Accenture & Google POV

Accenture e Google Cloud: una partnership distintiva in tutti i settori di mercato.

Premiata come Global Services Partner of the Year di Google Cloud, Accenture da anni accompagna i propri clienti nei loro percorsi di innovazione e trasformazione facendo leva sulle tecnologie di Google Cloud. Tante le novità e i benefici che, con l’apertura delle nuove Cloud Region italiane, riguarderanno anche il nostro Paese

Pubblicato il 14 Ott 2022

Accenture & Google

Alla vigilia dell’apertura ufficiale delle due nuove Google Cloud Region italiane, a Milano e Torino, Accenture è stata premiata come Global Services Partner of the Year di Google Cloud.

Con un post dal proprio profilo, Scott Alfieri, Global Lead – Accenture Google Business Group, ha sottolineato che “questo premio riconosce Accenture per il pensiero innovativo, l’eccezionale servizio dedicato ai Clienti e l’utilizzo di prodotti e servizi best-in-class di Google Cloud. Una celebrazione dell’incredibile talento e impegno che Accenture e Google Cloud portano insieme sui clienti in tutto il mondo e in tutti i settori”.

Solo per citarne alcuni, Accenture e Google Cloud hanno lavorato con l’italiana A2A per aiutarla a raggiungere gli obiettivi chiave di sostenibilità delle Nazioni Unite entro il 2030, accelerando il percorso di crescita verso la transizione energetica sostenibile e la trasformazione digitale. Fin dal 2018 è stata avviata la collaborazione con una importante catena di supermercati e ipermercati per supportarli nell’obiettivo di diventare full digital entro il 2026.
Accenture ha inoltre supportato WINDTRE nel suo percorso di trasformazione per diventare una Data Driven Company attraverso una soluzione in grado di raccogliere ed elaborare grandi volumi di dati da fonti diversificate, disponibili in real-time.
Nell’ambito del mondo Media & Entertainment Accenture, per Telus, ha distribuito la sua soluzione AVS (Accenture Video Solutions) su GCP (Google Cloud Platform) per la prima volta al mondo, con l’obiettivo di migrare a un ecosistema completamente basato su cloud per soddisfare meglio e anticipare l’evoluzione dei contenuti e delle abitudini dei consumatori.

Insieme a Google Cloud, Accenture aiuta quindi i clienti a trasformare il loro business, generando valore e ora un nuovo impatto sostenibile per tutti gli stakeholder.

L‘imperativo della Sostenibilità

Con gli stakeholder che chiedono più impegno sul fronte ambientale, sociale e di governance (ESG), e i consumatori che si aspettano dai brand sempre più azioni in tal senso, Accenture grazie a una vasta esperienza di settore, sviluppa ed implementa strategie, modelli operativi, processi e tecnologie per aiutare le aziende a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, seguendo due direttrici.
Da un lato riducendo l’impatto immediato delle IT Operations abbassando le emissioni associate ( Sustainability of IT) e dall’altro utilizzando l’innovazione dell’IT per reinventare soluzioni e modelli di business più sostenibili ( Sustainability by IT).

Per supportare questa trasformazione sostenibile, Accenture può fare leva sulle due Cloud Region di Google in Italia, che diventano così un asset distintivo nella collaborazione tra le due aziende.

Ed è qui che si inserisce un caso di successo tutto italiano: il percorso di Intesa Sanpaolo per diventare una digital company grazie al Cloud per offrire a famiglie e imprese strumenti e servizi innovativi.

“Avevamo bisogno di infrastruttura sia su Torino sia su Milano. Volevamo un partner che ci accompagnasse, che ci desse know-how e portasse capabilities in termini di analisi e intelligenza artificiale. Soprattutto avevamo in mente un progetto che non riguardasse solo noi, ma avesse anche una ricaduta positiva sui territori”.
Sono queste le parole con cui Enrico Bagnasco, Executive Director Sistemi Informativi Intesa Sanpaolo, racconta il motivo che ha spinto tre anni fa l’Istituto a collaborare con Google Cloud, TIM, Noovle e Accenture nel progetto che si appoggia alle due Region.

Verso strategie Cloud First e multicloud

Una strategia Cloud First e omnicloud, dunque, che culminerà il prossimo anno nell’apertura di una nuova banca tutta digitale, “una banca cloud native”, come la racconta Bagnasco, per la quale sono dunque necessari infrastruttura, servizi, risorse computazionali e di sicurezza realizzati con standard particolarmente elevati.
“L’adozione di una strategia Cloud First e multicloud – prosegue Bagnasco – si accompagna a un profondo ripensamento dell’infrastruttura e a una revisione e trasformazione applicativa, con focus su centralità dei dati, sicurezza, governance. Alla fine, porteremo su Google Cloud il 60 per cento dei nostri workload e il prossimo anno, quando lanceremo una nuova banca interamente digitale, faremo ancora di più leverage su Google Cloud”.

RPO e RTO: non solo disaster recovery

Con le nuove Region, realizzate in collaborazione con TIM, Google Cloud rende disponibile un cloud “pensato e disegnato per l’Italia” e rispondente a requisiti stringenti in termini di disponibilità, scalabilità, data sovereignty, sicurezza e sostenibilità.
Ciascuna delle Region è in grado di fare disaster recovery sull’altra, in un contesto tutto italiano ma non solo: ogni region è composta da 3 zone che supportano la business continuity in caso di necessità. E tutto questo con latenza bassissima e livelli di sicurezza massimi che ne fanno soluzione unica e distintiva nel contesto italiano.

Carbon neutral dal 2007, Google dal 2017 acquista tanta energia sostenibile quanta ne consuma e si è posta l’obiettivo di arrivare al net zero nel 2030: impegno questo che coinvolge anche le due nuove region italiane.
Per i propri partner e clienti, inoltre, Google Cloud rende disponibile una console di gestione attraverso la quale è possibile visualizzare tutte le informazioni relative all’impatto ambientale e al carbon footprint delle attività sviluppate e svolte in cloud: informazioni utili sia per una chiara valutazione di impatto, sia perché possono essere inserite nel bilancio ambientale.

Accenture gioca un ruolo chiave nella transizione in atto, sia accelerando le migrazioni verso le Cloud ragion Google a basso impatto ambientale, sia sviluppando soluzioni e nuovi processi di business che utilizzino tecnologie sostenibili e che vedono nel cloud le loro fondamenta. Per altro, l’attenzione all’impatto ambientale delle nuove infrastrutture di Google Cloud è confermato anche dallo studio del Politecnico di Milano che ha stimato che le Region di Milano e Torino consentirebbero un risparmio a livello di emissioni pari a circa 47.640 tonnellate di CO2/anno.*

Impatto, in questo caso, che deve essere inteso anche come impatto sul territorio.
E le Google Cloud region promettono numeri interessanti al riguardo.
L’Università di Torino ha sviluppato infatti un’analisi sull’impatto economico e occupazionale legato all’apertura della cloud region. Lo studio ha valutato sia le analisi in fase di costruzione sia quelle in fase di installazione di ciascuna region, unendole a stime sui tre anni di esercizio: potenzialmente le nuove region potranno generare fino a 3,3 miliardi di euro di impatto economico e contribuiranno a creare 65.000 nuovi posti di lavoro entro il 2025 in Piemonte e Lombardia.

*Fonte: Studio indipendente condotto dagli Osservatori Digital Innovation e dal gruppo Energy & Strategy del Politecnico di Milano, a cura di Alessandro Piva, Antonio Lobosco, Davide Perego, Luca Dozio, Marina Natalucci, Ivan Antozzi, Laura Marcati, Oriana Leschiutta Jacopo Polverino

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