“I segnali che avevamo a fine 2009 e che abbiamo poi riscontrato anche all’inizio di quest’anno testimoniano che, pur non essendo completamente usciti dal tunnel della crisi, sembra che il temporale sia passato”. Con questa visione ottimistica Manuel Vellutini, Chief Operating Officer di Tagetik, racconta a ZeroUno le mosse strategiche di una media azienda italiana che mira a conquistare i mercati internazionali andando a proporre “software italiano”.
“Abbiamo chiuso aprile 2010 con un +25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e questo ci fa ben sperare nonostante la chiusura annuale del 2009 ci abbia consentito di raggiungere ‘solo’ un +5%”, descrive Vellutini. “Siamo abituati a crescere e a fare previsioni di crescita nell’ordine delle due cifre e, dunque, nonostante il 5% di fatturato in più rispetto all’anno prima sia assolutamente positivo, è comunque un segnale del rallentamento verificatosi a livello mondiale che ha frenato gli investimenti aziendali”.
Un freno che sembra però si stia lentamente rimuovendo, grazie anche alle previsioni degli analisti che sottolineano l’importanza del Performance Management come strumento di gestione dei cambiamenti e, dunque, sia durante le fasi di crisi sia per il rilancio del business. “Certo, nonostante i segnali postivi, assistiamo a percorsi di valutazione degli investimenti ancora molto attenti e lunghi – sottolinea Vellutini -. I livelli decisionali sono saliti ancora più in alto per cui una scelta di spesa viene controllata dai massimi dirigenti che, in tema di Performance Management, richiedono un percorso valutativo molto attento e articolato”.
“Ma ciò non ci spaventa, anzi, per noi è un approccio molto positivo – enfatizza Vellutini -. Per un vendor specializzato come Tagetik più è attento il percorso di valutazione più riusciamo ad assistere le aziende anche nella fase iniziale di consulenza e assistenza”.
Entrando nel dettaglio delle aree del Performance Management su cui Tagetik sta concentrando gli sforzi, Vellutini sottolinea come negli ultimi mesi il maggior fermento derivi dalla pianificazione dei budget e dall’analisi finanziaria soprattutto da parte di aziende che stanno guardando ai mercati internazionali.
Internazionalizzazione che interessa, prima di tutto, la stessa Tagetik: “Noi siamo la classica realtà media italiana che sta facendo un percorso di internazionalizzazione – descrive Vellutini -. Siamo già presenti in 15 Paesi soprattutto a livello commerciale ma per migliorare ed espandere la nostra presenza abbiamo bisogno di una rete di partner qualificata sulla quale stiamo lavorando da tempo, con un cambio del modello di go-to-market che passa da totalmente diretto a “misto” con il supporto di partner commerciali e system integrator”.
Un percorso strategico che vede nella recente sinergia con Microsoft un importantissimo tassello: “Da questa sinergia è già nata la soluzione Tagetik 3.0 Enabled by Microsoft SharePoint che integra le nuove funzionalità di Tagetik in materia di Budget, Pianificazione e Forecast con SharePoint e la piattaforma di business intelligence di Microsoft”, conclude Vellutini. “Una alleanza che ci permette di portare all’estero il software italiano, sfruttando anche la solida rete di partner della multinazionale di Redmond”.
Tagetik: il software italiano va alla conquista del mondo
Il Performance Management come motore del cambiamento, soprattutto per aziende che mirano all’internazionalizzazione. Come la stessa Tagetik che per riuscirci punta anche ad alleanze strategiche. Ad esempio quella con Microsoft
Pubblicato il 09 Giu 2010
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