Analisi

Cloud, il ROI va oltre il risparmio sui costi IT

L’adozione del Cloud rende le aziende più competitive, focalizzate e agili, evidenziando dei benefici indiretti significativi. E’ su questa base che andrebbero valutati i reali ritorni d’investimento

Pubblicato il 09 Lug 2013

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In tempi di grande attenzione ai costi aziendali non c’è da sorprendersi se il risparmio IT sia diventato l’elemento principale di discussione in sede di adozione di tecnologie e servizi Cloud.

I fornitori hanno conseguentemente adeguato le loro argomentazioni in sede di proposta dei servizi, fornendo come elementi di valutazione i risparmi ottenibili rispetto alle soluzioni IT tradizionali, lasciando in secondo piano argomentazioni che potrebbero essere molto più importanti per la definizione del ROI.

Stando all’opinione di Ben Kepes, fondatore di Diversity Limited e advisor di Cloudability, molte analisi oggi disponibili sui vantaggi del Cloud mancano il punto focale di individuare i ritorni indiretti di questa modalità d’erogazione, di fatto molto più significativi di un semplice risparmio.


I vantaggi indiretti di cui tenere conto
Per Kepes c’è innanzitutto l’aspetto della velocità. Il Cloud è più veloce delle comparabili soluzioni on premise, spiega. Il tempo di avvio delle applicazioni o delle infrastrutture è molto inferiore a quello necessario per comprare, installare e imparare a gestire efficacemente il software tradizionale. E questo vale anche l’hardware: il Cloud rende il setup di un server molto più veloce.

Un altro aspetto è la focalizzazione. In tempi difficili le aziende devono impiegare nel modo più efficace i propri dipendenti senza dispersioni su attività non core business. Il Cloud permette di fare questo ed evitare l’impegno in aree non strategiche. I CIO possono operare con un maggiore livello di astrazione dando più attenzione ai problemi del business aziendale.

Infine c’è l’agilità. I business cambiano più rapidamente rispetto al passato, in risposta a mutamenti della domanda di mercato, competizione, prezzi, e così via. Il Cloud consente di cambiare direzione più rapidamente, senza i freni fisici o contrattuali delle altre soluzioni. Permette alle aziende di essere più agili e quindi competitive.


Come valutare il ROI in modo migliore
Mettere insieme in ottica di ROI tutti i potenziali vantaggi dell’adozione del Cloud non è facile, conviene Kepes, che suggerisce due strade da seguire.

La prima consiste nel cercare di avere la massima trasparenza sulla spesa, ossia un quadro completo di come i singoli utenti usano i servizi Cloud e quindi chi e per che cosa si spende. Alcuni fornitori danno la possibilità di avere questo tipo di informazioni, sotto forma di cruscotti.

La seconda strada è cercare di collegare la spesa nel Cloud con i ricavi delle diverse linee di fatturato dell’azienda. Anche questa è una grossa sfida sulla quale ci si aspetterebbe un maggiore supporto da parte dei fornitori. La capacità di collegare specifici costi al fatturato resta il modo per avere una reale misura del ROI, andando oltre il discorso semplicistico e ingannevole del risparmio.

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