Fondata nel 1976, SAS Institute, o solo SAS come è più nota, compie i quarant’anni di vita. È la più grande società indipendente operante nell’analisi e intelligence dei dati, le cui soluzioni servono circa 80 mila imprese e 5 milioni di utenti nel mondo.
Non stupisce quindi che il SAS Forum, tenutosi lo scorso 28 aprile nel Centro Congressi MiCo sotto l’emblematico slogan “Analytics Everywhere” si sia svolto con un’enfasi speciale. Grande la partecipazione, con circa 2400 nomi registrati e interventi spesso di alto livello. Come il discorso sui processi decisionali tra Mauro Maldonato, Psichiatra e professore di Psicopatologia Generale, ed Emanuela Sferco, SAS Regional Marketing Director Central-East Europe, o l’affascinante relazione di Stefano Mancuso, Direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale, sull’interazione delle piante, presa a modello per lo sviluppo di una intelligenza decentralizzata.
Il dovere d’informazione ci impone però di parlare soprattutto delle soluzioni che Marco Icardi, Vicepresident Central-East Europe di SAS, ha annunciato a conclusione della mattinata e che realizzano la promessa di fare delle analytics il tessuto cognitivo sul quale basare ogni attività.
Una nuova architettura per le analisi mission-critical
L’annuncio principale è quello di SAS Viya. Si tratta di una piattaforma la cui architettura unifica ed integra gli ambienti di amministrazione, gestione, sviluppo ed esecuzione di tutti i processi di analisi dei dati e di visualizzazione dei risultati attuati in un’organizzazione. In tal modo gli utenti, data-scientist come uomini del business, possono avere una gestione end-to-end dei dati, dalla ricerca delle relazioni alla loro esposizione. Si tratta inoltre di una piattaforma ‘cloud-ready’, installabile sia on-premises sia tramite i servizi cloud, sui quali si spostano sempre più le applicazioni data-intensive e le fonti-dati. È una piattaforma soprattutto aperta. Si può infatti integrare con i più diffusi linguaggi di programmazione, a partire da Java, e dotare di Api ReST (Representational State Transfer, un’architettura software per sistemi distribuiti – ndr) che fungono da elementi componibili per lo sviluppo di nuovi ambienti analitici.
SAS Viya comprende diversi prodotti, alcuni in versioni per la nuova piattaforma, altri del tutto inediti. Tra i primi sono stati annunciati il noto e diffuso SAS Visual Analytics, per la data discovery e il reporting interattivo e SAS Visual Statistics, per lo sviluppo di modelli di analisi predittiva. Tra i nuovi figurano SAS Visual Investigator, per una gestione interattiva delle informazioni che ottimizza i processi d’indagine (ad esempio riducendo i falsi positivi) e offre anche visualizzazioni geospaziali e temporali, e SAS Visual Data Mining & Machine Learning. Quest’ultimo prodotto merita due parole in più in quanto comprende algoritmi di auto-apprendimento che permettono di affinare on-the-run i modelli di analisi in risposta a variazioni dei dati analizzati. Ciò significa, in pratica, avere indicazioni per adattare le proprie scelte operative ai cambiamenti del mercato e poterlo fare in tempi quasi reali grazie all’elaborazione parallela e in-memory su più nodi di calcolo. Il pacchetto-base di SAS Viya è disponibile già da maggio per alcuni utenti ‘early-adopter’ selezionati, mentre la distribuzione generalizzata dei vari prodotti è prevista entro il quarto trimestre 2016.
Analytics per persone e cose
Gli altri annunci del Forum riguardano due campi d’applicazione solo in apparenza lontani: il marketing e l’IoT. L’analisi dei comportamenti di un cliente non è infatti così diversa, ai fini dell’attività di un’impresa, dall’analisi del funzionamento di una macchina. In entrambi i casi si tratta di avere informazioni utili per fornire un servizio e se la macchina è, come dovrebbe sempre essere, asservita a una persona o a una comunità, i due scopi vanno a coincidere. Ciò detto, la prima delle nuove soluzioni SAS è SAS Analytics for IoT. Si tratta di un modulo in grado di analizzare in streaming il flusso dei dati provenienti dai diversi sensori installati sui macchinari. Dato l’enorme volume di dati in gioco il problema è di estrarre i dati che contano, ed è ciò che fa il prodotto SAS tramite filtri ‘intelligenti’ che isolano i segnali significativi. Le analisi, svolte in tempo reale, attivano quindi in modo automatico azioni che vanno dal semplice allarme all’intervento sul sistema analizzato. Va detto che SAS si occupa da tempo dell’IoT e molte organizzazioni ne usano le soluzioni. Il nuovo prodotto rappresenta però, grazie ai filtri di cui si è detto, un notevole passo avanti nel permettere alle imprese di realizzarne i vantaggi potenziali.
L’altra novità, SAS Customer Intelligence 360, si rivolge al marketing manager, o CMO, con un prodotto che, integrando i dati sul cliente provenienti da qualsiasi canale, interno ed esterno all’azienda, ne dà una visione totale. Sappiamo, dai tanti ‘casi utente’ da noi indagati, che fondere i dati dei sistemi transazionali interni con quelli, non strutturati, ricavati dalle mail, dalle reti sociali e da quant’altro si trova digitalizzato sul Web e altrove non è per niente facile. In ciò sta il valore del prodotto SAS, che verrà rilasciato in due moduli-base: SAS 360 Discover, per l’analisi e il report dei comportamenti, e SAS 360 Engage, che ne è, per così dire, il seguito, permettendo di creare un percorso di ingaggio del cliente calibrato appunto sui comportamenti analizzati.