Aastra, nuove strade per l’Ucc

Pioniera nella telefonia VoIP, innovativa nell’unificazione delle comunicazioni fisso-mobile e nella virtualizzazione delle infrastrutture, la società affronta il nuovo anno con una strategia d’offerta nell’Unified communications che punta sulle piccole e medie imprese e sulla proposta d’infrastrutture e soluzioni Ucc via cloud

Pubblicato il 05 Feb 2013

Pasquilini

Fondata a Toronto e attualmente con quartier generale a Concord, sempre nella provincia dell’Ontario, la più popolosa e industrializzata del Canada, Aastra Technologies nasce nel 1983 come società di servizi d’ingegneria per le industrie del settore difesa e aerospaziale. Nel 1992 inizia a specializzarsi nelle Tlc, sviluppando e commercializzando prodotti e sistemi per l’accesso alle reti di comunicazione. Oggi è un’azienda che occupa oltre duemila persone, è presente in modo diretto in una trentina di paesi e nel 2011 (ultimi dati ufficiali disponibili) ha fatturato 693 milioni di dollari canadesi (circa 527 milioni di euro) con un margine lordo del 42,3% e un profitto netto di 26,17 milioni (circa 20 milioni di euro).

La crescita di Astra si è impennata nell’ultimo decennio grazie a una serie di fusioni e acquisizioni avviata nel biennio 2001-2003 rilevando rami di attività da Nortel, Lucent e Ascom. Sono quindi seguite, nel 2005, le due acquisizioni di Eads Telecom (il ramo Tlc dell’agenzia spaziale europea, cui faceva capo Matra Communications) e della tedesca DeTeWe, che hanno portato clienti ed expertise nei servizi di rete, nella telefonia Ip per le medie-grandi imprese e nelle Tlc wireless. Poi, nel 2008, è stata incorporata la divisione Tlc della Ericsson, che ha drasticamente allargato la presenza europea della società, e infine, ultima in ordine di tempo, nel 2012, la tedesca Comdasys, specialista nella convergenza fisso-mobile, che fa di uno smartphone un’estensione funzionalmente completa del centralino aziendale. Si noterà che, tranne Nortel e Ascom, sono tutti nomi europei, la cui acquisizione ha reso di fatto la società canadese una realtà del Vecchio continente, dal quale oggi proviene oltre l’80% del suo business.

Francesco Pasqualini, managing director di Aastra Italia

La strategia Aastra si è da qualche tempo focalizzata sulla fornitura di infrastrutture, applicazioni e servizi di consulenza e assistenza post-vendita per la realizzazione di soluzioni Ucc (unified communication & collaboration). Nel 2012 quest’offerta si è estesa dalla fascia alta del mercato alle medio-piccole imprese con i communication server della serie 400 e, grazie alla partnership con VMware, con la piattaforma Aastra 700, che offre una gamma di applicazioni Ucc preinstallate in un unico ambiente server virtualizzato. Ciò apre alla società il mercato dei servizi cloud, rendendo appunto fruibili a utenti e operatori, tramite la nuvola, i servizi della piattaforma Ucc citata e altre soluzioni di comunicazione virtualizzate.

Come ha dichiarato Francesco Pasqualini, managing director della filiale italiana, in un recente incontro con la stampa: “Il 2013 sarà per noi un anno importante in quanto oltre che nei nostri tradizionali mercati, come le centrali telefoniche private che sono da sempre il nostro punto di forza, avremo una crescita anche in mercati innovativi, come quello dei Pbx virtuali [dove Aastra grazie anche alle partnership citate, ha l’offerta di riferimento – ndr] e quello del cloud, dove per livello tecnologico e flessibilità nel modello di tariffazione ci possiamo porre ai primi posti”. In questo programma giocano un ruolo fondamentale i partner certificati, ad oggi una quarantina, tanto che, ha concluso Pasqualini: “…abbiamo un programma d’incontri che dopo un tour nelle principali città italiane culminerà con due importanti eventi, a Milano e a Roma, per consolidare il rapporto con la base del nostro mercato”.

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