi: “I vantaggi derivanti dell’implementazione delle nuove soluzioni si sono riversati sull’intera struttura aziendale. L’ufficio tecnico è facilitato e accelerato nello studio di fattibilità di nuove linee, può effettuare simulazioni in fase progettuale e, quindi, scartare soluzioni inadeguate senza coinvolgere la produzione; inoltre, è in grado di produrre automaticamente la manualistica e gli schemi di montaggio delle macchine, offrendo un significativo supporto sia alla produzione sia ai centri d’installazione e assistenza”.
Su soluzioni di industrial design abbinate a strumenti per la gestione dei dati di prodotto sono ricadute le scelte di iGuzzini, impegnata a mediare tra la creatività di architetti e designer di fama internazionale e le esigenze di produzione e progettazione di oggetti di illuminazione. “Un software flessibile, con facilità di gestione delle modifiche del design senza tralasciare la capacità di gestire gli aspetti tecnici e ingegneristici, essenziali per il nostro tipo di prodotto”, sono le esigenze riscontrate da Emidio Alfei, Cto iGuzzini. Oggi, l’azienda recanatese ha messo a punto un flusso informativo collaborativo dall’ufficio tecnico verso i dipartimenti interni ed esterni e viceversa.
L’aspetto creativo e stilistico è ancora più rilevante in una società che opera nel mondo del tessile/abbigliamento come Loro Piana, dove la produzione non può essere che una sintesi di stile e creatività. In un tale contesto la ‘progettazione’, o meglio creazione, di un capo di abbigliamento parte dall’idea di prodotto, supportata da schizzi e bozzetti. Dalla fase creativa si passa alla preparazione dei primi modelli, del campionario e, infine, del prodotto vero e proprio. In queste fasi è importante saper organizzare e condividere tutte le informazioni relitive al prodotto. Una risorsa che deve essere gestita e resa fruibile per agevolare i processi operativi e decisionali: “Attraverso la soluzione Model Form di Txt gestiamo schede tecniche e anagrafiche, con vantaggi in termini di pulizia, certificazione e univocità del dato. I benefici riguardano anche l’organizzazione del lavoro, in quanto disponiamo di un database con tutte le informazioni di prodotto, facilmente accessibile e consultabile da tutti gli utenti”, spiega il responsabile dei sistemi informativi Prodotti Finiti Loro Piana, Andrea Dasi. Superata quindi la gestione tradizionale “su carta” delle informazioni, in azienda è stato avviato un processo per configurare tutti gli aspetti costruttivi e di processo di un capo di abbigliamento e integrare e mantenere nell’infrastruttura informativa elementi come i codici delle materie prime e dei prodotti finiti, stabiliti già in fase di progettazione. Il progetto Loro Piana sta anche evolvendo verso l’integrazione del sistema di Pdm con il Cad aziendale, per abilitare visualizzazione e reperimento immediato dei disegni e adottare funzionalità per la gestione dei cataloghi.
Ottimizzazione delle attività produttive, gestione di fornitori, rete di distribuzione e vendita, sono gli elementi alla base della decisione Snaidero di rinnovare i propri processi. “Abbiamo trasformato in una realtà concreta quello che, da tempo, stiamo sviluppando in un ambito di vera partnership per tutte le attività con fornitori, consulenti e rivenditori”, commenta il Ceo, Edi Snaidero.
Il progetto ha introdotto funzionalità di pianificazione della produzione, sistemi di schedulazione e controllo dell’avanzamento per i reparti di taglio ante mobili, verniciatura, finissaggio e carico per le spedizioni. La gestione delle relazioni con fornitori e rivenditori, invece, è demandata a un portale aziendale che integra tutti rapporti e i processi di ebusiness. Sempre attraverso il sito, Snaidero eroga ai propri rivenditori servizi, sia operativi sia informativi, quali il supporto alla configurazione e immissione dell’ordine, la consultazione dei cataloghi tecnici e fotografici. Inoltre, fornisce anche il supporto di progettazione grafica 3D della composizione per il cliente finale, facendo ‘esplodere’ automaticamente l’ordine per i reparti produttivi.
Il gruppo Kosme, infine, ha adottato la soluzione Plm thinkteam in tutte le sue società, sia in Italia sia all’estero. In particolare, nella sede italiana ha scelto di gestire automaticamente i dati di prodotto e di processo. Sfatando il mito che il Plm sia un sistema più indicato alla grande impresa che alla Pmi, il responsabile ricerca e sviluppo di Kosme, Roberto Pigni, sottolinea: “i benefici di un ambiente di gestione del prodotto integrato sono a disposizione anche delle aziende manifatturiere di medie dimensioni, qual è Kosme”. Uno degli obiettivi, ovvero, ridurre le anomalie in fase di produzione e di montaggio componenti, è stato raggiunto, così come il riutilizzo dei dati esistenti, che le permette di ridurre il time to market nella produzione di macchine personalizzate.
GLI UTENTI INTERVISTATI:
Robopac
È un’azienda del gruppo Aetna che, nel suo stabilimento nella Repubblica di San Marino, produce macchine per imballaggio terziario distribuendole (per il 70%) in tutto il mondo.
Guzzini
Fondata nel 1958 a Recanati, è una delle prime imprese italiane di illuminotecnica. Nel suo catalogo prodotti ci sono anche apparecchi di illuminazione per arredo urbano, musei, spazi commerciali.
Loro Piana
Conosciuta per la produzione tessile di lusso, il marchio dispone anche di una rete distributiva che comprende oltre 60 punti di vendita nel mondo.
Kosme Italia
La società del gruppo Kosme (che comprende anche le società Kosme Austria, Keber e Costec) ha sede a Mantova e produce macchine etichettatrici automatiche.
Snaidero
È un gruppo con una decina di stabilimenti nel mondo dove si producono cucine componibili con i marchi Snaidero, Rational in Germania, Arthur Bonnet in Francia e Regina in Austria.