È incredibile però come i temi delle sfide presenti nell’edizione del 2001, il cui slogan era “Le sfide della e-impresa” si ripropongano quasi nella stessa veste ma con una rinnovata urgenza, a distanza di tanto tempo. 14 anni rappresentano infatti un’eternità rispetto ai tempi di evoluzione e alle continue trasformazioni dell’Ict.
Troviamo infatti la security al primo posto del laboratorio di allora, seguita dai rischi incombenti, dalle turbolenze, dal senso del valore, dalla sconvolgente evoluzione della domanda, dalla sempre più illimitata capacità di accesso alle telecomunicazioni con prezzi accessibili, dal cambiamento continuo delle tecnologie e dei processi con tutte le implicazioni conseguenti, dall’impatto dell’adeguamento delle infrastrutture, dallo sviluppo dell’e-government, dalla webbizzazione del Sistema Informativo, dalla consapevolezza del valore dell’informazione nella gestione dei processi, dalla necessità di nuove figure professionali di fronte alle discontinuità operative e funzionali, dalle nuove relazioni aziendali, dal nuovo orizzonte dell’ “intellectual capital” ecc.
Sono cambiate forse le denominazioni delle esperienze a confronto, sono divenuti più sofisticati i metodi di misura, le strutture organizzative, gli allineamenti, gli equilibri fra velocità ed efficienza, i livelli di competitività e di innovazione, di velocità, di qualità, di compliance e si sono acuiti i compromessi fra rigore metodologico ed efficacia, ma è sicuramente cresciuta nel tempo l’importanza dello strumento Ict sia a livello dell’economia di mercato e dell’influenza sui parametri di crescita aziendale sia a quello del miglioramento e della razionalizzazione dei rapporti fra il cittadino, aziende e la pubblica amministrazione.
I nodi da sciogliere, fermo restando l’ecosistema di condizioni di assoluta e talvolta inattesa variabilità in cui si muove l’Ict, sono però quasi sempre gli stessi:
- La tecnologia e il suo sempre più turbolento evolversi; oggi mobile, social, big data e cloud services.
- I rischi sempre più elevati a cui l’azienda si espone nella misura in cui aumenta i gradi di interazione sociale e aziendale e amplifica i confini dei propri dati (sicurezza).
- La trasformazione dei processi di mercato nell’ interazione delle aziende con i propri clienti e con la pubblica amministrazione (interoperabilità).
- L’instabilità del supporto infrastrutturale e la assoluta necessità di un suo continuo e talvolta scomposto adattamento ai processi.
- I livelli organizzativi interni sempre più orizzontali e interattivi; necessità continua di gestire l’innovazione, l’information intelligence, l’esperienza sul cliente e la presenza del digitale nel business.
- La necessità di realizzare un’alleanza creativa con il “cliente” da parte delle aziende e con il “cittadino” da parte della pubblica amministrazione, ferma restando l’esigenza di una sintonia comune ed efficienza di interazione fra realtà aziendali e pubblica amministrazione.
- Le competenze necessarie sono sottoposte a un continuo cambiamento evolutivo; l’adozione di nuove piattaforme prefigura una ridefinizione quasi totale dei ruoli all’interno dell’Ict aziendale.
- La scala dei valori aziendali evidenzia sempre di più il ruolo dell’Ict nello sviluppo dell’impresa e la necessità di individuare e nel ricercare nuovi valori generatori di business.
- I nuovi paradigmi emergenti, il ruolo dell’innovazione e la loro collocazione infrastrutturale e culturale nella realtà aziendale.
- Il contesto europeo e globale di competitività in cui l’azienda si muove.
Proprio quindi in considerazione di questi svariati nodi, che si ripropongono in maniera sempre più sofisticata e impellente, occorre da parte dei Cio un ulteriore sforzo creativo, un significativo cambio di marcia, una svolta in grado di indirizzare univocamente, sotto i tanti punti di vista emergenti, le strategie di sviluppo dell’Ict aziendale.
E in questo senso, la riflessione tradizionale degli Incontri Ict 2014 e il confronto che ne deriva, offrono quindi una unica, rinnovata opportunità.
* Giorgio Bongiorno è responsabile Finaki Italia