In un panorama tecnologico composto di tante nuvole e tendente all’ibrido, la parola magica per iniziative It di successo diventa inevitabilmente “integrazione”. L'adozione efficace del cloud, infatti, è principalmente ostacolata oggi dalla connessione / sincronizzazione di dati e applicazioni tra sistemi on-premise ed as-a-service. La mission di Informatica è garantire l’interoperabilità delle soluzioni e la relazione dei dataset all’interno dell’intero ecosistema informativo aziendale, come racconta Claudio Bastia, Managing Director della società.
“Oggi – racconta il top manager – si parla di cloud come qualche decina di anni fa di mainframe [il modello architetturale di riferimento, ndr], ma è un termine abusato [l’adozione del nuovo paradigma stenta ancora a concretizzarsi appieno, ndr]. In questo ambito, Informatica ha svolto un ruolo primario dagli inizi: siamo stati tra i pionieri e oggi siamo riconosciuti anche dagli analisti”; Informatica si è infatti posizionata per il terzo anno consecutivo tra i leader nel Magic Quadrant 2016 di Gartner per l'integrazione delle piattaforme as a Service di livello Enterprise, mentre secondo Forrester si classifica ai primi posti nei diversi scenari dell’Hybrid Integration Wave.
In dettaglio, le soluzioni per il cloud offerte dall’azienda permettono la sincronizzazione dei dati e l’integrazione di applicazioni in tempo reale (con il supporto a servizi specifici quali Salesforce), il master data management per estendere la condivisione delle informazioni lungo gli attori della filiera, la connessione rapida di app cloud e on-premise con connettori nativi (ad esempio, per Sap o Microsoft Azure); inoltre, tra le funzionalità specifiche in evidenza, Bastia cita la vista a 360 gradi sul cliente grazie all’incrocio di dataset multifonte e il data masking, ad esempio nel caso di dati sensibili.
Ma sono le piattaforme per la cloud application integration che si vogliono sottolineare: “Le nostre soluzioni real time permettono di creare un’interfaccia che genera la connettività con tutte le applicazioni necessarie all’utente per svolgere la sua attività, permettendo, una volta identificato il processo, la disponibilità immediata di informazioni pertinenti multifonte”.
Il managing director prosegue descrivendo lo scenario di mercato in cui Informatica declina la sua offerta. “Poche aziende – afferma – hanno scelto la via del full cloud. Secondo nostre ricerche, il 75% delle imprese a livello mondiale ha adottato servizi sulla nuvola, ma la quasi totalità ha mantenuto anche soluzioni on premise all’interno dei sistemi informativi. Oggi c’è necessità di integrazione sia tra tecnologie tradizionali sia tra asset cloud native, ma il focus è sulla connessione in ambienti ibridi”. Alla luce di questo contesto, il vendor offre una doppia possibilità di delivery delle sue soluzioni, disponibili in versione sia tradizionale sia sulla nuvola, con le stesse caratteristiche. “Siamo l’unico player a cui Gartner riconosce una leadership nelle soluzioni di integrazione per dati e applicazioni sia on premise sia as a service. Abbiamo iniziato la migrazione sulla nuvola cinque anni fa, con un bel vantaggio sui competitor”.
Ma perché preferire una piattaforma di integrazione in cloud piuttosto che on premise? “Perché – spiega Bastia – rende il processo più facile, elastico, economico grazie alla riduzione dei costi di implementazione e manutenzione. Il nostro differenziale è la disponibilità dello stesso prodotto sia on premise sia as-a-service: le soluzioni cloud devono garantire vantaggi di costo e agilità, senza perdere funzionalità e controllo. Per questa serie di vantaggi, l’erogazione in cloud delle nostre soluzioni ci ha permesso di aprirci anche al mondo delle Pmi”.