A tutto cloud, Fujitsu lancia K5

Creare servizi di business cloud nativi, possibilmente in modo rapido e semplificato, per accelerare i percorsi di innovazione e trasformazione delle aziende. Questo l’obiettivo sfidante cui Fujitsu tende con il lancio di una nuova piattaforma di servizi cloud basata su OpenStack

Pubblicato il 06 Giu 2016

È al mondo ibrido che Fujitsu sta guardando nella definizione della propria strategia di posizionamento ed offerta, perché è lì che le aziende stanno andando, cercando di volta in volta le vie più efficaci per poter coniugare ‘il vecchio’ con ‘il nuovo’.

Mark Phillips, Emeia head of Cloud Platforms, Services and Hybrid It di Fujitsu

Esordisce esprimendo questi concetti Mark Phillips, head of Cloud Platforms, Services and Hybrid It di Fujitsu per la regione Emeia (Europa, Medio Oriente, India e Africa), chiamato dall’azienda a presentare in una ‘global virtual conference’ la nuova offerta di servizi cloud chiamata K5. “Si tratta di una piattaforma di servizi che coniuga soluzioni Iaas e Paas in grado di abilitare la trasformazione digitale delle aziende mediante la perfetta integrazione di ambienti legacy e sistemi It tradizionali con soluzioni e tecnologie di nuova generazione basate sul cloud”, ha sottolineato in apertura Phillips.

Di fatto, stiamo parlando di un set di tecnologie disponibili come servizio cloud (infrastrutture e piattaforme middleware) pensate per accelerare lo sviluppo di quei sistemi ormai entrati nel gergo comune come ‘system of engagement’, che nell’accezione data da Fujitsu diventano ‘nuove applicazioni cloud-native’. “Lo sviluppo di servizi e soluzioni digitali deve essere sempre più rapido e ‘produrre’ innovazione per il business – ha precisato Phillips -. Al tempo stesso, le nuove soluzioni cloud devono essere perfettamente integrate con i sistemi aziendali tradizionali, i cosiddetti ‘system of record’”.

Le declinazioni della soluzione Cloud Service K5 – fonte: Fujitsu

Cloud Service K5 si presenta come una piattaforma basata su tecnologia open source, nello specifico su OpenStack, resa disponibile alle aziende secondo differenti modelli di ‘accesso’: public cloud, virtual private hosted, dedicated e dedicated on-premise. “L’architettura di riferimento rimane la medesima, indipendentemente dal fatto che un’azienda scelga di utilizzarla via public cloud, on premise o tramite modelli intermedi come l’hosting dedicato – spiega ancora Phillips – sempre con lo stesso livello di disponibilità (garantito al 99,99%), gli stessi Sla e servizi di assistenza. Per progetti complessi, per esempio per workload mission critical da abilitare attraverso servizi cloud, sono previsti anche servizi professionali di livello enteprise”.

K5 fa parte della più ampia offerta che Fujitsu fa ricadere sotto il nome di Digital Business Platform MetaArc che racchiude tecnologie e servizi per lo sviluppo ed il rilascio di nuove applicazioni basate sul cloud. “Le nuove funzionalità dei servizi cloud K5 vanno nella direzione dello sviluppo e dell’integrazione di applicazioni cloud native – puntualizza il manager Fujitsu – mentre le più ampie capacità di MetaArc completano il processo attraverso la gestione automatizzata ed il rilascio di ambienti multi-cloud (funzionalità estese a tutte le piattaforme cloud oggi disponibili sul mercato)”.

I servizi della piattaforma K5 sono già disponibili in Giappone ma Phillips, in chiusura di annuncio, fa sapere che nei piani di Fujitsu ci sono ampi investimenti: “A luglio apriremo il primo centro europeo, in Gran Bretagna, dal quale erogare i servizi; nel corso dell’anno proseguiremo con l’introduzione della piattaforma in Finlandia e Germania. Ad inizio 2017 arriveremo anche in Spagna e proseguiremo lo sviluppo a Singapore, in Australia e negli Stati Uniti”.

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