Mercati

Aumentano i data center hyperscale, di cui il 45% in USA

I data center hyperscale stanno crescendo in tutto il mondo.I ricavi delle apparecchiature dell’infrastruttura cloud alla fine del 2016 erano di circa 70 miliardi di dollari. Fornitori di servizi e imprese in corsa per costruire stack hardware cloud-enabling. I dati di una ricerca condotta da Synergy Research Group

Pubblicato il 20 Feb 2017

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Nonostante la crescente domanda di servizi cloud ospitati a livello locale, gran parte dei data center di tutto il mondo (circa il 45%) è ancora ospitata negli Stati Uniti, secondo quanto riportano gli analisti di Synergy Research.

Al secondo e terzo posto vi sono Cina (8%) e Giappone (7%), seguiti dal Regno Unito (5%). Le aziende con un più ampio impatto a livello di data center sono fornitori di cloud pubblici come Amazon Web Services, Microsoft e IBM, ognuno dei quali vanta oltre quaranta data center in giro per il mondo.

I ricercatori riportano che la comunità dei service provider di internet come Apple, Twitter, Facebook, LinkedIn e Yahoo, ha la tendenza a privilegiare data center basati negli Stati Uniti.

Allo stato attuale, Synergy Research stima che il numero di data center hyperscale gestiti da entrambi i gruppi toccherà quota trecento quest’anno per poi superare i quattrocento entro la fine del 2018.

Cloud hyperscale e hardware cloud-enabling

Gli analisti evidenziano come i ricavi delle apparecchiature dell’infrastruttura cloud ammontino, a fine 2016, a circa 70 miliardi di dollari e come fornitori di servizi e imprese siano in corsa per costruire stack hardware cloud-enabling. Secondo gli ultimi dati disponibili, le entrate generate dalle vendite di hardware cloud-enabling stanno crescendo a un ritmo a due cifre, alimentate dall’aumento della domanda di servizi off-premise. Il rapporto tiene conto delle vendite dei software di server, storage, networking, sicurezza e management utilizzati per creare ambienti cloud pubblici e privati all’interno di data center corporate, service provider e hyperscale.

HPE ha guidato il mercato delle infrastrutture cloud per sette trimestri consecutivi, seguito a breve distanza da Cisco e alimentato in gran parte dalla crescente domanda di server hardware. Tuttavia, nel prossimo futuro, Cisco e HPE potrebbero perdere il primato a causa della performance collettiva dei produttori di hardware OEM. La quota di mercato di questi ultimi è infatti cresciuta rapidamente nel corso degli ultimi dodici mesi, grazie alla forte domanda da parte della comunità dei provider di cloud hyperscale.

Secondo gli esperti, questo aspetto è particolarmente significativo: le imprese di cloud hyperscale fanno sempre più affidamento sugli OEM per creare hardware su misura in base ai requisiti di performance e funzionalità richiesti dai loro clienti. Un trend che, nel corso del tempo, potrebbe tagliare fuori i fornitori tradizionali di hardware. Al momento, sottolineano gli analisti, tra i diversi tipi di implementazione cloud, Cisco si mantiene in vantaggio nel settore delle infrastrutture di cloud pubblico, mentre HPE è più avanti nel cloud privato. HPE è uno dei principali attori anche all’interno del segmento dello stoccaggio, dove il suo concorrente più prossimo è l’entità nata dalla fusione tra Dell e EMC (che si posiziona al secondo posto anche nel segmento server).

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