Intesa Sanpaolo si apre ai giovani, avvicinandosi ai loro bisogni di crescita e ai loro progetti lavorativi e non. E lo fa attraverso Superflash, un vero e proprio brand che, riprendendo il nome della propria carta-conto lanciata sul mercato qualche anno fa, propone una gamma di prodotti dedicati agli under 35 che spaziano dall’ambito bancario, a quello del tempo libero, a quello del volontariato. La Banca si mette in discussione, quindi, esplorando aree che non le sono consone e rimodulando l’offerta, il modello di servizio e gli stili di comunicazione attraverso una semplificazione e un notevole contenimento dei costi per i giovani clienti. Ma la generazione Y è soprattutto una generazione perennemente online: ed ecco che il web diventa un canale chiave di relazione, a partire dal nuovo sito superflash.it (realizzato attraverso il massimo coinvolgimento dei dipendenti under 35) fino alla pagina Superflash su Facebook, dove i clienti comunicano con la Banca in modo semplice e immediato, inserendo le proprie domande e ricevendo risposte e informazioni sul nuovo prodotto.
Esperti di servizi finanziari
“È necessario sfatare alcuni luoghi comuni che gravano sull’universo giovanile” afferma Corrado Passera, Ceo di Intesa Sanpaolo “come ad esempio la totale inesperienza relativamente agli strumenti e ai servizi bancari: anzi, la fascia 18-35 anni è un target estremamente ‘bancarizzato’ e molto propenso all’utilizzo dell’home banking per i propri bisogni finanziari. Ben il 70% dichiara di avere una conoscenza media dei sistemi finanziari di base, e il 90% possiede almeno uno strumento di gestione del denaro. A differenza di quanto si crede, inoltre, le nuove generazioni sono molto pragmatiche e concrete: stufe di troppe parole vuote, sono molto legate ai fatti”. “Con questo nuovo progetto” aggiunge Marco Morelli, Direttore Generale di Intesa Sanpaolo “vogliamo dare un nuovo segnale di fiducia e di apertura ai giovani, per farci conoscere ancora meglio sia dal lato dell’offerta sai dal lato del modello di servizio. È una sfida appassionante che testimonia la spinta all’innovazione di tutto il Gruppo Intesa Sanpaolo”. E uno slancio al futuro, proprio in questo momento, è tanto più difficile quanto più è necessario, basti osservare i dati dell’indagine Ipsos presentati dal presidente Nando Pagnoncelli per Intesa Sanpaolo, che “evidenziano come i giovani continuino a essere tra i più colpiti dalla crisi: disoccupazione e situazioni di precarietà li inducono ad avere una raffigurazione del futuro impoverita, dove il sé come lavoratore è indefinito, mentre aumenta la percentuale – ben il 21% – dei cosiddetti Neet, ragazzi che non studiano né cercano più lavoro”. Continua Pagnoncelli: “Porre dunque le nuove generazioni al centro della propria azione è cruciale, poiché per ragioni intrinseche – consumi, energia, volontà, ambizione, ‘spinta critica e innovatrice’ – sono la fascia di popolazione che potrebbe dare un impulso alla ripresa del Paese”. In un futuro prossimo Intesa Sanpaolo si prefigge, oltre all’articolata offerta “virtuale”, di coinvolgere tutte le strutture operative della “banca dei territori” attraverso un sistematico lavoro di formazione e comunicazione interna, in modo che l’attenzione dedicata ai giovani divenga patrimonio comune dell’intera rete bancaria. Tale attenzione, comunque, troverà concreta realizzazione con l’apertura di undici filiali Superflash nelle principali città italiane, fra il 2011 e il 2012.“Il Gruppo Intesa Sanpaolo è attivo su più fronti: finanziamenti per le start up, per gli studi, per i giovani artisti, per la casa” ha concluso Passera “perché è sui giovani che ricadono in primo luogo gli effetti di una crisi più lunga e più grave del previsto, ed è proprio per questa ragione che abbiamo sentito la necessità di ribadire che siamo al loro fianco, che moltiplicheremo sforzi e iniziative per sostenere i loro progetti e realizzare i loro talenti”. Anche attraverso massicce dosi di tecnologia.