System integrator che, lavorando al passo di uno sviluppo tecnologico e organizzativo progressivo, sono in costante evoluzione. La system integration, infatti, non è più solo una questione di connettività tra hardware e software, ma un fattore strategico che abilita la trasformazione digitale delle imprese.
I system integrator più visionari e innovativi, avendo contezza dell’impatto che ogni decisione può avere sulle persone, sul pianeta e sui profitti, fanno sì che ogni nuova integrazione diventi un passo verso un futuro più sostenibile, efficiente e inclusivo.
La visione e personalizzazione strategica di HAL Service
Fondata nel 1990, HAL Service è un’azienda leader nel settore delle Telecomunicazioni e dei system integrator, specializzata nella progettazione e implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate per imprese pubbliche e private. Con una visione strategica che combina innovazione, sostenibilità e responsabilità sociale, la società è lo specchio di un’evoluzione virtuosa della system integration. Alessandra Sponchiado, General Manager dell’azienda, ha una visione chiara delle tendenze e delle sfide che i system integrator devono affrontare.
“Il mercato è abbastanza saturo. Ad eccezione di tecnologie veramente nuove, la chiave di volta è lavorare sul valore aggiunto in modo strategico - spiega Sponchiado -. C’è uno spostamento verso la sartorialità, con i big che perdono quote a favore di realtà come la nostra. È essenziale avere un posizionamento chiaro e riuscire ad arrivare al cliente, che è la sfida più grande. Le aziende hanno bisogno di un approccio smart in cui la tecnologia va tradotta per tutti quegli gli utenti che fanno un altro mestiere che non è l’ICT. Nell’agone della system integration vincono i player tecnologici che riescono a rendere facile e fruibile qualcosa che per natura non lo è”.
Una visione della leadership integrata e strategica
Combinando passione per la tecnologia e la pianificazione con innato pragmatismo, Alessandra Sponchiado ha una visione singolare e strategica della system integration, che affonda nel suo passato professionale attraverso settori diversi, dallo sport alla logistica all’ICT. Un percorso che le ha permesso di affinare le sue doti di leadership fondate sul gioco di squadra, la capacità di costruire e guidare team efficaci e il rispetto per l’intelligenza collettiva, maturando una comprensione olistica a livello di tecnologie e processi.
“Non credo al caso – racconta la manager -. La mia esperienza come giocatrice professionista di basket mi ha insegnato che basta un tassello fuori posto per compromettere tutto. Questo principio l’ho applicato al mondo del lavoro. A 25 anni sono entrata in DHL, l’azienda operativa per eccellenza, dove tutto funziona o niente funziona. Mentre gestivo diversi gruppi di lavoro, ho scoperto di essere un’Operations and Execution lover. Non sapevo di avere questa attitudine così forte alla pianificazione. La logistica mi ha insegnato l’importanza di movimentare in modo ottimale i pacchetti e a ottimizzare i flussi e i processi il che si è rivelato un parallelo perfetto con il mondo ICT, nel quale i “pacchetti” sono virtuali, da cui la transizione al settore Telco da cui una transizione al settore Telco… naturale. Oggi vedo il mondo come un insieme di tasselli interconnessi e interdipendenti in cui il collective genius è fondamentale per scaricare a terra progetti di innovazione funzionali e sostenibili. L’innovazione non è mai solo tecnologica: è anche operativa e culturale. Ogni persona deve essere consapevole del proprio ruolo e dotata degli strumenti necessari per creare valore e fiducia. In HAL Service ho trovato un contesto attento sia alle persone sia al territorio e fertile per coltivare i talenti dell’Information Technology, dove lo spirito di squadra e l’approccio collaborativo favoriscono l’innovazione, creando un ambiente di lavoro dinamico e stimolante”.
La fiducia come valuta dell’innovazione nel settore ICT
Nel settore ICT, in particolare, la reputazione di un brand e la percezione della sua affidabilità influenzano in modo significativo gli orientamenti d’acquisto dei decisori. La scelta di una soluzione tecnologica non dipende solo dalle specifiche tecniche o dalle performance di prodotto.
“Molti clienti tendono a scegliere marchi noti pensando che siano una garanzia assoluta. Questo atteggiamento porta spesso a decisioni conservative che non sempre sono le più vantaggiose - fa notare la manager -. Rompere questo schema mentale non è semplice. La scelta di un brand dovrebbe basarsi su parametri più oggettivi, come il livello delle infrastrutture, la qualità del servizio, la capacità di personalizzazione e il supporto post-vendita. Oggi i system integrator non si limitano più a rivendere servizi, ma creano soluzioni personalizzate, combinando le migliori tecnologie disponibili per offrire un valore aggiunto reale ai loro clienti. È un cambiamento profondo, che richiede competenza, visione strategica e capacità di identificare il partner giusto. Il fattore fiducia gioca un ruolo determinante”.
Qualità della specializzazione e della relazione
Rivolgendosi sia ai clienti finali che al canale wholesale, il differenziale di un system integrator come HAL Service risiede nella capacità di offrire una soluzione completa, integrata e facilmente fruibile, senza le complessità tipiche di molte soluzioni proprietarie con un plus: contare su diverse unità di business specializzate, di cui una si occupa esclusivamente di sviluppo software. Perno tecnologico dell’offerta sono le piattaforme applicative sviluppate internamente, che permettono di fornire ai clienti non solo un prodotto, ma un ecosistema tecnologico chiavi in mano, pronto per essere utilizzato senza necessità di configurazioni complesse o interventi onerosi.
“Il nostro valore aggiunto come system integrator non consiste solo nella nostra offerta e nella professionalità delle nostre persone. Abbiamo investito molto sulla qualità delle relazioni e sull’ottimizzazione dei flussi interni, eliminando i livelli intermedi nelle customer operations, per garantire ai clienti un accesso diretto a interlocutori tecnici qualificati quando necessario. Questo approccio migliora significativamente la qualità del contatto umano e, unito alla solidità della nostra infrastruttura tecnologica, ci permette di offrire soluzioni non solo efficienti, ma anche altamente personalizzate in base alle esigenze specifiche di ogni azienda”.
La value proposition di un ecosistema tecnologico integrato per una gestione efficiente
La tendenza all’outsourcing dei clienti è sempre più forte, soprattutto dopo spinte normative come la NIS 2, che ha creato fermento generando molte domande anche nel top management, chiamato a rispondere in prima linea. Come ribadisce la manager, quello che cercano le aziende è un partner che sappia tradurre le loro esigenze, prendendo in carico anche la gestione delle soluzioni che propone. Attraverso il brand WiC, HAL Service propone soluzioni all’avanguardia di connettività, voce, network, cyber security, cloud e datacenter, progettate per rispondere con precisione alle esigenze specifiche delle imprese pubbliche e private.
“L’ampiezza della nostra suite di prodotti e servizi ci garantisce un grosso vantaggio competitivo perché permette ai nostri clienti di trovare tutto ciò di cui hanno bisogno – sottolinea la direttrice generale di HAL Service -: sia dal punto di vista tecnologico che in termini di supporto locale. Un elemento chiave dell’offerta è WiC Manager che semplifica la gestione delle reti wireless e cablate, permettendo agli operatori di configurare, analizzare le prestazioni e risolvere eventuali problematiche in modo rapido ed efficiente, garantendo elevati standard di sicurezza e affidabilità, ha un layer superiore costituito da una serie di moduli crescente”.
Un modello di vendita flessibile per un mercato in evoluzione
Per rispondere in modo efficace alle diverse esigenze del mercato, come system integrator HAL Service ha strutturato la propria strategia su tre canali di vendita distinti: system integrator e operatori, agenzie, procacciatori e vendite dirette.
“Come system integrator abbiamo colto un trend emergente nella commercializzazione su larga scala – evidenzia Sponchiado -: la crescente specializzazione degli operatori. Se in passato le figure professionali tendevano ad avere un approccio ibrido, oggi c’è una netta biforcazione tra profili commerciali e tecnici. Per questo abbiamo sviluppato modelli di vendita pensati per entrambi: da un lato, chi desidera un servizio chiavi in mano può contare sulla nostra piattaforma integrata. Dall’altro, chi vuole aggiungere valore con sviluppi propri ha accesso a layer tecnologici personalizzabili e a infrastrutture dedicate, mantenendone il pieno controllo. Così riusciamo a declinare la nostra innovazione in modo estremamente più agile e rilevante, consentendo ai partner di concentrarsi sulla costruzione della loro offerta senza preoccuparsi delle complessità tecniche”.
System integrator e società benefit tra innovazione e sostenibilità
Dal 2024, HAL Service è diventata ufficialmente una società benefit, in linea con l’attitudine dei cinque soci che perseguivano questo orientamento ancora prima di essere ufficializzato dallo status giuridico. L’impegno di HAL Service si riflette in iniziative come “Mobilità garantita”, la sponsorizzazione di ”Scuola Onlife” per promuovere una cittadinanza digitale consapevole o il progetto “NADI-ACQUA” per l’innovazione sostenibile nell’acquacoltura.
“Essere una società benefit non significa rinunciare alla redditività – conclude Sponchiado - ma integrare negli obiettivi aziendali una responsabilità più ampia verso la comunità e l’ambiente nella piena consapevolezza che una parte del profitto deve essere reinvestita per generare valore anche in termini di impatto positivo a livello sociale, professionale e locale. Non è solo un investimento economico, ma una scelta strategica basata su una visione più ampia: fare impresa coniugando profitto e impatto sociale”.
In questo senso, un altro progetto significativo è legato all’acquisizione di un ex stabilimento industriale di 15.000 metri quadrati, situato accanto alla sede dell’azienda. Dietro all’investimento una duplice finalità: creare nuovi uffici ma anche qualcosa di più grande: un Fab Lab a beneficio del territorio. Questo laboratorio artigianale, infatti, è anche un hub tecnologico, dove vengono insegnati mestieri innovativi, dalla manifattura digitale alla programmazione informatica.