Mai come in periodi di congiuntura economica difficile come l’attuale occorre tenere alta l’attenzione sulla necessità strategica di continuare a fare innovazione in particolare attraverso le tecnologie Ict. Innovare non può essere una scelta solo per i tempi migliori ma è una necessità strategica proprio nei tempi difficili per essere pronti quando la crisi finirà. Il Forum dell’Innovazione Digitale, iniziativa promossa da Idc Italia con il supporto delle principali aziende Ict, in preparazione della 4a edizione dell’Innovation Forum Conference del prossimo Marzo a Milano, sta attuando un programma di lavori su alcuni settori strategici per il mercato Ict e per il Paese al fine di evidenziare le opportunità e le azioni possibili di sensibilità ai vari stakeholders. Ciò è tanto più possibile alla luce ormai della profonda trasformazione e pervasività in atto nelle tecnologie Ict grazie all’integrazione tra i diversi momenti di utilizzo delle tecnologie digitali delle persone, quello tradizionale nel lavoro dentro le organizzazioni aziendali legato a logiche di business, quello privato come consumatori digitali e quello sociale di interazione che rendono possibile un percorso di innovazione legato allo sviluppo umano complessivo.
È convinzione del Forum che l’innovazione digitale sia sempre più un fattore fondamentale per la modernizzazione di settori come la sanità, la pubblica amministrazione, i servizi finanziari ma anche di aree trasversali a diversi settori, vere e proprie filiere di innovazione per il nostro paese come l’ambiente o meglio la nuova “green economy” che trasformerà alcuni settori, non solo quello energetico, l’infomobilità permessa dall’evoluzione verso le città digitali, oltre al “turismo digitale” che permette una fruizione più ricca e nuova esperienza attraverso il valore digitale estrapolabile dal nostro patrimonio culturale e territoriale.
Tuttavia oggi non esiste ancora una strategia per il turismo e la politica turistica è ancora frammentata e lasciata un po’ al caso e alla buona volontà dei singoli. L’Italia, ad oggi, non ha una piattaforma tecnologica dove si concentrino le informazioni turistiche. Le singole città e province hanno spesso i loro portali, molto diversi tra loro per qualità e contenuto, ma ad oggi nessuno ha ancora una impostazione Web 2.0.
Su questo fronte Idc ha realizzato una ricerca stimando i benefici potenziali dell’adozione di servizi digitali nel contesto di una strategia di marketing territoriale integrato basata sulla città. Lo studio dimostra che l’innovazione digitale può avere un effetto moltiplicatore sul turismo culturale.
Abbiamo preso in considerazione le dieci province più visitate per ragioni culturali, e abbiamo stimato che, grazie ai servizi digitali, le visite a pagamento nei musei potrebbero aumentare di ben il 33%. Inoltre, l’innovazione digitale potrebbe portare una spesa aggiuntiva da parte dei turisti culturali pari ad almeno 35 milioni di euro all’anno.
Nel nostro paese troviamo anche esempi virtuosi di innovazione turistica, ma si tratta di casi isolati, che nascono su iniziativa delle amministrazioni locali. Massa Carrara, dall’anno scorso, propone una piattaforma che attraverso un supporto fornito in loco o personale consente di ricevere informazioni sui percorsi sportivi e ambientali, le infrastrutture ricettive, i luoghi di interesse. Per visitare Padova si possono scaricare dal sito Turismo Padova e Terme Euganee tracce per I-pod, mp3 player generico, cellulari smartphones, palmari, Pda, semplicemente aprendo un collegamento.
Questi sono solo alcuni esempi che testimoniano come le idee ci sono; occorre un rilancio attraverso una strategia e politica chiara per fare una agenda di priorità. Poi le tecnologie e il know how disponibile ormai sul mercato faranno il resto.
* Ezio Viola è Group Vice President and general manager Emea Vertical Markets & Insight di Idc